Sono a scuola mi sto cominciando ad abituare agli orari di questa scuola la ricreazione è dalle 11.00-11.20 e il pranzo dalle 13.10- 13.50. Siamo sul viale dopo aver preso un panino, io ho addosso i miei boyfriend jeans, la mia maglietta a maniche lunghe e le mie addidas. Siamo sedute sulla panchina che c'è n'è sono 10 tutte in torno alla scuola e oggi fa bel tempo. Arrivano i ragazzi che erano alla festa che hanno preso in giro a Marco lo vedo di lato con il telefono in mano (in un angolo) arrivano e mi fanno paura. Si avvicinano ci guardano dritti negli occhi, appena sono davanti a noi ci prendono dalle magliette e ci buttano per terra poi ci lanciano verso il cancello dopo ci cominciamo ad alzarci le mani e se ne vanno. Io sto lì a piangere per una cosa così stupida. Si avvicina mia sorella che era con una sua amica e ci vede piangere.
G:"Ehi, che è successo?"
S:"Niente"
G:"Io ti conosco e tu non piangi per niente"
S:"Ci hanno violentato, quei tizi che facevano battute omofobe alla festa"
G:"Ah, come si chiamano?"
E:"Non lo sappiamo"
Poi voglio scappare mi faccio in corsa e mi blocca Marco e ovviamente mi fa piacere che molta gente si preoccupa per me, ma al momento no. Scendo e vado nel mio spogliatoio a piangere e capire ciò che è successo, finché non mi alzo, mi lavo la faccia e mi rifaccio il trucco.
E per fortuna suona la campanella si ritorna in classe però chiamo a Ivan:
S:"Senti prima che rientro puoi venire agli spogliatoi?"
I:"Si"
Arriva e mi faccio una corsa per abbracciarlo e lui comincia a fare un sacco di domande che non so bene come rispondere e gli dico solo quello che è successo in realtà. Alla fine della discussione mi prende e mi abbraccia e andiamo tutti e 2 in classe, mancano solo 5 ore al in circa. Poi appena sono le 13.10 suona la campanella del pranzo vado lì a prendere qualcosa da mangiare nel fra tempo mi chiama Chiara che ha la scuola è vicino casa e oggi usciva prima.
C:"Come va?"
S:"Bene, vai a fare la spesa per stasera e i prossimi giorni"
C:"Che prendo?"
S:"Ti mando la lista"
C:"OK, cia"
S:"Ciao"
Prendo patatine fritte, un panino, prosciutto, salame, un pezzo di pizza e una bottiglia d'acqua. Mentre io vado al tavolo per sistemarmi e prendo il posto per me, Giulia, Elena e Carola che è un'amica di Giulia che mi vuole fare conoscere, si avvicinano uno di quel gruppetto nonostante io stessi su intagram a postare storie e sto aspetto.
X:"Ciao"
con il suo sorriso sulla faccia ma io nonostante tutto sto guardando il telefono aspettando le altre però devo rispondere per educazione.
S:"Ciao"
X:"Ti posso toccare?"
S:"No"
X:"Perché?"
S:"Perché non sono affari tuoi!
Se ne va e iniziamo a mangiare appena finiamo dopo andiamo sui divani delle 2 scuole sono a cerchio per le lezioni delle ultime ore dalla fine del pranzo alla campanella di fine giornata. Io nel mentre sfoglio su instagram e ci facciamo un selfie. Rientriamo e come immaginavo stiamo sul divano a fare la lezione," finalmente" poi suona la campanella e all'uscita mentre sono al telefono con Chiara c'è Ivan che mi poggia sulla mano un foglietto con scritto " Non sono molto bravo in psicologia e pedagogia mi daresti una mano. Questo è il mio numero chiamami se puoi: 3410588910 ". Me l'ho metto dentro la giacca di jeans che avevo nello zaino e mi rendo conto che si sta venendo a piovere, cazzo devo anche passare dal supermercato perché mia sorella se n'è dimenticata per fortuna davanti a scuola c'è un supermercato e mi sa che domani mi faccio dare i soldi da mamma. C'è la facciamo con una corsa prima che viene a piovere e una volta arrivata a casa mi cambio mi metto un leggings nero, una maglietta a manica lunga rosa rovinata e un paio ti ciabatte. Poi inizio a studiare e per le 17.30 chiamo a Ivan.
S:"Rispondi... dai"
I:"Ohi, ciao"
S:"Ciao, senti per me è ok per aiutarti"
I:"Va Bene quando?"
S:"Dipende come è la tua situazione su queste materie se 1 o 2 giorni a settimana"
I:"Io vado molto male, l'anno scorso sono stato bocciato per questo ho avuto il debito in queste 2 materie: sono uscito con 2 e poi mi hanno bocciato agli esami con 4"
S:"La situazione quindi è grave 2 giorni a settimana 1h e mezza o 2h"
I:"Quando?"
S:"Mercoledì dalle 16.00-18-00 e Sabato dalle 15.00-17.00"
I:"Mercoledì va bene, ma non so per Sabato pomeriggio non è che possiamo fare di mattina tipo dalle 10.00-12.00"
S:"Si va bene"
I:"Ciao"
S:"Ciao"
E poi chiudo i libri e comincio a pensare a quello che è successo sta mattina
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Adolescenza
Genç KurguSofia Gialli una ragazza di quasi 16 anni, vive nel suo paesino in Sicilia fino a che non viene comunicato a inizio estate la quasi certezza di trasloco per la capitale del economia italiana (Milano) che si trasferiranno, ma dopo il trasloco non si...