Magnus

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Magnus sentiva già la mancanza di Alec, però per lui era necessario prendersi un minuto per riflettere su quello che era appena successo. In quei due giorni aveva conosciuto un Alec diverso da quello che aveva incontrato all'Istituto la settimana prima. Non solo perchè gli aveva raccontato dettegli della sua vita piuttosto intimi e dolorosi, ma anche per come lo aveva visto quella mattina. La luce gli aveva illuminato il corpo pallido facendolo sembrare una statua greca di età ellenistica. Al contrario della freddezza impressa nei volti delle sculture il viso di Alec esprimeva di tutto: sofferenza, preoccupazione e stanchezza. Nei suoi occhi aveva una tempesta che Magnus non aveva mai visto. Aveva sentito la faccia di Alec bollente quando lo aveva accarezzato. Per fortuna per lui, si era accorto anche che la sua pelle diafana era arrossita per l'imbarazzo. Il rossore e la sua goffaggine lo rendevano ancora più dolce e bello di quando faceva di tutto per nascondere chi era realmente. Voleva baciarlo così intensamente che lo avrebbe spinto sul letto per poi contemporaneamente esplorare il suo corpo con le mani. Però il suo autocontrollo aveva avuto la meglio e si era limitato ad avvicinarsi ad Alec controllando ogni sua minima reazione. Il momento sembrava arrivato prima che Isabelle citofonasse. Nonostante questo non ce la fece ad arrabbiarsi con lei. Anzi si ritrovò a sorridere quando lei disse a Jace di far finta di non sapere dove fosse Alec. Al contrario Alec era così imbarazzato che si era addirittura dimenticato che si era alzato dal letto senza i pantaloni addosso. Per Magnus fu difficile  mantenere lo sguardo lontano dal corpo di Alec. Dopotutto in parte era umano anche lui. Anzi su quello era MOLTO umano. Quasi si dispiacque quando Alec andò a rivestirsi. Gli dispiacque meno quando si buttò a catapulta sulle sue labbra. Voleva dare un motivo ad Alec per ritornare da lui. Anche se in fondo sperava che quel bacio fosse per lui un invito a rimanere. Esplorò la bocca di Alec velocemente da parte a parte per poter passare poi alle sue labbra. Alec ebbe il suo stesso pensiero perchè anche lui iniziò a mordergli delicatamente i lati della bocca. Intanto Magnus aveva la schiena completamente poggiata contro il muro con Alec davanti quasi interamente addosso a lui. Ogni morso spingeva Magnus ad eliminare ogni possibile spazio in mezzo a loro, ma si ricordò che i fratelli del ragazzo lo stavano aspettando di sotto. Fu uno sforzo immenso staccarsi da lui e Magnus sperava che il discorso lo avrebbero ripreso  la sera stessa. Non prima però che Magnus organizzasse un appuntamento galante in un ristorante di prima scelta. Prese il telefono e compose il numero del ristorante del suo amico Rafael.
"Ristorante Luna Nuova, buongiorno con chi parlo?"
"Rafael,sono Magnus"
Ci fu qualche attimo di silenzio.
"Bane. Da quanti decenni."
"Diversi decenni. Senti, vorrei ordinare un tavolo per stasera."
Si sentirono diversi rumori dall'altra parte della telefonata.
"E sentiamo, con chi verresti? Non mi dire che qualche Seelie si è deciso a ricomparire in superficie. Non avranno più il loro potere ma rimangono comunque delle creature fastidiose."
Anche i Seelie avevano perso i loro poteri. Magnus non ne vedeva uno da diverso tempo ma di tanto in tanto a loro piaceva "uscire" dal loro regno per farsi dei giretti. Rafael era un vecchio vampiro che ormai aveva dalla sua solo l'immortalità.
"Non è con un Seelie che esco, ma con un umano."
"Bleah, schifo uguale. Peggio ancora se discende da una vecchia famiglia Shadowhunters. Per che ora?"
Magnus era super sicuro che Alec discendesse da una famiglia di cacciatori di demoni. La sua bellezza e la sua fierezza erano tipiche di un angelo. In più il nome Lightwood era famoso per essere stata una delle famiglie più illustri degli Shadowhunters. E forse oggi del Conclave. Quello cerca di scovare i Nascosti che riportano alla luce il loro antico potere. Magnus rabbrividì.
"Per le otto e mezza è perfetto. Ci potresti trovare un tavolo appartato?"
"Pure? Comunque, solo se mi dici con chi Magnus Bane si degna di uscire dopo che sono passati decenni dall'ultima volta che ha messo naso fuori di casa"
Magnus stava per perdere la pazienza.
"Se te lo dico prometti che riattacchi e basta senza fare altre domande? Con Alec Lightwood."
"Lo sapevo tanto. Delle voci me lo avevano riferito."
Magnus impallidì.
"Quali voci?"
"Nessuna. Io l'ho saputo dalla tua amica Catarina che presumo tu non veda da un po'"
"E come avrebbe fatto a saperlo?"
"È vero che avete perso i poteri ma un vecchio stregone che frequenta un mondano che discende dagli Shadowhunters fa sempre notizia. E poi tutti sanno tutto di tutti"
A Magnus stava per venire il mal di testa.
"Allora me lo prenoti questo tavolo? Spero proprio che non mi serva tu questa sera."
"Tavolo prenotato in una zona del ristorante appartatissima. Fortunatamente non ci sarò oggi perchè non ci tengo ad incontrarti. Addio."
E riattaccò il telefono. Che tipo. Decise di mandare un messaggio ad Alec.
Magnus:"Tutto prenotato per questa sera. Spero che tu non abbia cambiato idea."
Alec:"E chi ha cambiato idea? Dobbiamo riprendere da dove abbiamo lasciato 😎😏. Stavo finendo di mordere il tuo labbro inferiore se non ricordo male 😋"
Magnus"Può darsi. Però dopo che hai finito toccherebbe a me iniziare a mordere qualcosa. Dopo la cena potrei avere ancora fame 😉"
Alec:"👍🏻👍🏻👍🏻😈😈😈"
Magnus rise dello scambio di battute. Sperava che la serata andasse liscia.

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