Magnus

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Magnus stava preparando la pozione per riattivare i suoi poteri. Aveva tutti gli ingredienti necessari: una foglia di Verbena, un dente di leone, una radice di Sambuco e una bacca di Sorpo Rosso. Tutto, tranne la bacca, doveva essere polverizzato e miscelato con l'acqua bollita. La bacca doveva essere divisa in due e poi all'ultimo aggiunta. Mentre preparava la pozione Magnus domandò a Clary: "Chi è la tua ancora in questo mondo?'"
Nonostante non si occupasse da tanto di magia, Magnus ricordava ancora che quando si andava in un'altra dimensione bisognava avere un oggetto o una persona che ti legava al tuo presente originario.
"Quando decisi di attraversare questa dimensione ero certa che la mia ancora sarebbe stata Jace. Lui è rimasto a guardia del portale nell'altra dimensione."
"E jace chi è? Il tuo ragazzo? È quello a cui si riferiscono le carte?" Chiese Magnus con una sincera curiosità che sorprese se stesso. Non sapeva nemmeno lui da quanto non parlava di problemi sentimentali con qualcuno che non fosse suo cliente.
"Non lo so nemmeno io. È iniziato tutto da poco. Sta di fatto che in questa dimensione sembriamo praticamente sposati e non so come mi devo comportare. Comunque, appena varcato questo mondo avevo già dimenticato tutto, la missione, la vita che conducevo prima. Poi ho visto il tuo spot pubblicitario e ho ricordato il motivo per cui sono venuta qui. Sei tu la mia ancora Magnus, per questo sono venuta da te. So che sei l'unica persona che mi può aiutare in questa dimensione."
La pozione era pronta, mancava solo la bacca di Sorpo Rosso. Magnus la guardò mentre aggiungeva il liquido rosso alla pozione. A vederla così sembrava disgustosa.
"Spero che questa robaccia mi faccia riavere i poteri."
Magnus si tappò il naso e bevve la pozione tutta d'un fiato. Clary si avvicinò.
"Senti qualcosa?" Domandò speranzosa.
"Sento che sto per vomitare. Non mi sento affatto magico."
"Non ti devi sentire magico! Devi fare magie. Prova a fare qualcosa."
Magnus provò a cercare di spostare la tazza da cui aveva bevuto la pozione. Era da anni che non tentava una cosa simile e cercò di focalizzare la sua mente sull'oggetto che aveva davanti. Tra le sue mani si creò solamente una specie di fuoco azzurro molto debole. Poi sparì come prima era venuto. Molti anni prima questo gesto lo avrebbe fatto ad occhi chiusi.

"Nella mia dimensione sei più teatrale" Commentò Clary facendo uno strano movimento ondulatorio con le braccia.
"Io non mi muovo così." Rispose secco Magnus. "Chissà che fenomeno da baraccone conosce nel suo mondo." Pensò Magnus. Poi gli venne un dubbio. Se la magia non riuscisse perchè lui forse non era più capace di fare incantesimi? Erano anni che non li faceva , poteva essere possibile.
"Ci deve essere un altro modo per farti riavere i poteri!" Gridò Clary riportandolo alla realtà.
"L'unico modo sarebbe entrare in contatto con un corpo magico. Ma si parla di un alto livello di magia. E non sono sicuro che esista in questa dimensione, e se ci fosse non ci sono mezzi magici per rintracciarli." E dopo il suo ultimo dubbio non ne voleva più tanto sapere.
Ad un tratto il viso di Clary si illuminò.

"Forse un modo c'è."
Andò a cercare qualcosa nella tasca della sua giacca. Quando ritornò aveva in mano una pietra viola. A Magnus sembrò un pezzo di vetro rotto..."Il pezzo del portale" pensò. Dallo sguardo di Magnus, Clary intuì che aveva capito.
"Che ne pensi? Andrà bene?" Chiese.
"Non ci resta che provare."
Magnus allungò la mano per toccare con le dita la parte della pietra che non era toccata dalla ragazza. Appena avvenne il contatto sentì un' onda invisibile attraversagli il corpo. L'impatto era sicuramente partito dalla pietra al suo tocco e non solo lui ne era rimasto colpito. Clary davanti a lui si era smossa appena lui aveva toccato la pietra. Lui si sentiva come se avesse ripreso le forze dopo tanto tempo. Percepiva la magia sulla punta delle dita. Era euforico, come se avesse appena bevuto cento tazze di caffè. Guardò Clary sorridendo.
"Oh sì. Adesso si ragiona."
Clary nel pieno del momento chiese: "Riesci a capire dove si trova il portale?"
Magnus chiuse gli occhi e si concentrò. Sapeva che più il portale era vicino, più l'immagine sarebbe stata nitida nella sua mente. Vide un vecchio edificio di New York che non ebbe difficoltà a riconoscere.

"L'istituto" Disse in un sussurro.
Era logico. Il portale si trovava in un'antica dimora Shadowhunters perché all'epoca lo usavano per spostarsi più velocemente da un luogo ad un altro. A quanto pare il portale dell'Istituto era quello più vicino. Sempre se ne esistesse un altro. Magnus stava ancora guardando l'immagine nella sua mente. Il mastodontico edificio era costruito al centro di Brooklyn e per quanto ne sapeva era impossibile entrarci senza avere un contatto diretto con i Lightwood, la famiglia custode dell'Istituto. Intanto, Clary continuava a fissare Magnus che era rimasto in silenzio a pensare.
"L'istituto.... Dalla tua faccia presumo che ci sia qualcosa che non va." Disse lei sbuffando.
"Sì, se per qualcosa che non va intendi allarmi e videocamere in ogni angolo del palazzo e una lunga residenza in prigione nel caso ci scoprissero. Ho sentito dire che danno pure l'ergastolo per certe cose....." Rispose Magnus infastidito dall'ennesimo ostacolo. Aveva appena riavuto indietro i suoi poteri e voleva aiutare Clary ad ogni costo ed era irritante sapere che non poteva farlo per motivi burocratici.
"Quanto sei drammatico! E se ti dicessi che ho un aggancio per entrarci senza scassinare nulla e senza destare sospetti?" Disse Clary sorridendo e avvicinandosi a Magnus. Non aveva idea di che agganci loschi avesse Clary per poter entrare nell'Istituto a suo piacimento. La ragazza riprese il pezzo di portale dalle mani dello stregone e disse in tono invitante: "E per stasera mettiti in tiro, che si va a una festa."

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