Magnus si sentiva esausto e la sua giornata lavorativa sembrava non finire. Non aveva avuto un attimo di pausa tra una lettura dei tarocchi e l'altra e solamente la speranza di rivedere Alec quella sera gli aveva dato la forza necessaria per resistere a quella giornata. Finalmente erano le 7 di sera e il sole stava iniziando a tramontare. L'ultimo cliente era stata la moglie di Antonio, il locandiere che aveva servito Alec e Magnus al loro secondo appuntamento. Come aveva promesso le aveva fatto un grandissimo sconto ringraziando ancora per il grandissimo servizio del marito. Era stanchissimo e aveva un grandissimo mal di schiena che intendeva far passare con la magia. Stare seduto per tutte quelle ore davanti la scrivania non faceva bene alla sua colonna vertebrale. Proprio in quel momento suonò il campanello di casa sua e Magnus ebbe un sussulto al cuore che cercò subito di calmare. Non vedeva Alec solo da quella mattina e al solo pensiero che sarebbe ritornato solamente per lui lo agitava. Da che se ne ricordava non aveva mai avuto una reazione come quella con gli altri suoi amanti. Alec era qualcosa a cui Magnus non si era mai avvicinato prima d'ora. Aprì la porta e se lo ritrovò davanti. Il suo viso, anche se stanco, era quanto più di bello ci possa essere sulla terra. Vestiva con gli stessi abiti che gli aveva dato Simon, insieme a un sorriso mozzafiato che quella mattina mancava per via dell'ansia. Sorriso che prese posto sulle labbra di Magnus insieme al sapore ormai familiare di Alec. Magnus allargò la bocca e si aggrappò a lui per assaporare pienamente il bacio. Quasi travolse Alec, che si staccò mantenendo un sorriso meravigliato.
"Mi sei mancato anche tu "
Magnus che era rimasto attaccato ad Alec, sentì il corpo di quest'ultimo tremare nel tentativo di trattenere una risata. Fece un passo indietro staccandosi da lui, imbarazzato dal modo con cui si era avvicinato ad Alec. Ai suoi occhi non stava apparendo come uno stregone centenario, ma come un adolescente ancora incapace di controllare i suoi ormoni. Aprì la bocca per scusarsi ma Alec lo bloccò avvicinandolo a lui e stringendolo con un braccio dietro la schiena. Per Magnus sarebbe stato bellissimo, se non avesse avuto dolore proprio lì. Fece una smorfia che Alec purtroppo vide, nonostante Magnus avesse tentato di farla passare per un sorriso.
"Hai per caso dolore da qualche parte?"
"Sulla schiena. Sono stato seduto tutto il giorno e non ho avuto tregua."
Alec premette le dita nel punto in cui magnus sentiva dolore.
"Questo è mal di schiena da stress. Con un massaggio passa tutto e sono sicuro che tu abbia una crema per i massaggi."
Il volto di Magnus era contorto dal dolore.
"Sì, basta che levi quelle dita dalla mia schiena..."
Alec assunse un'espressione maligna.
"Hai ragione, meglio risparmiarle per dopo"
Magnus gli lanciò uno sguardo truce che Alec all'inizio non capì.
"Io intendevo per il massaggio. Figurati se tu lasciassi che infili le mie dita..."
"Scordatelo Alec. Te devi solo subire"
Alec gli sorrise maliziosamente e gli si avvicinò a due centimetri dalla faccia. Magnus sentì lo stomaco rabbrividire a quell'improvviso avvicinamento.
"Dove si vuole accomodare, signor Bane?"
Magnus, ignorando il fatto che il fiato fresco di Alec gli solleticasse il naso e le guance, sbuffò.
"Sul letto se non ti dispiace."
Tra i varii sogghigni di Alec si incamminarono verso la camera da letto. La stanza era ancora in disordine perchè Magnus non aveva avuto il tempo di sistemarla. Si levò la maglietta facendo finta di niente e si sdraiò sul letto con la pancia in sotto. Alec , che senza farsi sentire era andato in bagno, ritornò con due boccette in mano.
"Quale preferisci? Al cocco o al melone? O insieme?"
"Quello che preferisci te, però non insieme che se no viene fuori un mix di odori che odio"
Magnus sentì le mani di Alec che spalmavano la crema sulla sua schiena. Un senso di freschezza lo avvolse totalmente e cominciò ad avere la pelle d'oca sulle braccia.
"È qui che ti fa male?"
Le dita di Alec stavano centrando il punto esatto dove il dolore di Magnus pulsava. Oppure era il suo cuore che batteva al contrario. Magnus urlò appena alla leggera pressione di Alec sulla sua schiena. Alec mosse i pollici spingendo verso la colonna. Magnus a stento controllava i suoi gemiti di dolore. Sembrava che un chiodo si stesse spingendo all'interno delle ossa, ma mano a mano il dolore diminuì lasciando spazio al sollievo. Le dita agili di Alec non avevano smesso di muoversi nonostante i numerosi lamenti di Magnus.
"La tensione sta diminuendo. Lo senti?"
Da quando il dolore si era affievolito I gemiti di Magnus oramai erano diventati di piacere, quindi Alec passò dalla schiena alle spalle riducendo dei piccoli dolori che Magnus aveva anche lì. Più le mani di Alec prendevano spazio sul suo corpo più sentiva l'affanno e la fatica sparire.
"Ok. Abbiamo finito per oggi anche se ti consiglierei un po' di riposo. Accetto pagamento in natura"
"Ma hai appena detto..."
"Lo so cosa ho appena detto. Tu devi stare fermo mentre io faccio il resto.."
Sfilò la tuta che Magnus stava indossando e mise la mano dentro i suoi boxer.
"Anche qui sotto hai bisogno di un massaggio.."
Inebriato dal piacere Magnus tolse la mano di Alec e la poggiò sulla parte davanti. Alec sogghignò affondando il viso sull'addome di Magnus.
"A proposito di questo, una delle due bottiglie non era una crema per massaggi..."
"Lo avrei dovuto intuire.... fammi indovinare, quello al melone?"
Alec alzò la testa continuando a ridere.
"Lo assaggerai dopo"

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Mondi Paralleli
FanfictionFAN FICTION ISPIRATA ALL'EPISODIO 1x10 DELLA SERIE TV SHADOWHUNTERS Un altro giorno della lunga vita di Magnus è passato, non senza la speranza di quest'ultimo di un cambiamento che lo sorprendi. In contemporanea, Alec ha provato per l'ennesima vo...