Dopo gli imprevedibili eventi della cena, il giorno dopo andasti a scuola con la testa immersa nel caos. Gli eventi di quella sera ti avevano confusa, se non peggio. Le brusche azioni di Katsuki ti avevano agitata come non lo eri mai stata prima di allora. Eri riuscita a malapena a prendere sonno durante la notte, rimanendo semplicemente sdraiata e sveglia a pensare e ripensare a ciò che era successo.
Appena entrasti in classe, le tue orbite (colore occhi) guizzarono per l'aula, alla ricerca del biondo cenere in questione. Rilasciasti un sospiro di sollievo, notando che doveva ancora arrivare e ti dirigesti verso il tuo posto. Da come ti sentivi in quel momento, volevi evitare il ragazzo a tutti i costi. Non saresti riuscita a sopportare un incontro tanto imbarazzante, con tutti i pensieri che ti correvano per la testa.
Nonostante i tuoi amici ti avessero detto che fosse ubriaco, il modo in cui ti aveva parlato verso la fine della serata ti era sembrato troppo reale. Non aveva biascicato frasi incoerenti o altro del genere. In quel momento, ti aveva guardata con l'espressione più solenne che avessi mai visto, quasi come se ti stesse scrutando l'anima, mentre parlava. Non avresti mai immaginato che sarebbe stato così aperto con te; così vulnerabile. Però, di nuovo, forse quel tipo di sconcertante atteggiamento era stato un indicatore che egli non si trovasse nel giusto stato mentale. Espirasti debolmente, massaggiandoti le tempie. Ti sentivi così confusa. Così combattuta.
E poi, c'era stato il bacio.
Riuscisti ancora a ricordare la sensazione delle sue calde labbra premute contro le tue. Le sue braccia forti ti avevano tenuta per i fianchi, mentre aveva fatto scorrere delicatamente le sue dita fra i tuoi capelli. Le tue guance si tinsero di un rosa scuro, mentre ricordasti la scena in modo fin troppo vivido. Una foschia confusa ti annebbiò la mente ed iniziasti ad isolarti, immersa nei tuoi pensieri. Ti eri sentita così al caldo, stretta nel suo gentile abbraccio e quei pochi momenti che avevate passato insieme ti erano sembrati così...
"... così belli..." mormorasti.
Sobbalzasti improvvisamente sul tuo posto, mortificata per aver anche solo avuto simili pensieri. Premesti i palmi delle tue mani contro le tue guance brucianti.
Cosa diamine sto dicendo...?
Già agitata oltre ogni credo, il brusco suono della porta dell'aula che si apriva spaventò il tuo povero cuore, facendoti fare un piccolo urlo involontario. Lanciasti uno sguardo nervoso di fronte alla classe, ritrovandoti a fissare l'ultima persona che avresti voluto vedere. Gli occhi cremisi di Katsuki incontrarono i tuoi, fermandosi su di te. Urlasti internamente, girando immediatamente la testa verso un'altra direzione.
Ti prego, ti prego, non venire qui...
Piantasti le unghie ai lati del tuo banco e le tue gambe tremarono incontrollabilmente. Sfortunatamente, sembrò che la tua paura più grande si sarebbe presto realizzata, mentre pesanti passi arrancarono verso di te.
"Ehi, (Nome)". Sobbalzasti alla roca voce che ti chiamò. "Non mi dici 'ciao'? So che mi hai visto alla porta".
Ti mordicchiasti nervosamente il labbro, continuando ad evitare il contatto visivo. Non avevi idea di come affrontarlo. Cosa avresti dovuto dire? Avresti dovuto far finta che la scorsa sera non fosse mai successa o avresti dovuto parlargli direttamente, oppure-?
I tuoi pensieri vennero interrotti da una forte presa sul tuo polso, che ti tirò bruscamente fuori dal tuo posto. Il biondo cenere afferrò il tuo braccio e il suo palmo caldo ti fece formicolare la pelle. Poi, ti girò, portando il suo viso pericolosamente vicino al tuo. Le tue guance arrossirono quando ricordasti cosa fosse successo l'ultima volta che eravate stati così vicini.
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A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTA
FanfictionEssendo stata esposta al mondo dei criminali sin dalla più tenera età, affronti il tuo futuro a cuore pesante, desiderando nient'altro che lasciarti il passato alle spalle. Dato il fatto che stai ancora lottando per venire a patti con i tuoi stessi...