Magnus

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Magnus si convinse a tirarsi giù dal letto. La quantità di energia che aveva consumato la notte precedente lo avevano messo KO. L'avventura con Clary poteva essere stata solo un sogno, ma magnus sapeva che così non era. Si sentiva diverso dal giorno precedente e percepiva lui stesso la sua aurea potente. Si chiese quale sarebbe stato il suo prossimo passo. Di sicuro non poteva sbandierare i suoi poteri per strada perchè non poteva permettere che strane voci su di lui circolassero. Avrebbero messo in allarme il Conclave, un'organizzazione che faceva in modo di omettere ogni informazione riguardo il mondo invisibile. I membri erano segreti ma probabilmente vi facevano parte le antiche famiglie degli shadowhunters. Ovviamente gli umani non sapevano assolutamente nulla di questa congregazione, e per il Conclave andava bene così. Se avessero deciso che le voci su Magnus erano vere avrebbero preso provvedimenti seri. Avrebbero fatto domande, come in che modo Magnus avesse recuperato la sua magia. E sarebbe stato difficile dare una risposta credibile visto che Clary era ritornata nel suo universo e non poteva testimoniare in suo favore. E poi non aveva prove della sua presenza in quella dimensione. Doveva ancora decidere che cosa fare della sua magia quando gli squillò il telefono di casa, sul numero in cui lo chiamavano i clienti.
"Pronto?"
"Buongiorno Magnus. Sono Alec Lightwood. Ci siamo incontrati ieri sera, ricordi?"
"E come no. Certo, prima dell'incontro con quel demone infernale. Come dimenticarlo." Pensò Magnus che sentiva che il cervello gli sarebbe andato in corto circuito da un momento all'altro. Si sarebbe aspettato di tutto, meno che questo.
"Si, si. Ricordo. Come stai?"
La voce dall'altra parte del telefono rise.
"Beato a te che ridi. A me viene da piangere" Imprecò dentro di sè Magnus.
"Molto bene, grazie. Ho certato il tuo numero sul sito del tuo spot. Dicevano che accettavi appuntamenti solamente tramite questo numero."
" È il numero con cui lavoro in realtà. Eri interessato a un appuntamento per una lettura delle carte?"
Francamente non avrebbe mai creduto possibile che Alec Lightwood potesse essere interessato alle carte. A prima vista non sembrava il tipo di persona che credeva a certe cose... Per quanto ne sapeva i Lightwood erano una delle famiglie più famose di New York e non erano mai stati interessati all'arte magica.
"Ero interessato proprio per un appuntamento. Ma di altro tipo...volevo chiederti se ti andasse di uscire per berci un drink una sera di queste. Che dici?"
Per poco a Magnus non gli cadde il telefono. Alec Lightwood voleva uscire con lui? E se fosse un membro del Conclave? Forse aveva percepito in qualche modo la magia fatta al portale la sera prima. Magnus aveva usato la magia per camuffare tutto e aveva distrutto anche quel mostro repellente. Aveva cancellato dalla memoria di Jace ciò che aveva visto quella sera e gli aveva fatto credere che fosse caduto dalle scale con una bottiglia di vetro in mano che, rompendosi nella caduta, lo aveva ferito sul collo. La storia non era un granchè ma era credibile. Nessuno aveva fatto domande ma rifiutare l'appuntamento con Alec Lightwood sarebbe risultato sospetto. Se voleva un interrogatorio lo avrebbe avuto. Non aveva nessuna prova contro di lui.
"Certo. Mi piacerebbe molto. Dove e quando?"
Sperava che mostrarsi sicuro e collaborativo avrebbe fatto in modo di convincerlo a lasciarlo in pace.
"Che ne dici al bar midnight sun? Sulla diciannovesima, potremmo fare alle nove di sera."
"In realtà avrei preferito verso la mattina, a colazione. Per te va bene?"
Sapeva che era azzardato decidere l'orario, ma la vita di notte nei bar non gli piaceva. Non sapeva che gente avrebbe incontrato. Di tipo amico o nemico. Se veramente Alec Lightwood faceva parte del Conclave doveva fare in modo che non ci fosse nessuno a smascherarlo.
"A me va benissimo. Facciamo domani mattina al Jade Wolf verso le 8?"
"Ok. A domani mattina allora."
Magnus agganciò il telefono, chiedendosi se fosse stata la scelta giusta accettare l'appuntamento. Si convinse che era l'unico modo per non destare sospetti, così si preparò per la sua giornata di lavoro. Pensò al Jade Wolf, il luogo dove l'indomani sarebbe andato per l'appuntamento con Alec Lightwood. Strano posto per un rappresentante del Conclave.

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