Parallelo

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Ritornarono a casa, Margherita aveva scritto alla sorella che sarebbe rimasta a casa di lui, le aveva assicurato che non sarebbe successo nulla e, oltretutto di non dire nulla ai genitori.
Salirono in stanza, la prima cosa che sentì  appena entrò era l'odore di vaniglia e fiori provenire dall'ingresso. Le è sempre piaciuto sentire i profumi delle case dove entrava, era come se il suo olfatto si fosse abituato ad un'altro odore.

Iniziano a spogliarsi, erano brilli entrambi, più che altro lei lo era di più, ma sempre consapevole di quello che stava per succedere.
Per la fretta fecero cadere il telecomando che posava sul tavolo da cucina,risero entrambi per la sbadataggine poi continuarono.
"Non pensavo di arrivare a questo"
Sussurra lei.
"Nemmeno io"
Si baciarono, lui incastrò le sue mani tra l'incavo del suo collo e le ciocche dei capelli lisci e profumati.
Scale dopo scale si ritrovarono nel letto,lui venne buttato sul fondo intanto lei si levava le scarpe con delicatezza come per far bramare Federico.
Lui si sbottonava la camicia che precedentemente stava slacciando.
"Aspetta, faccio io". Lo guarda maliziosamente.
Si avvicina, fa divaricare le gambe del ragazzo accucciandosi per prendere la cinta  caduta senza staccare lo sguardo dal ragazzo.
Il cuore le andava a mille, si iniziava a vedere la protuberanza, gli slacciò lentamente la camicia mentre lui le sfilava le calze, passo dopo passo il desiderio di toccarsi nuovamente era più che forte.
Margherita lo fa distendere sul letto, inizia a baciarlo dall'addome mentre lui continuava a gemere.
Il tocco delicato ma possente delle sue mani fecero rabbrividire il ragazzo.
In quel momento Federico si leva completamente la camicia,fa scivolare davanti a lui il reggiseno di lei e i suoi vestiti, facendola rimanere in intimo.

Si guardarono per contemplarsi mentre sorridevano, entrando in due mondi  completamente diversi tra loro, ma in qualche modo compatibili.

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