Bene, la sveglia sono le 6.45 e mica sono così felice. Mi preparo la colazione, mi vesto con un jeans nero, adidas rosa e una felpa crot grigia. Prendo il mio zaino rotto, scendo e vado a scuola. Arrivo in classe e mi sedio...
I:"Buongiorno!"
S:"Buongiorno"
Ora seduta, sto attenta alle lezioni e fra 2-3 ora c'è il compito scelgo la traccia sul adolescenza che molto spesso mi salva dalle tragedie, la traccia più semplice. È ricreazione e vado di sotto a comprarmi un panino, io e Elena ci sediamo a un tavolo...
E:"Voglio tornare ai Caraibi"
S:"Ormai siamo qui e dobbiamo restare qui!"
E:"Vero"
Arriva la ragazza dai capelli neri lunghi e occhi azzurri al nostro tavolo...
M:"Ciao sono Mara Crozzi, ricordate?"
S:"Si"
E:"Ti vuoi sedere?"
M:"Si certo"
S:"Ma ti dico una cosa tu ci racconti un pò di te e noi di noi"
M:"No"
S:"Ok"
Ci alziamo e vedo Ivan parlare con dei ragazzi e mi avvicino a loro...
S:"Ohi ciao"
I:"Ciao, ma che ci fai qua"
S:"Non me li presenti?"
I:"Ah si!"
Si vede che è un pò imbarazzato...
I:"Daniel, Manuel, William"
D:"Piacere Daniel"
M:"Piacere Manuel"
W:"Piacere William"
S:"Piacere Sofia"
Mi volto verso di lui...
S:"Io vado"
I:"Ok"
E mi da un bacio ci facciamo un giro, ci porta nella sua classe che è piccola e noto i suoi jeans praticamente per lo più strappati con di sotto le calze a rete e delle scarpe è semplice. Mentre sale sul banco...
M:"Benvenute nella 3B"
S:"Ma questo è il tu banco?"
M:"Si!Ovviamente lato muro"
S:"A ultimo banco"
M:"Ovvio"
Comunque usciamo dalla classe, suona la campana e noi dobbiamo salire ed è ciò che facciamo. Saliamo e sono in classe che mi sedio. Arriva l'ora di pranzo e vado a prendere la pasta siccome c'è mezz'ora...
S:"Io vado un secondo in bagno"
E:"Ok"
Entro in bagno e vedo che sono occupati e mi sento osservata, vado, quando esce una ragazza mi prende dalla gola, mi porta verso il muro sarà molto più grande con tutta quella violenza...
X:"Guarda che Ivan è mio!"
S:"Mah"
X:"Mah niente è mio!"
Mi guarda con quei occhi brutti maliziosi, mi dà un schiaffo molto forte in faccia, più volte, sempre più forte, mi prende la mano e me la gira dei pizzicotti...
X:"Questo è solo l'inizio"
Si alza chi sa che vuole dire, corro allo spogliatoio e mi prendo il fondotinta per coprire quel livido molto piccolo in faccia, devo dire che ha molta violenza, scendo a coprirmelo, speriamo che non si nota...
E:"Ma dove ti eri cacciata?"
S:"Niente di che"
M:"Sentite, ma perché non usciamo insieme?"
S:"Quando?"
M:"Questa sera"
S:"Mi spiace, ma devo studiare"
E:"Beh anch'io"
M:"Quando potete?"
S:"Venerdì"
M:"Ok va bene"
Tra una cosa e l'altra, sono le 13.40, dobbiamo risalire, perfetto saliamo per cominciare le altre lezioni, quando finiamo le lezioni. Scappiamo di corsa...
S:"Che bello!"
Ci incamminiamo sul viale prendiamo il pullman poi la metro, arrivata a casa, mi mangio un panino e inizio a studiare con tranquillità, nella speranza di riuscire a prendere 6 un tutto, sono sempre paranoica e vai, vorrei esserlo di meno ed entra Giulia...
G:"Che stai a fà?"
S:"Studio"
G:"Ah, ok"
Va be comunque è sempre la stessa mi sa che fra poco stacco e butto il libro
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Adolescenza
Teen FictionSofia Gialli una ragazza di quasi 16 anni, vive nel suo paesino in Sicilia fino a che non viene comunicato a inizio estate la quasi certezza di trasloco per la capitale del economia italiana (Milano) che si trasferiranno, ma dopo il trasloco non si...