{16}: Todoroki contro Bakugou

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«(Nome)-chan, stai bene?», chiese Izuku preoccupato.

Eri seduta nella sala d'attesa, la maggior parte dei tuoi compagni si era radunata all'interno, mentre gli insegnanti stavano temporaneamente mettendo in pausa il festival.

«Sto bene», rassicurasti.

Anche Iida e Uraraka si erano radunati attorno a te con espressione ansiosa.

«Quella cosa a forma di vortice era tua?», chiese Uraraka confusa. «Non ti avevo mai vista usarlo prima...»

Annuisti lentamente, più che consapevole che non saresti più stata in grado di nascondere il tuo potere ai tuoi compagni.

«È parte della mia Unicità», confessasti. «Non l'avevo usato fino ad adesso perché ho difficoltà a controllarlo. È un potere abbastanza pericoloso, quindi ho sempre evitato di usarlo. Prima ho fatto un errore e l'ho attivato inconsapevolmente».

Scusate, ragazzi. Non penso di potervi già raccontare tutto.

Da ciò che avevi visto, i tuoi insegnanti non avevano intenzione di rivelare al resto della classe che i tuoi genitori fossero criminali. Preferivi che rimanesse così per un po'. Non potevi fare a meno di preoccuparti che i tuoi amici avrebbero potuto vederti diversamente una volta scoperto tutto.

«In ogni caso, meno male che nessuno è rimasto ferito», osservò Iida. «Però, siamo rimasti sorpresi quando abbiamo saputo che ti sei improvvisamente ritirata dalle battaglie».

Sospirasti leggermente. «Beh, non mi sento proprio a mio agio dopo ciò che è successo».

Ti girasti per vedere Tokoyami, che era seduto poco più lontano.

«Mi dispiace, Tokoyami-kun. La mia inesperienza ti ha quasi messo in pericolo».

Scosse leggermente la testa. «Va tutto bene, (Nome). So cosa vuol dire possedere un'Unicità difficile da usare».

Altri studenti iniziarono ad avvicinarsi a te, chiedendoti di spiegargli la tua Unicità. Iniziasti a sentirti sopraffatta appena la folla attorno a te ti soffocò di domande.

«(Nome)», ti chiamò una voce impassibile.

Shouto aveva iniziato a farsi strada fra gli studenti, andando accanto a te.

«Oh, Shouto-kun».

«Potete darci un po' di spazio, per favore?», ringhiò freddamente agli studenti attorno a te, chiedendogli di indietreggiare.

Si girò, poi, per guardarti con espressione malinconica.

«Perché non mi hai parlato del tuo potere prima? Dopo che ti ho raccontato tutto sul mio, pensavo ti sentissi a tuo agio nel parlarmi di queste cose. Non sono uno con cui ti puoi confidare?»

Riuscisti a capire dai suoi occhi che fosse ferito. Scuotesti la testa.

«Non è questo, Shouto-kun. È solo che ho creduto che non fosse giusto da parte mia parlare di una cosa del genere. Tu hai dovuto passare così tanto, mentre io, semplicemente, non so controllare il mio potere come si deve. Non mi sembrava una cosa di cui valesse la pena parlare. Scusami».

Mi dispiace non essere completamente onesta nemmeno con te.

Alzò gentilmente la mano e la posò sulla tua testa. Sbattesti le palpebre in confusione quando iniziò ad accarezzarti gentilmente i capelli.

«Uhm, Shouto-kun? Che cosa stai facendo...?»

Velocemente, allontanò la mano, arrossendo leggermente. «S-scusa. Non stavo cercando di metterti a disagio. Ho solo pensato che ciò che è successo all'arena ti avesse sconvolta. Quindi, immagino stessi cercando di confortarti... più o meno».

A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora