{50}: Una Richiesta Di Aiuto

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Gli occhi di Katsuki guardarono frenetici attraverso l'ammasso di alberi e arbusti che adornavano il percorso. Fece un tremante passo in avanti, le sue gambe minacciarono di collassare sotto di lui.

"(Nome)...?" ti chiamò di nuovo. "Ehi... che diamine? Non è il momento di scherzare..." strinse i denti, la sua voce era intrisa di disperazione. "EHI! Non è divertente!! Se ci sei, rispondimi!!!"

Il suo respiro gli si bloccò nel petto, mentre aspettò la tua risposta.

Ma ci fu solo silenzio.

Il biondo cadde a terra, ferendosi le nocche come colpì furiosamente il terreno sotto di lui. "... VAFFANCULO!!!!" urlò frenetico, sbattendo senza pietà il suo pugno contro la grossolana terra ancora ed ancora. "Cazzo, cazzo, cazzo...!!"

"Bakugou. Che diamine sta succedendo?" alzò la voce Shouto, facendo un passo verso il ragazzo a terra. Socchiuse le sue orbite eterocromatiche mentre lo guardò, la sua espressione colma di malizia. Le sue parole uscirono fredde e dure. "Ehi. Non puoi essere serio. Stai cercando di dirmi che è andata? Dopo tutte le cagate che hai sputato sul tenerla al sicuro?"

Katsuki serrò i pugni ancora più forte di prima, gocce di sangue gocciolarono giù dalle sue nocche ferite. Girò lentamente la testa, un desiderio quasi assassino si palesò nel suo sguardo.

"Cosa cazzo stai cercando di dire?" ringhiò, alzandosi da terra. "Hah?! Che cazzo dovrebbe significare, pezzo di merda diviso a metà?!"

Shouto lo fissò con espressione glaciale. "Intendo ciò che ho appena detto. Hai promesso che l'avresti tenuta al sicuro, ma è andata. Questo perché hai smesso di tenerla d'occhio e hai deciso di iniziare a litigare e a lamentarti per delle stronzate che non erano nemmeno importanti. Se mi avessi ascoltato e l'avessi messa al centro della formazione, tutto questo non sarebbe successo. Lei sarebbe ancora qui, se non fosse stato per te".

"... e quindi? Stai dicendo... che è colpa mia...?" Katsuki barcollò verso l'altro, la sua mano era ancora serrata in uno stretto pugno accanto a lui. Afferrò Shouto per il colletto della sua maglia, tirandolo minacciosamente verso di lui. "Mi stai dicendo che è mia la fottuta colpa...?!"

"Normalmente non sono uno che punta il dito e scarica la colpa" ringhiò Shouto. "Ma in questo particolare istante, sì. Sì, è tutta colpa tua. Perché, come al solito, non sai come mantenere la calma e devi sempre iniziare un putiferio nel peggior momento possibile. Perché sei uno stronzo egoista che non mette mai nessuno al primo posto, se non sé stesso".

Katsuki abbassò la testa, tutto il suo copro iniziò a tremare.

"... questo".

Shouto si accigliò. "Cosa? Che cos'hai-"

"LO SO QUESTO!!!" urlò Katsuki.

Shoutò spalancò leggermente gli occhi, indietreggiando a causa dell'improvviso urlo del biondo. Katsuki si morse furiosamente il labbro, allentando la presa sulla maglia di Shouto. La sua testa si alzò di scatto, piccole lacrime luccicarono negli angoli dei suoi occhi.

"... lo so questo" farfugliò. "So che perdo sempre la testa ogni volta che si tratta di lei. E so che non avrei dovuto perderla di vista un solo secondo, lasciandola sola per un litigio del cazzo. Lo so questo... ma è così dannatamente difficile! Anche solo guardando la tua faccia di merda, sapendo cosa provi per lei... non riesco a fare a meno di incazzarmi a morte!! Non riesco a fare a meno di volermela tenere tutta per me, il più lontano possibile da te. E so che è stupido, ma io--cazzo! Cazzo!" Katsuki allontanò la sua mano, sbattendola contro la sua fronte. Fece correre le sue dita a lato della sua testa, tirando violentemente le ciocche dei suoi capelli. Espirò tremante. "... cazzo. Lo so già. So che è colpa mia. Lo so. Solo... non riesco ad affrontare questa cosa. Non riesco a concepire che uno di quei criminali di merda possa averla già catturata. Non ci riesco. Ho bisogno di trovarla. Quindi... per favore. Ti prego. Aiutami".

Il gruppo divenne silenzioso, osservando con occhi spalancati il biondo di solito rozzo e violento che ora era letteralmente sull'orlo delle lacrime. Shouto rilasciò un debole sospiro, rilassando la sua espressione.

"Non c'è bisogno di dirlo" mormorò. "È impensabile che io sia d'accordo. Non potrei mai permettere a quelli di portare via (Nome)".

Izuku parlò lentamente. "P-penso la stessa cosa. (Nome)-chan è mia amica e non vorrei mai che attraversasse qualcosa di così incredibilmente spaventoso..."

Katsuki tirò su con il naso, passando la sua mano sopra ai suoi occhi appannati. "Stai zitto, dannato nerd. In questo momento, sei l'ultima persona da cui voglio sentire qualcosa".

"S-scusa..."

Katsuki si fermò, lanciando al ragazzo uno sguardo di lato. "Il solo fatto che tu sia qui è abbastanza per farmi incazzare... ma se hai intenzione di aiutare a trovare (Nome)... allora, questa merda non ha importanza. Devo riportarla indietro, a prescindere da tutto".

Izuku prese un grosso respiro, annuendo furiosamente con la testa. "O-okay!"

"Allora" Katsuki si girò per guardarlo. "Che cosa sai su di loro? A giudicare dalle tue ferite, devi essere andato incontro ad uno di quegli stronzi, giusto?"

"E-Esatto..." mormorò affermativo. "Ma non penso che quel criminale in particolare possa averla rapita. Non sembrava così interessato a catturare qualcuno... credo che sia solo venuto per combattere contro qualcuno. Ma se loro sono venuti qui con l'intenzione di catturare (Nome), allora, sicuramente, possiedono un'Unicità che gli rende la cosa facile. Certamente... dev'essere stato qualcu-"

"Qualcuno come me, giusto?"

Il gruppo sobbalzò sul posto, tutte le teste si girarono verso il suono della voce. Katsuki corrugò furiosamente le sopracciglia, le sue orbite cremisi traboccarono di rabbia, mentre guardò la figura sopra ad un ramo. Il criminale rise di cuore.

"Se state parlando di questa ragazza qui... ho appena usato la mia magia per prenderla" sollevò la sua mano per mostrare ciò che parve essere un piccolo oggetto sferico, non più grande di una perla.

"Che cazzo...?!" ruggì Katsuki. "Mi stai dicendo che hai intrappolato (Nome) in quella dannata biglia??!!"

"Tsk, tsk, tsk" schioccò la lingua l'uomo, scuotendo la sua testa in disapprovazione. "Non c'è bisogno di prendersela così tanto. Qualcuno con un'Unicità come quella... con una famiglia come quella che possiede... lei non può davvero stare dalla parte degli Eroi. Specialmente quando abbiamo un posto in cui potrebbe brillare ancora di più".

Shouto strinse i denti. "Stronzo... non lasceremo-"

"Indietro, doppia-faccia". Katsuki si posizionò lentamente davanti al ragazzo, ringhiando ancora verso la figura sopra di lui. "Questa testa di cazzo ha fatto un errore a mettersi contro di me. Si è messo nei casini. Ora, si ritrova in un mondo di dolore".

Un sorriso diabolico si dipinse sulle labbra del biondo.

"Avresti fatto a meglio a prenderti la ragazza di un altro".

A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora