{60}: Dietro Porte Chiuse

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Stringesti i denti, cercando di liberarti dalla presa ferrea di Katsuki che stringeva il tuo polso. Ma nonostante i tentativi, sapevi che sarebbero stati vani. Con le sopracciglia fortemente corrugate, il ragazzo continuò imperterrito a trascinarti sempre più lontano dai tuoi compagni di classe.

Riuscisti a malapena a sospirare. "Questo è un classico... mi trascini forzatamente via da un gruppo di persone. È quasi nostalgico, ora che penso a quanto spesso lo hai già fatto".

"... sì, beh, non lamentarti", sbottò Katsuki. Sentisti la sua mano stringere ancora più forte il tuo braccio. "Non hai pensato a quanto avrebbe potuto farmi incazzare vedere che te ne frega meno di zero che io ci sia o no?"

"Oh, andiamo", protestasti. "Volevo solo fare il giro delle camere insieme a tutti gli altri! E, ovviamente, avrei preferito farlo con te, ma sei stato tu quello che ha deciso di andarsene per i fatti suoi. Non intendevo niente con quello, Katsuki-kun. Ma il modo in cui hai deciso per me e come mi hai costretta a venire insieme a te è stato davvero frustrante". Guardasti Katsuki dal suo fianco, osservando la sua espressione con i tuoi occhi. Osservasti come serrò la mascella, ma non si prese il disturbo di dire qualcosa. Un sospiro stanco scappò dalle tue labbra. "... allora, dove mi stai portando, comunque?"

Guardò a malapena in tua direzione, mentre continuò a condurti sempre più avanti.

"Nella mia stanza".

Sbattesti le palpebre. "Huh...?"

"Sei sorda?!", sbottò, le sue sopracciglia si contrassero. "Ho detto che stiamo andando nella mia dannata stanza!"

Un debole rossore colorò le tue guance, mentre balbettasti goffamente. "L-lo so questo, ma sei sicuro sia okay...? Non è quasi il coprifuoco? Ho paura che se Aizawa dovesse scoprirci da soli in una camera, potrebbe perdere completamente la testa. Ci sta già osservando come un falco..."

Katsuki girò la testa per guardarti. Questa volta, mantenne il suo sguardo fisso sul tuo, le sue orbite cremisi si addolcirono leggermente. Notasti come la sua voce roca era diventata notevolmente meno dura. "... andrà tutto bene", mormorò. "Non lo scoprirà e non finiremo nemmeno nei guai. Me ne assicurerò".

"Però..."

"È tutto okay", ripeté. La mano di Katsuki abbandonò la presa sul tuo polso per andare ad intrecciare le sue dita con le tue. "Non preoccuparti, (Nome). Voglio solo andare in un posto tranquillo. Da qualche parte... dove ci siamo solo noi due. Va bene...?"

Sentisti le tue frustrazioni precedenti iniziare lentamente a dissiparsi, guardandolo ed annuendo con la testa. "... okay, allora. Possiamo farlo".

Katsuki annuì con la testa a sua volta, riconoscente per la tua comprensione. Guidandoti ancora per la mano, presto vi fermaste di fronte ad una porta vicina alla fine del corridoio. L'altra mano del biondo si allungò per girare la maniglia, prima di indicarti di entrare.

Entrasti allegramente, le tue orbite (colore occhi) iniziarono subito a studiare ogni angolo della stanza. Per la maggior parte, era relativamente normale e non c'era nulla fuori dall'ordinario che non avessi già visto durante le tue visite a casa sua. Ma appena il tuo sguardo si posò su uno dei muri, non potesti fare a meno di farti scappare una piccola risata dalle labbra.

"Hai portato anche quel poster di All Might con te, eh? Beh, immagino sia comprensibile. A volte, dimentico che, quando si tratta di lui, diventi un gran fanboy".

"Eh...?!" Le guance di Katsuki iniziarono ad arrossire, mentre ti guardò con furente indignazione. "A chi cazzo stai dando del fanboy?!! Che diamine c'è di così sbagliato nell'avere un poster o due?!"

A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora