{66}: Ostacoli

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"Come si sente? Ha le vertigini? Ha la vista sfocata?"

Guardasti l'anziana signora che era attaccata a te. Intrecciasti il tuo braccio con il suo, guidandola lentamente, mentre appoggiò il peso del suo corpo sul tuo, zoppicando in avanti. La sua fronte parve macchiata di sangue, segno che aveva ricevuto un forte colpo e che potesse seriamente essere disorientata. Ed era tuo compito assicurarti che stesse bene.

"Ha la nausea?", domandasti. Si trattava di un sintomo comune dato dal trauma alla testa e si sarebbe anche potuto trattare di una commozione cerebrale. Rafforzasti la tua presa, mentre la guidasti. "Non si preoccupi. Abbiamo quasi raggiunto l'area di primo soccorso. Lì sarà al sicuro".

Sollevò lo sguardo su di te, guardandoti attraverso occhi leggermente socchiusi. "... non ho la nausea, no. Anche la mia vista sta bene".

"O-okay", forzasti il tuo sorriso più convincente. "Beh, fra poco andrà tutto bene! Me ne assicurerò io".

La donna della HUC increspò le labbra per un momento, sospirando dolcemente. "Va bene. Puoi fermarti qui". Il suo dito indice stava indicando l'entrata dell'infermeria di fortuna che era stata costruita per l'esame. Annuisti lentamente, allentando la presa sul suo braccio, mentre facesti un passo indietro per guardarla in volto. Per un momento, rimase semplicemente a fissarti in silenzio; parve non avere alcun interesse nel parlarti. Ma, poi, le sue labbra si separarono leggermente.

"Non sei un po' troppo distratta?"

Impallidisti. ""P-prego? Cosa intende con questo, esattamente...?"

"Le tue azioni di prima...", mormorò. "Mentre hai certamente fatto un buon uso della tua Unicità per liberarmi da quelle macerie, durante l'approccio mi sei sembrata un po' con la mente altrove. Non fraintendermi, è davvero piacevole stare con te; riesco a percepire in te l'altruismo e la sincerità fondamentali per un Eroe. Ma hai agito un po' troppo lentamente. E quel tipo di esitazione non andrebbe bene in uno scenario reale. Specialmente quando hai altre cose per la testa".

Sobbalzasti indietro alle sue parole. Aveva premuto il tasto giusto. Sicuramente, la tua testa era ancora concentrata sul litigio che avevi avuto con Katsuki prima. E parve non essere facile da nascondere ad una persona perspicace come lei.

"... mi dispiace", mormorasti amaramente, facendo cadere lo sguardo a terra. "So di non aver agito con la velocità necessaria. È stato un mio sbaglio e cercherò di fare più attenzione la prossima volta".

Mi sa che qui perderò una tonnellata di punti...

Lo sguardo della signora si addolcì. "Beh, sebbene ci sia stata un po' di esitazione da parte tua, hai dimostrato un grande uso della tua Unicità. Il tuo approccio nel salvarmi è stato estremamente innovativo e ha dimostrato che possiedi la mentalità di una Professionista. Insieme al tuo atteggiamento, penso ci siano ancora altri aspetti positivi nella tua manovra. In realtà, non dovrei neanche farti tutti questi commenti in questo momento, ma riesco a scorgere la gentilezza nei tuoi occhi e voglio che tu passi questo esame".

"... oh. Oh", annuisti frettolosamente con la testa, facendo un gran sorriso. "G-grazie! Mi assicurerò di fare del mio meglio da qui in poi!"

Lentamente, entrò nella zona sicura, salutandoti. "Buona fortuna, cara. Sono certa che ce la farai".

La osservasti riunirsi al resto dei civili e sospirasti di sollievo. Era stata abbastanza gentile da rivolgerti alcune belle parole e dei consigli e non potevi permetterti di rovinare tutto pensando a Katsuki. Era stato un coglione, anche più del solito. Ma, alla fine, non era stata colpa tua e non gli avresti permesso di rovinare l'esame ad entrambi. Smettere di perdere tempo rimuginando su di lui e concentrarti su te stessa era cruciale. Dovevi smettere di pensare a lui. Dovevi davvero smettere di pensare a lui.

A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora