Il sorriso di Elania congelò l'intera gilda, indugiando più del dovuto nel rispondere al saluto del Signore della Terra.
Non sapevamo come comportarci e alcuni novizi più piccoli iniziarono ad agitarsi. La cerimonia era una cosa nuova per tutti, ma era ovvio che Elania stesse prolungando il silenzio per dimostrare che la padrona di casa fosse lei.
Il Signore della Terra si irrigidì, con il sorriso sul volto, in attesa, ma si vedeva che riteneva quel silenzio un affronto.
Elania allargò le braccia con il trionfo che brillava negli occhi. «Armatas,» disse senza calore. «Signore della Gilda della Terra. Benvenuto». Non degnò di un'occhiata i ragazzi che ancora stavano fermi, in attesa degli ordini della loro guida. «Sali sul palco con me affinché ti possa dare il saluto che tu e i tuoi ragazzi meritate in questa calda giornata di sole».
Fynir e Bail sorrisero ai miei fianchi per la puntualizzazione di Elania.
Abitavamo alla base delle montagne, per noi era una calda giornata di inizio estate. Indossavamo dei vestiti leggeri e molte ragazze avevano le braccia scoperte, ma la temperatura a sud era molto più calda e umida.
Probabilmente quelli della Terra sentivano freddo.
Armatas non fece una piega a quel saluto e salì sul palco con una falcata elegante per mettersi accanto a Elania, mentre lei iniziava il discorso di benvenuto distaccato e formale. Ci stava invitando a cogliere questa occasione per favorire i rapporti tra le gilde, incoraggiandoci a imparare dalle nostre diversità e fruttarle per raggiungere il nostro scopo comune: la sicurezza dei regni del continente.
Smisi di ascoltarla quando le sciocchezze mi diedero la nausea. Sopportarli era una cosa, dire quanto fossimo felici nell'ospitare una gilda rivale era un'altra.
Armatas sorrideva al suo fianco e i suoi maghi guardavano Elania come ogni sua parola fosse ispirata dagli Spiriti. I mormorii aumentarono, mentre lei parlava di collaborazione e amicizia.
«Non saremo mai amici di quelli là» sussurrai spazientita. «Mi dispiace, proprio no».
Tehor ci aveva manipolato e messo in pericolo e ancora non sapevamo il perché. Più ricordavo l'avventura in biblioteca, meno la cosa era chiara. Soprattutto la Sala delle Mappe. Mi aveva trascinata fin lì per fingere di trovare la mappa della biblioteca in modo da tirarla fuori senza destare sospetti? Non potevo escludere quell'eventualità.
Elania concluse e il malcontento si diffuse insieme agli applausi poco convinti. I Maghi della Terra si irrigidirono ancora di più ascoltando i saluti del loro Signore.
Alzai gli occhi al cielo chiedendo agli Spiriti perché dovessi sopportare una cosa simile.
Il discorso fu più o meno identico. Spiegò come avesse accolto la richiesta di uno dei suoi maghi più promettenti per avere l'occasione di tendere la mano dell'amicizia verso una gilda all'opposto della sua, così precisa e ordinata.
Sieger digrignò i denti dietro di me e Bail strinse un pugno. Fynir si agitò sul posto e tutto il resto della gilda emise un basso suono minaccioso che non prometteva nulla di buono. Se Elania, Vyniana e gli altri insegnati non ci avessero guardato male, probabilmente saremmo saltati addosso ad Armatas. Quando terminò, l'applauso che proveniva dai maghi più anziani fu per pura educazione e non durò più di qualche secondo.
Sembrava che nulla potesse rovinare la compostezza dei Maghi della Terra, nemmeno l'ostilità intorno a loro. Rimasero immobili, non si spostavano una ciocca di capelli dalla fronte o scacciavano un insetto.
Erano diversi da noi e non c'era modo di andare d'accordo, i nostri modi di vivere erano agli opposti. Nulla avrebbe cambiato questo fatto. Le belle parole del discorso di Elania non avevano alcun significato.
STAI LEGGENDO
Vento
FantasyIl Regno di Lanica è una terra amata dagli Spiriti. Nonostante la loro presenza sia scomparsa da tempi immemori, non è sparita la loro magia, che con il passare dei secoli ha impregnato la natura e gli uomini. I loro figli prediletti vengono chiama...