>> Cinque anni dopo:
«Oh, cavolo... arriverò in ritardo!»
Izuku armeggiò con il colletto della sua camicia bianca, alzandosi improvvisamente per fermarsi davanti allo specchio della sua camera. Sospirò debolmente, acconciando le sue ciocche ricce, prima di lanciare una rapida occhiata alla stanza.
«Blazer, blazer...», borbottò. «Dov'è il mio--ah. Eccolo qui».
Il componente verde scuro del suo completo era adagiato sul bordo del suo letto. Izuku lo indossò, il materiale abbracciò le sue braccia muscolose un po' troppo strettamente per i suoi gusti. Decise che sarebbe andato a comprare dei nuovi vestiti non appena ne avrebbe avuto il tempo.
In un insieme un po' disordinato, Izuku afferrò il suo cellulare dal comodino e si preparò a dirigersi verso la porta. Indietreggiò quasi immediatamente, ridacchiando per poi abbassarsi a recuperare una piccola borsa sul pavimento.
«Whoops... non posso dimenticare il regalo».
Con un sorriso sulle labbra, Izuku scattò verso l'uscita.
-
Il ragazzo lentigginoso arrivò al locale e fu sollevato di vedere che fosse ancora in tempo.
«Deku-kun, ce l'hai fatta!»
Uraraka fu la prima a salutarlo, sobbalzando via dalla sedia e scattando verso la porta d'ingresso.
«Non sono ancora arrivati?», domandò Izuku, ancora senza fiato a causa della sua piccola corsa, studiando la stanza. Uraraka scosse la testa.
«No, ma credo saranno qui a breve. (Nome)-chan non è il tipo che fa aspettare le persone». La brunetta gli rivolse un altro sorriso e indicò dietro di sè, dove il resto della compagnia era radunata ad attendere.
Qualche tavolo era stato unito per far sedere tutto il gruppo. Il tutto era un po' disordinato ma non aveva importanza. In ogni caso, tutto il locale era stato prenotato per la sera. Izuku sorrise e seguì Uraraka, non prima che gli occhi del suo ex compagno di classe si illuminassero emozionati.
«Benvenuto, Midoriya!» Iida si alzò dal suo posto, avvolgendo il suo amico in uno stretto, caldo abbraccio. I suoi occhiali erano fermi sopra al suo naso. Il design non era minimamente cambiato dai tempi del liceo.
Izuku sorrise quando si staccò. «Grazie, Iida-kun. Sono felice di essere qui».
«Beh, non rimanere lì impalato!», ridacchiò Eijirou poco più in là, indicandogli di prendere un posto al tavolo. «Forza, siediti! Ultimamente sei stato così impegnato al lavoro. Sono certo che il solo prendere questa serata libera sia stato quasi impossibile».
Ridacchiò timidamente. «No... è tutto okay; non sono così impegnato. Inoltre, non mi perderei questo momento per nulla al mondo».
«Sempre modesto, eh?»
«È il solito Midoriya!»
Il gruppo scoppiò a ridere e le guance lentigginose di Izuku iniziarono lentamente ad arrossire. Scosse goffamente la testa per poi sedersi nel posto vuoto che Iida gli aveva riservato. Non poté non notare la calda sensazione che stava crescendo nel suo petto, dopo aver realizzato quanto bello fosse riunirsi con tutti.
«In ogni caso, sono certamente in ritardo», notò Iida, lanciando un'occhiata al suo orologio da polso. Incrociò le braccia, sedendosi nuovamente alla sua sedia, leggermente seccato. «Pensavo sarebbero arrivati in tempo. È la loro festa, dopotutto».
«Rallegrati, rappresentante», sorrise Kaminari, senza lasciarsi sfuggire l'espressione sorpresa sul volto di Iida dopo aver sentito il suo vecchio soprannome. «Arriveranno a breve, non preoccuparti. Bakugou sarà anche un po' coglione, ma non è così tanto coglione».
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A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTA
FanfictionEssendo stata esposta al mondo dei criminali sin dalla più tenera età, affronti il tuo futuro a cuore pesante, desiderando nient'altro che lasciarti il passato alle spalle. Dato il fatto che stai ancora lottando per venire a patti con i tuoi stessi...