Coraggio

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"Federico." Risponde deciso mentre vede la ragazza allontanarsi.
Era bella come la prima volta e le altre cento, avrebbe riconosciuto quello sguardo in mezzo a tanti.
Doveva solo ricominciare a respirare, doveva semplicemente trovare il modo di dimenticare tutte quelle sere in cui tornava a casa con lei e rimaneva tra le sue braccia sotto quelle lenzuola bianche o a pois. Le sere sotto le stelle dentro una tenda da scout a parlare del loro futuro e a fare l'amore.
Quello che avevano sbagliato era stato programmare, pensare al loro futuro e a quello che sarebbero diventati, le cose cambiano, le persone muoiono, l'orgoglio non smette mai di camminare, né tanto meno quello di Federico.

Ritornò dagli altri, ma questa volta era diverso, la ragazza al suo fianco non gli trasmetteva quell'amore che tanto voleva, sapeva di riceverne altro di più e poteva.
Ricominciare a fare quelle pazzie di notte, con lei, correre per strada con una bottiglia di vino o birra, rimanere al mare a fare il bagno, entrare per curiosità nelle feste altrui in spiaggia, quelle nottate in discoteca,Gli sguardi malinconici di sfuggita, come se indicassero la mancanza che si era sentita dopo una lunga giornata di lavoro. Telefonarsi per sentirsi e programmare la serata come meglio credevano.
Gli mancava così tanto da non riuscire a rimanere sobrio senza fare una cazzata.
"Tommaso." Si avvicina a lui.
"Federì dimme" beve un sorso di birra. "Ho visto Margherita". L'amico si gira intorno per cercarla,ma non vede nessuna somiglianza. "Cristo Dio, non mi sono mai sentito così prima d'ora." Sussurra Federico mentre si guarda intorno anche lui.
"Eccola." Urla Tommaso.
"Avviciniamoci." Prende il braccio dell'amico portandolo vicino alla mischia in modo tale da vederla meglio.

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