Nina27

308 17 5
                                    

Vi consiglio di ascoltare questi brani durante la lettura di questo capitolo. Sono semplicemente Divini e mi hanno ispirata tantissimo.
Mettetevi comodi e preparatevi ad una dura... verità!

🎹Cold - jorde méndez
🎹Broker hearts - michael ortega

Ci muoviamo fino al centro della camera e, passo dopo passo, su un perimetro delimitato iniziamo a ballare in un cerchio lento e stretto. Soffocante da vivere.

La fine di un amore è struggente ed è pressochè impossibile rimanerne illesi. Ancora più struggente e quando, un amore solido, profondo è destinato nel tempo a non poter sbocciare. A tacere, distruggendo la possibilità ad entrambi di conciliare il proprio destino. Amare non è per tutti. Saper comprimere due vite in un nodo stretto, lasciar penzolare il proprio tempo sul palmo della mano dell'altro e afferrare il suo. Condividersi, nutrirsi, arricchirsi è difficile ma naturale

Amare da lontano, tacere in silenzio, nei ricordi e morire, morire nell'urlo della mancanza.

Gli imprimo le mani sulla schiena modellandomi tra le sue braccia.
Soggiogata al suo volere sfodero un sorriso timido per poi inclinare il viso e bearmi della sua espressione questa volta più coraggiosa

《Ciao amore mio》dice in un sussurro rauco, soffiandomi sul naso, ne traccia il profilo con il suo

《Stai meglio con i cappelli lunghi》un barlume di malinconia sfreccia tra le pupille azzurre, capaci a suo modo di sbranare. Occhi magici, indelebili dal tempo, di dicembre innevato

《sono stati tempi bellissimi quelli》dice malinconico 《c'eravamo solo tu ed io e una montagna di sogni da scavalcare insieme》sospira 《ora c'è Noa Andrea》dico solo. Dico tutto. Ed è folle. Pura follia, come se tutti i cazzo di problemi che ci portiamo dietro non valessero più nulla. Folle da sommontarla quella montagna di stronzate e farlo per la prima volta insieme.
Folle, da urlarlo un vaffanculo con il sangue a tutto i dolori, ai tradimenti, alle incomprensioni, alla mancanza di rispetto, al malessere fisico e a quello mentale soprattutto.

Leonardo è l'antidoto.

La soluzione.

Tace. Le parole alle volte sono incampaci di formularsi. Ne hai a valanghe ma è impossibile suddividerle e pronunciarle, a metterle insieme.

Sta zitto a pochi millimetri dalla mia faccia. Eppure, la sua espressione è talmente carica, che no, le parole non servirebbero a nulla.

《Noa Andrea》scandisce 《Noa》ribadisce《ed è bello come te》affermo

Occhi così pieni di gratitudine da desiderare di svegliarsi ogni mattina con questo panorama.
Mi solleva cingendomi il busto e le lacrime si aprono, prima timide, poi spregiudicate, schizzano dai bordi per poi volare, goccia dopo goccia. Alcune si insinuano tra il sorriso spalancato. Sfiorano i denti, beate, sincere, oneste da esserne gelosa

Leonardo commosso è una meraviglia da assaporare lentamente. Prima ne rimani sconvolto, poi sedotto ed infine incantato.

《Non lasciarmi più》implora.
In due piangere è meglio forse 《ti sbagli》sussurro 《noi non ci siamo mai lasciati》

I pollici incastrati nei suoi zigomi. E gliele tolgo quelle lacrime insolenti lasciando posto alle mie. Singhiozzo. Lo faccio ancora. Non dice niente. Lascia che continui.
Mi asseconda.
Non smetto. Mi piego su me stessa, sulle ginocchia doloranti. Urla mischiate alla saliva. Ottuse. Rotte. E glieli tiro quei capelli lunghi ora, per sfogare tutto il male che mi ha fatto, per il dolore che ha permesso di lasciarmi frustare. Dalla quale non mi ha difesa.

Assesto pugni. Uno, poi l'altro, l'altro ancora e i dieci dopo, feroci, cattivi. Che non lo comprendono ma condannano

《È da pazzi amare uno come te》rallento con i colpi fino a smettere completamente, poi mi tolgo la giacca e la sistemo sulla poltrona, continuo con la maglietta che sfilo dalla testa e precipita al suolo, sbottono la gonna che scivola sino alle caviglie

Nina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora