Leonardo4

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Completo la rampa tutto d'un fiato ma quando ti vedo in attesa davanti la porta, ho paura di svenire, ed allora, appoggio le spalle al muro.

Te ne stai là. Tremi. Il freddo forse. Chissà.
Picchietti quel piccolo piede sul pavimento e non posso che sorridere. Sei sempre uguale. Lo spero, per me.

Faccio per fare un passo, ma alzi la mano davanti la faccia bloccandomi

《Ho fatto una cazzata, è meglio se vai》sostieni diretta
《Guardami》
《Vai via》, stai per richiudere senza darmi nemmeno la possibilità, che mi prendo da solo, blocco con la mano lo spiraglio rimasto senza mettere forza, non voglio obbligarti ma farti ragionare

《Nina Nina Nina》ripeto
all'infinito serrando gli occhi.

《Quante volte ti ho portato a casa di mio nonno Nina? Dimmelo.》

Silenzio tombale dall'altra parte del legno, continuo 《ci facevamo l'amore sul suo letto te lo ricordi?》
Lunghi e calmi sospiri, ma taci 《non ci credo che hai trovato questa casa per caso sai? Ti convinci che io non esista più bella tua vita ma in realtà Nina, tutto ciò che hai fatto in questi anni era solo per restare aggrappata al mio ricordo》

《Nina sono tornato con tutte le buone intenzioni. Ti ho cercata ovunque cazzo devi credermi. Proci ti prego》proseguo arrancando sulle mie stesse parole 《bugiardo》rauca e priva di espressione, parla lei, la razionalità 《almeno dimmi cosa devo fare perché sto impazzendo. Dimmi solo un modo, una parola per fare sì che la speranza di riaverti non si spenga》 sfilo il piede e lascio che il peso del tuo corpo la richiuda lentamente. Mi sistemo seduto e provo ad attendere. Anche tutta la vita.
E ti conosco bene io, più di te stessa, ne sono sicuro.

Ah come staranno impazzendo nel caos i pensieri sempre in ordine
《Nina》alzo la voce anche se so che non ti sei postata di un solo passo là dietro.
《Che vuoi?》ribatti acida e non riesco proprio a non ridere cristo. Mi fa proprio ridere sentire di nuovo quell'antipatia di cui mi sono innamorato, perché con lei non sai mai cosa aspettarti, non sai se ribatterà in maniere dolce o aggressiva. Mi fa ridere perché per un attimo, rivedo noi anni fa. A litigare come due pazzi. A vedermela addosso mentre mi tirava i capelli in preda ad una crisi di gelosia e poi piano piano si tranquillizzava, piangeva e mi chiedeva scusa tirandosi anche lei il cuoi capelluto, così siamo pari, diceva.

《Perché porti ancora la spilla che ti regalatai?》

《Mmmmm, perché mi piace》

《Bugiarda》sghignazzo sereno

《Leo non sarà mai più come prima》

《No, sarà meglio, di gran lunga meglio》

《No Leo, davvero. Non potrò mai perdonarti》

《Allora non farlo ma continua ad amarmi》

《Mi tradivi al liceo》

《Due volte. Nulla di importante e poi, giuro, ieri eri amore, oggi Nina sei vita》

Spalanca, mi guarda seduto, accennando un breve sorriso. Di nuovo, un invito. Potrei anche entrare gattonando, ora che ti risento, dio sto fremendo.

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