Ecco qui il nuovo capitolo. Metto l'avviso all'inizio per avvertirvi che questo capitolo contiene scene e linguaggio esplicito di tipo sessuale. Ho infatti cambiato il rating della storia, adesso è un romanzo per adulti.
Godetevi il capitolo
Ivar e Eirlys cavalcarono per tutto il giorno sotto la pioggia battente. Erano montati in fretta sul cavallo e si erano allontanati il più possibile dalla grigia fortezza di Scilly senza che le guardie, addormentate e infreddolite sulle mura di controllo, se ne accorgessero. Eirlys aveva trascorso tutte quelle ore accovacciata sul collo dell'animale, avvolta nel mantello nero zuppo di acqua, e con le braccia di Ivar che le avvolgevano il corpo. La sonnolenza l'aveva pervasa fin da subito e il freddo le era penetrato nelle ossa, privandola di tutte le forze.
Ivar aveva abbandonato presto la strada maestra, inoltrandosi nelle campagne circostanti e aveva stimato che nel giro di cinque giorni, tagliando per i boschi a nord di Carlyon, sarebbero giunti a destinazione. A Eirlys tornò in mente il suo primo viaggio verso la capitale, cinque anni prima, sotto una pioggia battente simile a quella e senza la minima idea di cosa le avrebbe riservato il suo futuro. Era sola al mondo all'epoca.
Ivar decise di fare una sosta solamente a notte inoltrata, quando finalmente il cielo decise di riposare e la pioggia smise di tormentare il loro viaggio. Si accamparono in una piccola radura circondata dagli alberi, molto lontana dalla strada principale, e accesero un timido fuoco. Mangiarono un po' di pane e bevvero la birra fredda che Ivar aveva portato con sé. Eirlys crollò quasi subito addormentata, tremante per il freddo e per i vestiti bagnati, e Ivar si stese al suo fianco, stringendola al petto, chiudendo gli occhi ma sempre vigile con le orecchie tese ad udire il minimo rumore sospetto. Eirlys era come un piccolo rametto fragile tra le sue braccia, delicata e fredda. Ivar provava una tenerezza infinita nei suoi confronti, la stringeva forte al petto e tentava di trasmetterle tutto il calore che possedeva. Non poteva credere di averla picchiata in passato, non poteva credere di averle fatto del male. Che razza di animale era stato? Era stato spinto dall'orgoglio e dalla vergogna di non riuscire a dominarla. Eirlys però non era una donna da dominare, era soltanto una giovane da amare.
Ripartirono la mattina prima dell'alba, dopo poche ore di sonno, e il loro viaggio continuò ad essere accompagnato da quella pioggia interminabile. Ivar fu costretto a cambiare più volte il loro percorso perché i campi e le piccole stradicciole erano inondate dall'acqua del mare che continuava salire di livello, allungando di almeno un giorno il loro viaggio. Sembrava quasi che anche la natura sentisse il peso della sciagura che si stava abbattendo su quell'isola e volesse cancellarla dalla faccia della terra.
Viaggiarono a ritmi serrati per tutti i successivi quattro giorni, dormendo poche ore e mangiando in maniera frugale. Eirlys e Ivar parlavano poco, consumavano il loro pasto in silenzio e dormivano abbracciati. Al tramonto del quinto giorno, a poco meno di mezza giornata a cavallo da Carlyon, Ivar decise di fermarsi in un piccolo villaggio di contadini e arrischiarsi a trovare un pasto caldo e un pavimento accanto al fuoco dove dormire.
<< Dobbiamo correre questo rischio.>> mormorò Ivar, scendendo da cavallo e prendendo subito in braccio la moglie. << Il cibo è finito e anche la birra. Quando giungeremo a Carlyon recuperare Eoghan non sarà semplice e anche il viaggio in mare per fuggire da Lyonesse ci metterà a dura prova.>> scostò una ciocca di capelli rossi dal viso di Eirlys e la baciò sulla fronte. << Devi rimetterti in forze.>>
Il villaggio era composto da una ventina di casette di legno col tetto di paglia. Una decina di bimbetti scalzi giocava nello spiazzo centrale, rincorrendosi e rotolandosi sul terreno fangoso. Le donne erano ferme sulla porta con il loro cucito, la cena pronta, in attesa del ritorno dei loro uomini dai campi.
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La dama rossa
Historical Fiction[COMPLETO] Carlyon, 1094. Eirlys Ffelig viene accolta nella capitale Carlyon solo dal freddo e dal silenzio. Nata e cresciuta prigioniera nella fredda fortezza di Scilly, é conosciuta solamente come la figlia del deposto re di Lyonesse Tristan VII e...