Leonardo 17

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In questi ultimi giorni ho ricevuto diverse richieste di aggiornamenti, anche in privato. Ci tenevo a fare anche io un piccolissimissimo gesto. Vista la situazione che tocca tutta Italia voglio continuare a pubblicare questo racconto. Ora che tutti abbiamo un po' di tempo libero a nostra disposizione ci tengo, io in primis, a fare qualcosa per farvi passare anche solo qualche minuto di svago.
#iorestoacasa
#andràtuttobene ne sono certa. 🌈

L'avevo vista, quella crepa, partire da una zona nella schiena ed espandersi, come un filo di seta, per allungarsi su ogni fibra di pelle sbiancata. Era così incrinata da lasciar fuoriuscire rivoli di malessere per poi mischiarsi in lacrime. Righe frastagliate e spezzate. Nette e dure. Si era rotta. Miseramente.
Ricurva su se stessa avevo la percezione di dover rimettere a posto i cocci di Nina, la rossa, la mia ninna nanna.

Era incredibile.
È incredibile.

Aspetto la sua reazione mentre boccheggia parole morte e silenziose. Una ciocca di capelli le sfugge indelicata adagiandosi sulla morbida protuberanza. Il color celeste è più limpido del solito e se non fosse per le pupille dilatate crederei che sia semplicemente sorpresa.

Sospira velocemente.

Ferma lì. Vorrei tanto deviarle ogni tipo di sofferenza che mio malgrado le sto conficcando con lame tese

Imprime le mani sulle coperte stringendole tra le dita.

Degludisce rumorosamente quando le lacrime, più pesanti del solito, precipitano silenti.

《Cos.. cosa vuoi dire?》non mi guarda

Mi siedo al suo fianco, sfilo tra le dita i fili ramati e li accompagno con gentilezza dietro il suo orecchio.

Dio quante lentiggini
Quanti piccolissimi puntini ramati si perdono disordinatamente sul viso tirato
Le ho osservate così tante volte e per cosi tanto tempo che riuscirei a dare un numero definkto.
Sul naso dodici
Sul mento nove

Deposito le labbra sulla guancia bagnata, così soffice e morbida. Vorrei farle sentire il mio sostegno e supporto. Non è semplice nemmeno per me. Magari è cosi l'amore o magari noi siamo fatti male: due forme che difficilmente si incastrano, in collisione. Ma non esiste posto alcuno in cui vorrei trovarmi ora. Sentire odore diverso. Annegare in anima più fragile della sua.

《Voglio iniziare ad amarti alla luce del sole. Viverti al mattino con i raggi dell'alba e il nostro cartone di latte. Giocare con nostro figlio e sentirlo ridere mentre balli qualche musica infantile. Voglio sedermi a tavola dopo aver lavorato la terra tutto il giorno e coltivato i tuoi fiori preferiti. Voglio abbracciarti mentre prepari il caffè, raccontare fiabe a Noa prima di addormentarsi e infine fare l'amore nel nostro letto, in silenzio per paura di svegliarlo, e vedermi riflesso nei tuoi occhi perchè è li che vedo l immagine migliore di me, rimanere incastrati alla perfezione e ringraziarti per i giorni meravigliosi che ho vissuto solo quando sei stata al mio fianco》

Singhiozza convulsivamente stringendosi la mano intorno alla bocca. Ride e piange confusionaria.

E non ci penso un attimo di più. Calo la faccia sul suo ventre annaspando desideroso. Salgo sù con la punta della lingua. Accorcio le distanze, veloce, di fretta. Le catturo le labbra nella mia. Saliva o nettare. Vitale e indiscusso. Ingoio i suoi ansimi inaspettati. Precoci. Sbagliati. Ma non tentenna un secondo di più e mi pressa le falangi fredde sul cuoio capelluto.

Dentro o fuori Nina.
Dentro o fuori.
Dentro

《La tua cocciutaggine nel vendicare tuo padre che se solo avessi saputo io... io...》farfuglia.

Basta.

Le insinuo una mano tra le cosce già schiuse.

Zitta.
Assapora ogni mio tocco delicato che percorre le linee armoniche del suo corpo.

Nina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora