Non so come ancora sono viva da questo periodo infernale non ne posso più sempre prese in giro, ma perché la gente vuole così, io non capisco, non riesco a capire e sto sempre peggio e mi vergogno di me stessa mi sento brutta forse è meglio parlare oltre con le mie amiche con qualcun altro e forse denunciare ma forse è solo una mia paranoia. Tutto passerà da solo almeno spero però non dico niente a Ivan. Tutto questo mentre sto fissando il vuoto, mi arriva una notifica sul cellulare su istagram in un post di descrizione: la ragazza che potremmo definire merda, eccola qua. Ma tu che scrivi una cosa del genere sotto una foto mia con il reggiseno che mi stai ammazzando di botte secondo me tu sei una merda, provo a dormire senza alcuno risultato la gente non capisce o forse fà finta di non capire esco di casa oggi neanche busso a casa di Elena per farla uscire. Chiamo l'ascensore ed esce di casa, si stupisce che io non l'abbia chiamata, nota sicuramente che sto ascoltando la musica e per ora sto in silenzio. Quando arriviamoin classe...
E:"Che hai?"
S:"Niente"
E:"Dici vero, ascolti la musica e sei in tuta tu stai male mentalmente per le cose che ti fanno e si vede dalla tua faccia struccata e i lividi"
S:"No"
E:"Guardo che c'è l'hai detto che ti violentano delle ragazze ed è grave"
S:"Ma che dici?"
E:"Sarà..."
Io così senza emozioni, spenta nella mia vita e io non riesco ma alla ricreazione scendo a mangiare una cosa....
Ma: "Sofia, che stai a fà"
So: "Niente"
El: "Guarda che non credo proprio"
Em:"Infatti, goditi la vita"
A:"Ha ragione"
Sw:"Sofia devi riuscire a uscire da questo corpo che ha preso possesso"
Mi: "È vero"
So:"Basta!"
Mi alzo incazzata urlando, magari salgo sulle scale e mi metto sul divano con il telefono, la musica, non ho niente e nessuno perché essendo sola non posso contare su qualcuno si ho delle ottime amiche tra cui Elena che è anche una migliore amica fantastica e un ottimo fidanzato ma una persona se la deve sentire essendo noi al 4 piano dell'edificio nessuno sale a parte le 4 classi, diciamo che in quest'ora non c'è nessuno. Ho una giacca addosso ma c'è il mio fidanzato e mi vede così e fugo in classe ma lui entra e io però sto nascosta dietro l'ultimo banco quanto sto male. E lui mi prende dal braccio...
I:"Sofia?"
S:"Eh"
I:"Che succede, perché fai così?"
S:"Niente emersa nei miei pensieri"
I:"Non è vero. È successo qualcosa"
S:"Ma che cazzo dici?"
I:"Allora baciami"
S:"No"
I:"Baciami"
S:"No"
I:"Baciami"
S:"No"
Lui mi sta alzando e mi bacia in maniera appassionante poi dopo scappo via di corsa, ma non so il perché. Vado in bagno e le incontro là e oggi credo che è una buona giornata, mi mettono a terra pestandomi come un materasso legarmi con la faccia sul pavimento con lo schok, subito dopo levarmi la maglietta e reggiseno non riesco grazie al cielo sotto guardano la mia schiena pieni di lividi e mi fanno alzare buttandosi contro il muro per 4/5 volte e dandomi botte e pugni, facendo poi sentire sempre più sminuita in tutti i sensi sia fisici che psicologici. Adesso io sto male ma vanno avanti le lezioni e subito uscita da scuola mi metto le cuffiette e vado dritta per casa mia, arrivo a casa e vado in camera e mettimi una felpa successivamente in bagno a piangere diciamocelo pure non c'è la faccio più a vedermi in questo stato, non lo so il perché faccio così, sempre peggio e mi arriva una videochiamata di Elena, Mara, Swami e Alessia e non rispondo per non volermi far vedere in questo stato. Continuerà per molto tempo, beh esco e provo a star meglio studiando che forse non c'è possibilità e dopo una giornata arriva mia sorella Chiara mentre mi sto per guardare un film...
C:"Sofia, senti non che stasera posso andare a ballare con una mia amica e lei poi viene a dormire qua?"
S:"Quando?"
C:"Stasera"
S:"A che ora tornerete?"
C:"Massimo le 2.00 è un problema?"
S:"Se tornate alle 2.00 un pò, se mi puoi fare una cortesia, potete dormire sul divano"
C:"Certo, perché?"
S:"Giulia"
C:"Ah!"
Dopo va a prepararsi, basta che Giulia niente di questa amica perché purtroppo è così, strana e mi rivolge la parola in modo arrogante. Il giorno non che Venerdì 15 Febbraio, stando male non vedo l'ora che è domani, se non vengono quelle amiche ma possono venire sempre. Intanto ora mai ho rinunciato a truccarmi la mattina perché sono brutta lo stesso, vado a scuola e arrivo in ritardo e mi tocca bussare...
P:"Avanti"
Entro in classe c'è la prof d'italiano che fà finta di non notare i lividi in faccia come tutti, forse non credo tanto qua non conto niente e mi arrivano dei messaggi sessisti e razzisti come del tipo "Sei brutta, non ci credo che una ragazza di merda come te, abbia già perso la verginità. Ah vero tu sei una puttana" e comunque questo è brutto e poi vari messaggi di questo genere durante la mattinata non so chi mi abbia scritto il numero non è memorizzato, ci sono anche altri 2 numeri oltre questo, mah ho sempre più domande da farmi, non ci credo. Passa la giornata e io sto male, chi mi chiede dico niente perché è meglio nascondersi secondo il mio inconscio...
E:"Che hai?"
S:"Niente"
E:"Guarda è meglio che parli"
S:"Senti non ho niente"
E:"E quei lividi"
S:"Sono caduta"
E:"È dove?"
S:"Sulle scale"
E:"Ma vero!"
S:"Si"
E:"Tanto non è vero perché sei stata violenta da quelle 3 troie e magari ti hanno anche inviato dei messaggi offensivi"
S:"No"
Arriva la prof, c'è Ivan che ci guardava, si chiedeva che stesse succedendo.
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Adolescenza
Dla nastolatkówSofia Gialli una ragazza di quasi 16 anni, vive nel suo paesino in Sicilia fino a che non viene comunicato a inizio estate la quasi certezza di trasloco per la capitale del economia italiana (Milano) che si trasferiranno, ma dopo il trasloco non si...