Rimanesti ferma alla porta, completamente paralizzata dopo aver ascoltato le parole del ragazzo. Sbattesti le palpebre due volte, incapace di credere a ciò che avevi sentito.
«... che cos'hai appena detto?» Gli rivolgesti uno sguardo incredulo, ritornando lentamente indietro, accanto a lui.
Katsuki rilasciò un sospiro di sollievo, vedendo che non avevi più intenzione di andare via.
«Ho detto, ricordo che cos'è successo alla cena».
Sentisti il respiro bloccartisi in petto.
Non stavo immaginando le cose. Ha davvero detto che si ricorda...
Ti abbassasti, sedendoti per terra ad una giusta distanza dal biondo cenere. Le tue iridi (colore occhi) contemplarono la figura di Katsuki, osservando attentamente la sua espressione. Ti stava fissando con guance arrossate, senza mai permettere che il vostro contatto visivo si rompesse. Fu abbastanza facile capire che fosse agitato, ma stava come indossando una maschera stranamente concentrata. Come se fosse determinato ad affrontarti con tutto ciò che aveva.
Decidesti che non ti saresti accontentata di una risposta vaga. Con espressione solenne, lo guardasti intensamente nei suoi occhi cremisi. «Che cosa ti ricordi, esattamente?»
Le sfumature rosse sul viso del ragazzo si fecero più scure alle tue parole. Katsuki sbuffò un poco, corrugando le sopracciglia. «Vuoi seriamente farmelo dire...?» Evidentemente agitato, spostò per un istante lo sguardo da te. Con una rapida scossa della sua testa, si ricompose velocemente, tornando a guardarti con occhi timidi. Si morse il labbro, prima di parlare. «Sto parlando di quello. Quando ti ho... lo sai... baciata».
Il tuo battito cardiaco accelerò nel tuo petto e il rossore sulle tue guance divenne come il suo. Anche dopo aver ammesso che ricordava, pensasti che avrebbe provato a cambiare discorso in qualche modo. Non ti saresti mai aspettata che sarebbe stato così diretto con te. Ma qual era il senso di ammetterlo in quel momento? Come lui fissò lo sguardo nei tuoi occhi, non potesti fare a meno di constatare che ci fosse qualcos'altro in agguato dietro la sua espressione. Qualcosa di importante.
Ti schiaristi la gola, prima di parlare di nuovo. «E allora, perché hai mentito e hai detto che non ti ricordavi cosa fosse successo?»
Katsuki strinse il tappeto con mani tremanti. Espirò lentamente e parlò con voce roca ed instabile. «Per lo stesso motivo per cui mi stavi evitando prima...», mormorò. «Perché era fottutamente imbarazzante».
Riducesti gli occhi a due fessure. «Perché era imbarazzante per te? È perché hai fatto qualcosa che non intendevi fare?»
Il biondo sobbalzò leggermente sul posto, preso alla sprovvista dalle tue parole. Sembrava quasi ferito da ciò che stavi insinuando.
«Cosa? Che cazzo stai dicendo, idiota? Certo che-» Katsuki si interruppe a metà frase, abbassando la testa. I suoi occhi cremisi erano ancora fissi sui tuoi, ma stavano ansiosamente guizzando avanti e indietro, come se egli stesse affrontando un qualche conflitto interno. Il rossore si allargò ancora di più , raggiungendo le sue orecchie, portando la sua voce ad un basso sussurro. «... certo che intendevo farlo».
Sentisti le tue guance bruciare fortemente per la risposta. Ancora una volta, ti ritrovasti assolutamente confusa. Prima, il suo strano atteggiamento alla cena. E ora, questo. Stava anche dicendo che intendeva davvero tutte le parole che ti aveva detto quella sera? Non riuscisti a trovare un senso nelle sue azioni precedenti.
Sta dicendo che intendeva farlo... quindi, questo significa che non era davvero ubriaco? Che diamine sta succedendo...?
Posasti una mano tremante sul punto pulsante del tuo petto. Prendendo un grosso respiro, ti preparasti a fare la domanda per cui più disperatamente cercavi una risposta.
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A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTA
FanficEssendo stata esposta al mondo dei criminali sin dalla più tenera età, affronti il tuo futuro a cuore pesante, desiderando nient'altro che lasciarti il passato alle spalle. Dato il fatto che stai ancora lottando per venire a patti con i tuoi stessi...