Silenzio

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"Me dispiace fratè, pensavo stavate a di na cazzata te e Marco."
"No purtroppo non si sa com'è successo, la sorella diceva che stava andando da lei per darle un regalo"
"Te come l'hai saputo.." Prende in sorso dalla sua birra assaporandola per bene
"Pochi secondi fa ero al telefono con lei, le avevo scritto..Quanto sono stato stupido a non finire di scriverle.."
"Non te prende ste colpe Federì, non è colpa tua"
Si avvicina col busto Tommaso in modo da parlare petto a petto.
"A che ora vai da lei.."
"Alle sei aprono le porte.."
"Allora è meglio che vai prima che se sveja e nun te trova" Gli dà una pacca sulla spalla, prende la sua bibita e la finisce tutta d'un fiato.

Federico si alza dal tavolo, prende la giacca indossandola.
Pagarono il conto ed uscirono. Fuori l'aria era fredda, nonostante fosse Luglio tirava quel vento pungente, aveva iniziato a fare freddo in quelle settimane, proprio da quando Margherita ebbe l'incidente.
Come se il sole non volesse uscire finché non si sarebbe svegliata.

"Ciao Rosa." Si avvicina alla sala d'attesa vedendo la madre di Marghe seduta con la borsa tra le gambe.
"Ciao Federico.." Si alza lei andandogli incontro ma il ragazzo la ferma accomodandosi accanto a lei, baciandola sulle guance.
"Come sta?"
"Ancora non si sveglia,la terranno attaccata per un paio di giorni, dicono che si sta  stabilizzando.." La sua voce era così spenta e assente quando pronunciava quelle parole, come se intendesse esporre a Fede tutto il dolore che solo una madre in quelle condizioni proverebbe.Vedere la propria  figlia attaccata a dei fili senza poter far nulla, ma solo starle accanto e rimanere in attesa.

23:56
Quella mancanza accanto a lui lo soffocava, si sentiva persino nelle vene,non faceva altro che piangere in qualsiasi luogo si trovasse a pensare al suo messaggio. si sarebbero dovuti incontrare la sera per cenare insieme e per andare a ballare con i loro amici.
Le mancava tutto di lei, il suo respiro irregolare appena si gettava sul letto accanto al suo petto,dirle che le mancava era banale,perché non erano quelle cosiddette mancanze da togliere il fiato, bensì lo faceva un ragazzo senza respiro.

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