La festa stava andando avanti da ore e ogni volta che l'allegria stava scemando qualcuno saltava su un tavolo e incitava gli altri a intonare nuove canzoni, proponendo un altro giro di boccali.
Il più delle volte quel qualcuno era Mend e, per una sera, nemmeno Vyniana ci intimò di fare silenzio. Stava seduta attorno a un tavolo vicino alla finestra con Akkar e Elania e si godeva il suo calice di vino giocando a carte. Mi lanciò un'occhiataccia un paio di volte, intimandomi silenziosamente di godermi la festa e farmi gli affari miei, mentre lei infilava i Tarsys vinti nel borsello, lasciando Akkar a mormorare tra i denti insoddisfatto.
Elania rise, accostandosi allo sterminatore per dirgli qualcosa. Era strano e bello vederli insieme a quella tavola, mancavano solo Malicor e Alidrei a completare l'insieme che avevo visto qualche mese prima, ma loro erano impegnati a tracannare birra insieme al resto della gilda, esortando i suonatori ad aumentare il ritmo fino a trasformare le canzoni in una giga. Malicor era l'unico che riuscisse a mantenere il ritmo.
Metà della gilda cadeva dopo pochi passi e lui li incitava a rialzarsi senza saltare un passo. «Coraggio! Coraggio, giovani! Due birre e non riuscite a ballare una giga!».
Mi infilai in un angolo nascosto della sala affollata di maghi che ridevano e ballavano. Il mio boccale ancora pieno in mano. Se Mend avesse visto che non avevo ancora bevuto nulla l'avrebbe considerato un affronto personale.
Lo rovesciai in un angolo lasciando che la mia birra si mischiasse alle altre cadute in precedenza. La paglia assorbì il misfatto e arretrai, cercando di farmi vedere il meno possibile. Pestai un piede.
«Ah! Attenta!». Alzai la testa. Sieger mi guardò e il vino gli aveva macchiato la camicia bianca.
«Sieger! Cosa ho combinato». Provai a tamponare la macchia rossa sulla spalla, ma non servì a nulla, in compenso, sotto il tessuto bagnato apparve un disegno nero a forma di falco. «Quindi ce l'hai fatta».
Ero contenta per lui. Sieger si era impegnato per ottenere il suo marchio e adesso poteva sistemare le cose con la sua famiglia.
Fece una smorfia, come se gli desse fastidio che glielo avessi detto. «Nulla di che. Era un lavoro facile e poco impegnativo. Piuttosto, dovresti sentire cosa dice la gilda di te: la sua nuova sterminatrice». Lo disse a metà tra l'invidia e l'orgoglio. Quando successe a lui si era ritirato dall'esame perché aveva pescato un lavoro da sterminatore, mentre io avevo accettato ed ero sopravvissuta. Non poteva sapere che ero andata avanti più per disperazione che per desiderio di avere il marchio. Se avessi potuto, avrei rifiutato.
Mi passò la voglia di festeggiare, ma Sieger mi trattenne. «Non andartene» disse bloccandomi con un ghigno. Fece un cenno a due suoi amici tagliandomi le vie di fuga. Non mi piaceva come mi stavano guardando. Mi facevano sentire un pasticcio di carne e loro dei cani affamati.
Mi afferrarono per le gambe e mi tirarono su di peso. «La sterminatrice è ancora sobria!» gridò Sieger saltando sul tavolo. «Perché non sta vomitando dietro l'angolo della locanda?».
Mi lanciarono sul tavolo accanto a Sieger, che mi prese con prontezza. Mend si unì a noi con un boccale in mano. «Tutto un fiato!» gridò sovrastando il rumore e le risate.
«Tutto un fiato!» fece eco il resto della gilda.
Mi guardai intorno spaesata cercando sostegno. Tutta la gilda sapeva dei miei problemi con l'alcol, ma mi stavano invitando a bere.
Fynir era accasciata su una sedia con i capelli scompigliati e il volto arrossato. Si era tolta le scarpe di pelle nuova e ridacchiava con alcune ragazze indicando Mend.
Nessun aiuto da parte sua.
Guardai Elania, Vyniana e Akkar che si fecero strada tra i maghi aprendosi un varco fin sotto il tavolo. Con le labbra tese Vyniana fece un cenno al boccale.
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Vento
FantasyIl Regno di Lanica è una terra amata dagli Spiriti. Nonostante la loro presenza sia scomparsa da tempi immemori, non è sparita la loro magia, che con il passare dei secoli ha impregnato la natura e gli uomini. I loro figli prediletti vengono chiama...