Alec era rimasto davanti la porta di casa con le braccia incrociate. In quel momento Magnus non riusciva a proferire parola ed era la prima volta che gli capitava con Alec presente anche se il tutto era giustificato. Nonostante Magnus avesse mille e più parole in circolo nella testa, non riusciva a trovarne neanche una che andasse bene per la situazione. E soprattutto, non riusciva a staccare gli occhi da Alec che, apparentemente, rimaneva immobile e paziente come se stesse aspettando il caffè al bar. Magnus sapeva che in realtà quella calma che stava mostrando era falsa. Alexander era così, camuffava tutto ciò che sentiva con un atteggiamento distaccato che non gli si addiceva più. Ormai aveva imparato a conoscerlo ed Alec per lui era tutto tranne che freddo e indifferente. Al contrario, poteva solo immaginare come si stesse sentendo adesso.Magnus sperò che Alec non si rivolgesse direttamente a Clary. Se andava come lui aveva pianificato, lei sarebbe tornata a casa senza rovinare il loro rapporto. Cercò di capire se il suo piano funzionasse come aveva previsto prima che Clary entrasse a casa sua.
"Non te la prendere con lei. Non sapeva niente di...quello che c'era tra noi due."
Alec annuì avanzando di pochi passi verso Magnus, che cercò di non incrociare lo sguardo di Clary vicino a lui.
"Anche se l'avesse saputo, sei te quello con cui io ero impegnato, non lei. Per me adesso lei se ne può anche andare, è con te che voglio parlare"
Alec non spostò lo sguardo da quello di Magnus e nemmeno per un secondo sembrava voler intercettare lo sguardo della ragazza . Sembrava quasi che Clary per lui se ne fosse già andata da un pezzo.
"Magnus, è ora di dirgli tutto, spetta solo a te farlo"
Dalla voce di Clary, Magnus sentì che era veramente preoccupata per lui. Nonostante avesse scoperto cose sconcertanti quella mattina, Clary era lì che gli dava consigli come se si conoscessero da sempre. Forse in quella giornata qualcosa aveva guadagnato, anche se era una magra consolazione rispetto a quello che era in punto di perdere. Le rivolse un sorriso pieno d'affetto.
"Sì. Forse è il caso di farlo. Se magari ci lasciassi da soli, te ne sarei profondamente grato."
Clary si girò verso di Alec come se fosse in punto di dirgli qualcosa. Con il fiato sospeso Magnus sperò che ci ripensasse e che uscisse senza aggiungere altro.
"Mi dispiace, non lo dovevi scoprire così. Spero che mi perdonerai"
Nonostante il tono di famigliarità con cui Clary si era rivolta Alec, lui sembrò non sentire nemmeno una parola. Magnus quasi tirò un sospiro di sollievo quando sentì Clary chiudere la porta, ma si trattenne nel farlo quando vide Alec in procinto di parlare.
"Quindi? Cos'altro mi hai tenuto segreto?"
Magnus sprofondò sul divano.
"Niente che adesso tu non sappia già. Sono bisex e quella era una delle mie numerose ex fidanzate."
Alec alzò un sopracciglio.
"Mi sembra strano che lei ci tenesse a farmi sapere che sei bisex e che sia stata una delle tua tante fidanzate."
"Mi ha ricontattato recentemente e abbiamo ripreso a frequentarci. Non voleva che ci rimettessimo insieme perchè sapeva che uscivo con te. Ti ha visto uscire parecchie volte da casa mia..."
Ci furono attimi di silenzio che sembrarono un'eternità per Magnus. Non sapeva se Alec stesse veramente credendo a quella storiella che Magnus si era inventato e che neanche lui stesso avrebbe creduto.
"È stata importante per te in passato?"
Magnus stava provando a non trapelare nessuna emozione, ma con Alec davanti a lui che si comportava come se niente fosse successo era una delle imprese più difficili della sua vita.
"Sì. Camille lo è sempre stata"
"In passato. Adesso ci sei te" pensò Magnus, ma si maledì anche se non c'era maledizione più dolorosa che mentire per l'ennesima volta ad Alec.
"Allora, buona vita Magnus Bane. Che tu sia felice."
Appena si girò, Magnus si alzò allungando una mano per tentare di fermarlo anche se era distante da lui.
"Alec,ti prego dimmi qualcos'altro. Insultami, offendimi, incazzati! Fammi vedere che qualcosa provi. Non voglio vederti andar via senza neanche un'emozione addosso"
"Magnus, cosa vuoi che faccia? Che mi dispero? L'ho sempre fatto per grande parte della mia vita, ma non mi ha portato mai a nulla, se non a non provare niente dopo. Se ti consola, mi sento alleggerito perchè sapevo che quello che stavo accadendo con te io non lo meritavo. Non so perchè tu abbia fatto questo ma non ti giudico, Magnus. D'altronde ciò che tu oggi hai fatto a me io l'ho fatto con altri ragazzi."
"Devi smetterla di dire che meriti ogni cosa brutta che ti capita!"
"Non ho un altro modo di vederla"
La voce di Alec non aveva più vita. Per Magnus quello era troppo e decise di non forzare troppo la mano perchè da quel giorno i problemi di Alec non sarebbe stato più suoi, per quanto lo desiderasse.
"Io non volevo punirti. Non ne avrei avuto diritto."
Alec sorrise debolmente.
"So che tu non lo faresti mai, ma come ti ho detto, non ho le forze per arrabbiarmi e non penso neanche che ce la farei con te, l'unica persona che mi ha fatto sentire finalmente degno di amare di nuovo qualcun altro dopo quello che è successo a Max ."
Magnus voleva ribattere, voleva dirgli che lui era l'ultima persona al mondo a meritare di soffrire, che doveva smettere di darsi la colpa, ma se voleva che andasse come aveva programmato, doveva lasciarlo andare senza la minima interferenza da parte sua.
"Addio, Alexander. Che tu possa un giorno perdonare te stesso"
Non sentì Alec chiudere la porta nè i suoi passi allontanarsi dal suo loft, ma Magnus non potè evitare che il suo cuore sentisse che Alexander Lightwood stava uscendo dalla sua vita per sempre.

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Mondi Paralleli
Fiksyen PeminatFAN FICTION ISPIRATA ALL'EPISODIO 1x10 DELLA SERIE TV SHADOWHUNTERS Un altro giorno della lunga vita di Magnus è passato, non senza la speranza di quest'ultimo di un cambiamento che lo sorprendi. In contemporanea, Alec ha provato per l'ennesima vo...