{13}: Le Sue Circostanze

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«I concorrenti delle prime quattro squadre possono passare alle finali. Annunceremo l'evento fra un'ora, dopo la pausa pranzo. Ci vediamo dopo!»

Dopo la fine della lotta sulle spalle, ti dirigesti verso la sala mensa per incontrare i tuoi amici. Izuku, Uraraka e Iida erano già entrati.

«Sembra che siamo tutti alle finali», sorridesti. «Congratulazioni per il tuo primo posto, Iida-kun».

«Ti ringrazio, (Cognome)-san», portò goffamente una mano sul retro della sua testa e si girò verso Izuku.

«Mi scuso ancora per non essere entrato nella tua squadra, Midoriya. Volevo solo approfittare di questa opportunità per dimostrarmi come un degno rivale. Non c'era alcuna cattiva intenzione dietro le mie azioni».

«No, va tutto bene», lo rassicurò Izuku. «Capisco che abbiamo tutti bisogno di fare i giusti passi per spingerci a diventare degli Eroi».

Si girò, poi, verso di te. «Mi dispiace che tu non abbia potuto far parte della nostra squadra, (Nome)-chan. Immagino che Kacchan ti volesse davvero tanto nel suo gruppo».

«Sono abbastanza sicura non volesse che io facessi parte del tuo, Izuku-kun».

Izuku si irrigidì un po' alle tue parole e poi sospirò pesantemente.

«... b-beh, quello di sicuro... ma sembra che Kacchan voglia sempre stare attorno a te. Non l'avevo mai visto andare così d'accordo con qualcuno prima d'ora».

Lo guardasti con occhi spalancati, shockata e a bocca aperta.

«Quello sarebbe il suo "andare d'accordo con qualcuno"...? Quanto è socialmente inetto?»

«Chi diamine stai chiamando "socialmente inetto"?!»

Ti girasti bruscamente per vedere Katsuki a pochi centimetri da te, i suoi occhi erano fissi nei tuoi.

«Katsuki-kun... da quant'è che sei qui...?»

Corrugò le sopracciglia, i segni dell'irritazione apparirono sul suo viso.

«Da abbastanza. Allora? Quale parte di me è socialmente inetta, eh?»

«La parte di te che si arrabbia sempre e che urla alle persone senza alcun motivo», rispondesti in modo piatto.

«NON URLO ALLE PERSONE SENZA MOTIVO!!»

Ridacchiasti dolcemente. «L'hai appena fatto. Non ti ho nemmeno mai visto sorridere».

«Perché diamine dovrei sorridere?», assottigliò gli occhi, apparentemente confuso dalla tua frase.

«È semplicemente una cosa che le persone fanno», scrollasti le spalle. «Non ti ho mai visto farlo quindi ho immaginato che non lo sapessi fare».

«Ma che...? So come si sorride!», urlò indignato.

«Oh?», sollevasti un sopracciglio, stuzzicandolo. «Allora fammi vedere, per favore».

Sbuffò e ti guardò senza espressione per un momento, prima di tirare gli angoli delle sue labbra in un largo sorriso. Inutile dirlo, sembrava forzato oltre ogni credo e le sue sopracciglia perennemente corrugate fecero sembrare il suo sorriso maniaco e squilibrato.

È terrificante.

Ti schiaristi la gola, a disagio. «Scusa, Katsuki-kun, ritiro tutto. Per favore, non sorridere mai più».

«SEI TU QUELLA CHE MI HA DETTO DI SORRIDERE, DANNAZIONE!!!»

Ridesti di cuore, i tuoi amici guardarono la bizzarra scena che era appena accaduta davanti a loro.

A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora