Magnus stava fissando le stelle con Alec su un lettino a sdraio che si trovava sul suo balcone. Nonostante fosse abbastanza grande da contenere tutti e due senza rompersi o rivoltarsi, Alec aveva la schiena completamente appoggiata al petto di Magnus e la testa poggiata sulla sua spalla. Le punte d'inchiostro dei suoi capelli gli facevano il solletico, ma mai avrebbe voluto muoversi da lì. La sera non era caldissima in quella serata estiva di New York, ma anche se lo fosse stata non si sarebbe scrollato Alec di dosso neanche a 40 gradi al sole.
"Sicuro che non ci vede nessuno qui?"
Alec era leggermente preoccupato dal fatto che si trovassero nudi sul balcone di casa sua.
"Non ti facevo così pudico fiorellino"
Alec fece un rumorosissimo sbuffo. Magnus aveva capito che odiava essere chiamato fiorellino e ovviamente ne stava traendo tutti i vantaggi possibili e immaginabili. Magnus gli lanciò un suo paio di pantaloncini.
"Vorrà dire che terrò per me l'esclusiva"
Alec si li mise velocemente senza fiatare alzandosi dal lettino. Magnus quasi si pentì di essersi portato l'indumento con sè. Ci ripensò guardando Alec in piedi davanti a lui che non aveva niente da invidiare al pallore chiaro della luna. I capelli corvini sembravano svanire davanti al cielo nero della notte. Il colore dei suoi occhi era indefinito per via della poca luce.
"A cosa pensi?"
La voce di Alec interruppe i suoi pensieri. Cercò di rivolgergli un sorriso persuasivo.
"Ti rivorrei qui con me"
Alec fissò il cielo, coperto ormai dalle nuvole.
"Dormo da te oggi."
"Non fare il prezioso. Rimettiti qui."
Anche mentre era voltato Magnus riconosceva quando Alec rideva. E in quel momento si stava sbellicando dalle risate alle sua spalle.
"Torno prima che il sommo indovino si offenda."
Magnus fece una smorfia.
"Il "sommo indovino" è già offeso."
"Non per molto."
Alec si chinò per dargli un bacio e Magnus si ritrovò il corpo interamente coperto da quello di Alec. Finito il bacio Magnus gli lanciò un'occhiata interrogativa alla quale Alec ripose con un sorriso.
"Anche io voglio tenere per me l'esclusiva"
"Per questo la tua non indifferente stazza è sopra di me"
Alec simulò un'espressione offesa a cui Magnus non credette neanche un po'.
"Stai dicendo che sono grasso?"
"Sto dicendo che sei straordinariamente alto."
Con il sorriso sulle labbra Alec ritornò a baciare Magnus teneramente facendo venire un capogiro a quest'ultimo. Per evitare che Alec scoprisse il peggioramento della sua condizione mentale quando lo baciava, ricambiò il bacio più appassionatamente che poteva.
Alec si staccò da lui con una faccia sorpresa.
"Non fai che stupirmi,Magnus"
"In senso buono spero."
Alec sorrise in un modo che Magnus definì amabile. Non lo dava a vedere, ma era imbarazzato dal modo ambiguo con cui gli aveva risposto.
"Ehm..ti devo parlare di una cosa"
Dopo quella frase Magnus era sull'attenti. Quando una persona diceva di voler parlare non era mai un buon segno.
"Di cosa?"
Alec continuava a guardare in basso e a non guardalo negli occhi.
"Alexander, lo sai che a me puoi dire tutto. Tranne che sei incinto, perchè su quello avrei un po' di dubbi."
Sentì il petto di Alec tremare contro il suo dalle risate.
"Tranquillo, non sono arrivato al mio periodo di piena fertilità. No, mi riferivo ai nost....tuoi progetti per il futuro. In particolare al trasferimento a cui avevi accennato meno di tre giorni fa."
Magnus se ne era completamente dimenticato. Si maledì perchè anche se Alec non lo dava a vedere, quella bugia gli aveva dato il tormento per tutto il tempo passato insieme.
"Non c'è niente di cui parlare Alexander. La chiamata ancora non è arrivata e per adesso non ci dobbiamo pensare. Non sono neanche sicuro che arriverà"
Avrebbe voluto dirgli che non sarebbe mai arrivata perchè non l'aveva mai richiesta. E anche se fosse, l'avrebbe rimandata indietro senza nemmeno pensarci. Da quando aveva incontrato Alec aveva trovato un senso a quel mondo senza magia che non gli apparteneva.
"Probabilmente arriverà la tua occasione Magnus e non voglio che tu la butti per me."
Approfittando del fatto che fosse distratto Magnus riuscì a capovolgere le loro posizioni spingendo il fianco di Alec verso l'esterno.
"L'unica occasione che butterei sarebbe quella di non godermi ogni minuto che passo con te"
Le stelle erano coperte da delle nuvole grigie. Magnus pensò di non star perdendo granché avendo gli occhi lucidi di Alec che brillavano dall'emozione. Non ce la fece più e lo baciò delicatamente sulla bocca. Durante il bacio sentì l'aria raffreddarsi e qualcosa di umido solleticargli la schiena. Capì quando vide una goccia di pioggia sulla spalla di Alec. Prima che questa scorresse via, si chinò e la succhiò sotto gli occhi del ragazzo. Di colpo gli venne in mente un'idea e Alec sembrò capire.
"Non so Magnus. C'è il rischio di prendere una bronchite."
Magnus continuò a succhiare avidamente la pelle appena bagnata del ragazzo.
"Tranquillo Alexander. Ti coprirò io."
Subito dopo si spostò per sussurrargli all'orecchio.
"Non ho mai fatto l'amore sotto la pioggia. Questa sarebbe una prima volta per me e lo voglio fare con te."
Alec stremato, appoggiò la fronte sul collo di Magnus.
"Per me sei una serie di prime volte Magnus."

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Mondi Paralleli
FanfictionFAN FICTION ISPIRATA ALL'EPISODIO 1x10 DELLA SERIE TV SHADOWHUNTERS Un altro giorno della lunga vita di Magnus è passato, non senza la speranza di quest'ultimo di un cambiamento che lo sorprendi. In contemporanea, Alec ha provato per l'ennesima vo...