"Quindi... com'è, già, che è successo?"
Stavi osservando la figura del tuo fidanzato che, ora, raggiungeva a malapena i tuoi fianchi. Aveva le sue solite sopracciglia corrugate e gli occhi socchiusi, ma le sue guance da cherubino annullavano ogni effetto che avrebbero dovuto sortire. Le sue piccole mani erano strette a pugni e vennero scosse più furiosamente che potesse.
"Sono confuso quanto te!", urlò con evidente esasperazione. "Pensi che io voglia rimanere così?"
Non riuscisti a trattenere la formazione di un sorrisetto sulle tue labbra. A dire la verità, la visione di Katsuki come un piccolo bambino di quattro anni, era una di quelle a cui mai avresti pensato di assistere. Ma ora che si trovava davanti a te, con i suoi vestiti troppo grandi, che lo avvolgevano come delle coperte, ti ritrovasti assolutamente divertita dalla situazione.
"Dai, dai", canticchiasti, accovacciandoti accanto a lui. "Cerca di non urlare troppo. Con quella tua piccola voce, non stai davvero intimidendo nessuno, al momento".
"Che diamine hai detto?!"
Sorridesti felicemente, scompigliando le sue ciocche bionde con le tue dita. "Non preoccuparti, Katsuki-kun. Sono qui per te. Prima di tutto, dovremmo probabilmente cambiarti quei vestiti, dato che sono troppo grandi per te. Nel frattempo, ti darò alcune mie cose più piccole e strette".
Il viso del ragazzo impallidì quasi immediatamente. "Huh...?", gemette. "Che diamine? Stai scherzando, vero? Indossare i tuoi vestiti--tipo, indossare i tuoi vestiti?? Scordatelo! Non mi farò vedere negli indumenti di una ragazza!!"
"Beh, non c'è molto altro che possiamo fare. Stai praticamente soffocando in quella gigantesca uniforme. Sei davvero fortunato che ti abbia trovato prima di altre persone".
Katsuki strinse i denti, scuotendo la testa indignato. "Assolutamente no! Non indosserò i tuoi dannati vestiti, quindi, dacci un taglio subito!"
Sorridesti più gentilmente che potesti. "Andiamo, Katsuki-kun. Non c'è nulla di cui imbarazzarsi. Siamo solo nella mia stanza. Non ti vedrà nessuno, va bene?"
"Preferirei morire!"
Le tue orbite (colore occhi) contemplarono l'espressione di Katsuki, prima di socchiudersi. Premesti le tue labbra in una linea. "Bene. Immagino non mi lasci altra scelta".
A malapena riuscì ad urlare in risposta, prima che tu sollevasti rapidamente la parte superiore della sua uniforme oltre la sua testa. La sua piccola, bambinesca figura stava praticamente tremando fra le tue braccia, prima che le sue mani andassero frettolosamente a stringersi attorno alla sua cintura.
"F-fermati!", urlò. "Che diamine stai facendo, dannata pervertita?!"
Sollevasti un sopracciglio. "Cosa intendi? Ti sto svestendo, ovviamente. Sei piuttosto disobbediente e non mi stai ascoltando".
"Tu-!" Le sue guance si colorarono per il calore, divenendo di una tonalità cremisi quasi quanto quella dei suoi occhi. "Ma almeno ti rendi conto che adesso il mio aspetto è quello di un dannato bambino?! Non permetterò che tu mi veda così! Maniaca!"
"Sei tu il maniaco, se stai avendo pensieri del genere. Seriamente, per chi mi hai presa?"
"QUESTO PERCHÉ HAI INIZIATO A SPOGLIARMI COSÌ A CASO!!" Katsuki sbatté il suo piccolo pugno a terra, imprecando sottovoce. E dopo pochi momenti di silenziosa rabbia, tornò a guardarti con un sospiro. "... ah, fanculo. Sono troppo stanco per litigare adesso. Dammi quei tuoi dannati vestiti, così posso cambiarmi".
Facesti un gran sorriso, correndo verso il tuo guardaroba per sceglierli. Le tue mani si diressero frettolosamente verso la piccola t-shirt ed il mini short che avevi scelto, porgendoli al biondo.
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A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTA
FanfictionEssendo stata esposta al mondo dei criminali sin dalla più tenera età, affronti il tuo futuro a cuore pesante, desiderando nient'altro che lasciarti il passato alle spalle. Dato il fatto che stai ancora lottando per venire a patti con i tuoi stessi...