Nina

Leonardo6

Guardo il corpo svestito di Nina al mio fianco. Non ho chiuso occhio tutta la notte, eccitato dalla sua vicinanza, sono riuscito solo a fissarla nel sonno e a pensare.

La situazione, per me, non avrebbe nessun tipo di problema, correrei fuori da queste mura a dimostrare il nostro amore, ma so che per lei e completamente diverso.

Lentamente le ho spostato un polso, volevo vedere i segni della sua sofferenza, volevo vedere con i miei occhi cosa è riuscita a fare. Sono in rilievo e deboli ma ci sono, cristo santo, sono là a fissarmi, a contaminare il territorio pulito e chiaro.

Farò tutto amore, te lo prometto, tornerai a dormire sogni tranquilli, a godere della spensieratezza che svolazzerà per casa, a crescere i figli che mi donerai. Te lo giuro.
Io dovrò mettere la testa apposto, sistemare alcuni affari che mi faranno guadagnare il giusto per non farti mancare niente, e sentirai tanto di quel benessere che crederai di sognare Nina mia.

Il display del tuo telefono si illumina per l'arrivo di un sms, lo stringo nella mano titubante sul da farsi, ma la curiosità è vincente e leggo il mittente: Gaspard

Ma che cazzo di nome è?

Il testo è completamente in francese, che purtroppo, conosco poco, se non fosse per la parte finale: ti penso. A presto piccola.

Ma chi è questo?
Corrugo la fronte, piccola?
Fottiti stronzo Nina sta con me.

Vorrei svegliarti, chiederti spiegazioni, di gettare il telefono, la sim, i contatti con l'estero del mondo, ma ti incazzeresti come una iena, e mi sbatteresti fuori senza ottenere nulla.

Farò finta di niente, se vorrai me lo dirai tu. Amore domattina mi schiarirai le idee, vero?

Intanto, adesso, come sempre, è ritornata la bestia che mi appartiene, ed io, non lui, Gaspard, ti posso sfiorare, soffiare, toccare, insinuare lentamente

《Leo》
Sì, urlalo il mio nome, solo il mio mi raccomando, che sono pronto ad ammazzare per te

《Ho voglia》schiudi piano quelle perle, sensuale, desiderosa, calpesti il sonno e mi sommergi di passione.

《Sono quì apposta》con nota di divertimento ti sposto sopra di me e sorridi, cazzo se sorridi.
Chi è sto stronzo ti chiederei, ma no, mi strappo la lingua, un passo per volta giusto? Ora che sei con me, a chiedere, ad amare, a sognare. Tanto domani me lo dirai. Lo so.

Prendi il comando. Fai tu che sai. Sei padrona del mio corpo, di tutto, prenditi tutto, io di me non me ne faccio niente.

Stacchi la spina del tempo, sinuosa e viziata. Eccoti, a tratti stronza e sfacciata più di me, meglio di me, strisci, con il viso poco scoperto dai capelli, selvaggia, donna, sconcia ti siedi a gambe aperte, e affondi giù, danzi, piano ma aggressiva, posseduta dalla seduzione.

Che fai? Mordi? Lasciami i segni. Dio Nina Nina, cosa sei?

《Sei solo mia vero?》
《Sì》
《dillo ancora》
《sì leo, solo tua》
《dimmi che mi ami》
《sì》continua ormai vicini
《mi ami?》
《ti amo》
《più di ieri?》
《sì》
《davvero?》
《sì sì sì, più veloce》piagniucoli con la testa abbandonata all'indietro
《ti amo Leo. Lo sai》e soddisfatto, continuiamo per poco questo amplesso di corpi puliti e imbrattati.
Orgasmi così, nemmeno nei sogni.
Completi.
Completa.
Completamente.

Evasi da una gabbia che non ci appartiene, immersi nell'aurea paradisiaca.

Beatrice, la tua amica sai, mi ha cercato. Non ha smesso di farlo, volgare e viscida dalla voce profonda, mi racconta storie per telefono e non so, come lei, sia riuscita ad avere il mio numero. E noi, non ci siamo scambiati i nostri, ma in un modo o nell'altro ci troviamo lo stesso.
Le ho detto di smetterla, di lasciarmi in pace, di non cercarmi, che ora ho ripreso a vivere. Che ho ripreso a camminare senza zoppicare. Ora, adesso ci sei tu.
Ma lei non cede Nina, e prima o poi lo dovrai sapere, te lo dovrò dire, confessare. E che faremo poi, cazzo ci mancava questa palla al piede.

Dolcemente ti riaddormenti sul mio petto, sei così piccola e innocente Nina, che mi pare di spezzarti se ti stringessi come vorrei. Di intossicarti con il mio respiro troppo pesante. Ti aggrappi alle mie braccia come se potessi sparire da un momento all'altro, frutto di un innato desiderio nascosto.

Ho il cuore in gola.
E mi addormento così, con un po' di amarezza nell'anima a guardarti dormire.

Al risveglio la situazione si è nettamente ribaltata.
Nina sei fredda, assente, distaccata e aggressiva.
Ci hai ripensato?
Questa notte è stata la notte o vuoi cambiare vita, centra quell'uomo vero?

《Chi è Gaspard?》non riesco a trattenere le parole, erano proprio su, tra i i battiti e la lingua.
E quello sguardo, no, non dirmelo, non farlo, anzi parla, chi cazzo è?

《Hai, hai guardato sul mio telefono? Come ti sei permesso Leo?》 《Rispondi Nina, prima che mi incazzi per davvero》

Non ho fretta ma devi rispondere prima che bruci. Potrei morire privo di saliva

《Gaspard non è nessuno, cioè è qualcuno... 》, io gelido, tu imbarazzata, con quel sorriso finto a confortarmi 《è un uomo che ho conosciuto a Parigi, e vuole venire a trovarmi, tutto quì》 《ma a chi vuoi prendere in giro Nina? Non riesci nemmeno a dire le cose come stanno, sei dentro o fuori eh? Perchè se sei dentro non lo fare nemmeno venire, ma se sei fuori...》 alzo le mani in segno di resa e sconfitta 《tu dici a me cosa fare? Ma con che coraggio?》 《se hai intenzione di ribadire sempre la stessa cosa non ci smuoveremo nemmeno di un passo. È successo cazzo, sono passati anni, il peggio è trascorso, adesso abbiamo noi il privilegio di scegliere Nina》
《No, io, io dio, non lo so》, ti scompigli i capelli liberi sulle spalle, sei nervosa, confusa, ansiosa, al bivio, sei al bivio.

《Hai avuto una storia con questo Gaspard?》, smetti di muoverti per la stanza, non alzi nemmeno la testa dal pavimento.

Straziato.
Ferito.
Calpestato.
Dimmi che non è vero.

《Stanotte hai detto di amarmi. Lo dimostri nei gesti, nelle parole. Ci siamo persi, è vero, ma ritrovarci è stata la fortuna delle fortune, lo sentiamo entrambi, e ora?》

《Io, io, io sono confusa》

Confusa?

《Confusa per cosa di preciso?》domando contrariato quasi al colmo della sopportazione

《No, perché non capisco che cazzo ti passa per la testa》

A quelle domande segue soltanto un lungo silenzio riempito dal suono delle auto che transitano all'esterno

《Vaffanculo Nina, vaffanculo》urlo adirato. Frenetico afferro la giacca e oltrepasso la sala prima di sbattere la porta alle mie spalle.

Gaspard. Chi è? Che vuole? 🤔
E Beatrice? 😡
E voi, al posto di Leo, cosa avreste fatto?
Presto risponderò a qualche interrogativo. 😘
F.