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"Buongiorno anche a te." Sorrise lui mettendo la marcia.
Margherita mette lo zaino a terra tra le sue gambe in modo da avere più spazio.
"A te. Ti sei divertito questa sera?" Gli domanda lei posandosi sul finestrino e guardando fuori.
Lui la stava guardando e pensava a quanto fosse carina anche senza trucco e coi capelli al naturale.
"Si può dire di sì."
"C era anche lei?" Chiede senza mezzi termini.
"No."
"Stai mentendo." Si volta finalmente lei.
"C'era ma non era con noi. Io ero con i miei amici,quelli del Lilit's, ho dovuto riaccompagnare Daniele perché era ubriaco lercio e voleva ritornare a casa."
Ride lei. "Quindi saresti rimasto" si picchietta la nuca.
Semaforo rosso.  Soggezione e imbarazzo  nell'aria.
"Senti, se vuoi che finisce così tra noi dammi un motivo. Ho cercato di scriverti per tanto tempo, poi.. Ho smesso e ho aspettato che lo facessi tu. se oggi ti ho scritto è perché voglio ancora sapere di te."
"Raccontami, non mi hai mai detto che lavoro fai di sera..Entri  molto spesso in tutti gli eventi" devia il discorso lei.
"Si può definire uno che si prende cura delle pubbliche relazioni, comunemente chiamato PR. Lavoro nelle discoteche." Acconsente lui alla domanda
"Ah certo ora ho capito,quindi questo lavoro ti dà modo di conoscere tanta gente per invitarla agli eventi in modo da guadagnarti più soldi."
"Esatto." Sorrise lui guardandola.
Semaforo verde.
"E secondo te, potremmo mai stare insieme con una tua vita così movimentata e piena di persone, mentre io ho una vita così sedentaria e monotona e, le uniche persone che incontro sono quelli di scuola mia?"
Si fa questo interrogativo, continuando a guardarlo.
"Anche io poco tempo fa vivevo così, solo che i fine settimana mi davo alla pazza gioia, dovresti provare anche tu."
"Non sono abbastanza brava"
Curva, stavano quasi per arrivare a destinazione.

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