Allora, adesso che sono le 7.40 del mattino, non saper come fare, guardo il telefono mentre mi sto truccando e ricordo che è 14 Gennaio ed è Lunedì, inizia il progetto spettacolo quindi non so se torno a casa e prendo qualcosa in più del solito di soldi perché è più che sicuro che non torno, infatti prendo dei libri, giubbotto e le adidas nere messe e via con il mio jeans bianco, la maglietta che ho comprato a Berna e la felpa nera. Scappo di sotto e c'è Giulia che si sveglia ora...
G:"Buongiorno"
S:"Buongiorno sono le 7.45"
G:"Tranquilla ci arrivo"
S:"Se lo dici te"
Scendo di corsa sono le 7.50 prendo la metro dopo l'autobus con Elena, stano che non abbia ancora parlato, corsa contro il tempo per arrivare in classe e arriviamo seduta, mi ascolto la musica e la prof Rossi arriva e dice...
P:"Gli altri?"
S:"Stano arrivando"
Io già pronta per il compito che ci da ci sono tre tracce, io scelgo quella che dice di parlare dell'adolescenza in generale( è andato male a tutti l'altro) . Io faccio un sacco di riferimenti della mia vita, ma chissà se andrà bene dopo passa la giornata, finito il compito esco dalla classe e vedo Mara...
S:"Ohi Mara"
M:"Ciao"
S:"Swami?"
M:"Swami Bruno?"
S:"Non so come si chiama di cognome quella ragazza bionda di capelli e gli occhi verdi"
M:"Ah, eccola la"
La guardo e dico...
So: "Ma che stai portando?"
Sw:"Dillo a Mara"
M:"Entriamo!"
Entrano e io sto tranquilla, esce Ivan, lo bacio. Poi stiamo a parlare e ci vede quella tizia che mi ha violentato e non voglio fargli notare niente, anche perché si potrebbe irritare. Intanto rientro in classe e mi sedio sul banco e...
I:"Ma perché quelle ci guardavamo?"
S:"Ma che ne so"
I:"Senti ma ti andrebbe fare..."
S:"No, siamo a scuola, stai scherzando poi abbiamo da studiare non so quanta romba e poi fa un freddo della madonna, scherzi vero?"
I:"No"
Si avvicina a me, mi stringe i fianchi e mi bacia, ci possiamo permettere tranquillamente, se poi non ci fosse la stronza che per fortuna c'è Elena, mi tira verso il banco che mi ritrova che ripasso inglese e per la grazia avevo la il libro e dopo vado a prendere da mangiare, prendo un panino...
M:"Ma voi fate il progetto spettacolo?"
So: "Io si"
E:"Anch'io"
Sw:"Lo sai"
M:"Ma siccome è alle 4.00 voi tornate a casa?"
So: "Io no, vado a studiare in un bar"
E:"Vero, allora vengo con te"
M:"Se vuoi andiamo insieme?"
Sw:"Si va bene"
M:" Sentite ma voi dove abitate?"
So: "Nello stesso palazzo, in una via per arriva al duomo"
Sw:"Minchia, la sotto"
E:"Si"
Sw:"Ma in che classe andate?"
E:"3C"
So:"3C"
La ricreazione continua alla fine torniamo in classe, vedo continuare la giornata per lo più interrogazioni, finalmente sono le 13.10 che vado a prendere la pasta alla carbonara, la amo voglio mangiare, passo un pò di tempo con Ivan dopo mangiato....
S:"Ma se ci dovessimo lasciare che cosa faresti?"
I:"Non lo so"
Mi appoggia sulla sua spalla, lui mi segue nel spogliatoio e cerca di baciarmi, mi sfibbia il jeans...
S:"Ma che sei scemo?"
I:"Perché?"
S:"Non farlo"
Ora salgo di sopra e lui va nel suo spogliatoio, lo sento piangere, mi fa male, sto con le ragazze e parliamo siccome sta per suonare anche il pranzo vado in bagno, stranamente non le vedo e dopo che esco vengo presa, buttata a terra, mi viene detto puttana, non lo so, sarà perché non sanno il perché buttata a terra e ho stomaco che fa soffocare una delle ragazze si mette su di me con le scarpe e cerca di mettersi in equilibrio in modo tale di non farmi respirare, mi attaccano i piedi e le mani, schiaffi da tutte le parti, presa dal collo e ammazzata di botte, sopra tutto in pancia, scrivono su di me non so cosa cerco di stare tranquilla, pure se non lo sono, non elegante, non ci riescono. Arriva una ragazza che mi slega, io scapo via per andare in classe essendo che la campana è già tornata....
P:"Gialli!"
S:"Mi scusi"
P:"Per oggi la faccio passare, vada al suo posto"
Adesso inizia ad interrogare ed io vengo chiamata, ma che sfiga. Dopo quando usciamo alle 15.10...
So: "Elena, Mara, Swami vi volete muovere"
M:"Tu e la tolleranza?"
E:"C'è la però"
Sw:"Ascoltate andiamo nel bar qua dietro"
So: "Vediamo!"
Ora ci porta in questo bar dove ci mettiamo a studiare, io sto bene e studio, metto una foto dei libri...
E:"Ragazze sono le 15.58"
M:"Andiamo"
Metto tutto dentro lo zaino dopo camminiamo e arriviamo a scuola in aula magna...
C:"Piacere Carlo"
S:"Sofia"
Dopo ci sediamo in prima fila, quando arriva molta gente fà un discorso e andiamo in un posto molto lontano con un palco e quando tocca a me...
C:"Allora devi cantare, ballare e recitare con cosa inizi?"
S:"Il canto"
Tutto ciò che meritaaa... dopo faccio un ballo con in sottofondo nera e subito dopo devo recitare...
C:"Con chi vuoi recitare?"
S:"Elena Milano"
C:"Dovete fare una scena in cui litigate per un ragazzo"
Facciamo questa scena e scendo, fino alle 18.00, ci danno delle card e quella ragazza che mi ha slegato viene da me...
X:"Ciao"
S:"Beh ciao"
X:"Piacere Milena"
S:"Sofia"
E arrivano...
Ma: "Oh Mile, che fai qua?"
Mi: "Non ricordi?"
Ma: "Ah vero"
So: "In che classe vai?"
Sw:"Con noi"
Usciamo, io vado a casa a studiare. Entro in bagno, vedo la scritta sulla pancia puttana, mi sento una schifezza prendo lo struccante, provo a sciogliere pure sapendo che non si leva, in realtà dopo 100.000 volte che strico si comincia a levare e dopo studio.
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Adolescenza
Teen FictionSofia Gialli una ragazza di quasi 16 anni, vive nel suo paesino in Sicilia fino a che non viene comunicato a inizio estate la quasi certezza di trasloco per la capitale del economia italiana (Milano) che si trasferiranno, ma dopo il trasloco non si...