{56}: Una Giornata Fuori (Pt.1)

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Il giorno seguente, ti svegliasti con la vibrazione del tuo cellulare. Ti strofinasti gli occhi intontita, mettendoti a sedere sul letto, mentre raggiungesti il comodino. Sbattesti le palpebre, le tue orbite (colore occhi) guardarono lo schermo.

Chiamata in arrivo: Bomba Esplosiva

"Perché mi sta chiamando così presto...?" mormorasti. Sospirando stanca, scrollasti con il dito ed avvicinasti il cellulare al tuo orecchio. "Pronto...?"

"Perché cazzo non rispondevi al dannato telefono?!" sbottò Katsuki. "Ti ho chiamata almeno cinque fottute volte!"

Grugnisti debolmente, facendo cadere la testa sul cuscino. "Stavo dormendo, Katsuki-kun. Devo non aver sentito le prime chiamate. Ma, onestamente, puoi smetterla di urlare, per favore? È troppo presto per questo..."

"Come se me ne importasse" mormorò.

"Wow, grazie..."

"Smettila di lamentarti. Io e te, facciamo una cosa oggi. Usciamo. Vestiti e preparati ad andare fra circa quarantacinque minuti. Verrò a prenderti".

"Cosa?" ti strofinasti la nuca, il tuo stato di sonnolenza era finalmente svanito. "Che stai dicendo, Katsuki-kun? I poliziotti hanno detto che è ancora troppo pericoloso uscire. Ci vedremo domani, quando ci sposteremo ai dormitori. Non credo sia il caso di andare in gi-"

"Usciamo". La sua voce non lasciò spazio a lamentele. Dopo una pausa momentanea, sentisti un dolce sospiro scappare dalle sue labbra. Parlò di nuovo, meno duramente di prima. "Ascolta, voglio fare questa cosa. Voglio che facciamo qualcosa di bello insieme. Ed è un po' che ci penso, ancor prima che ti invitassi l'altra sera. Sarà divertente, te lo prometto. E... non ti accadrà nulla. Posso prometterti anche questo. (Nome), non permetterò mai e poi mai che quei coglioni ti portino di nuovo via da me. Quindi... puoi semplicemente uscire con me oggi?"

Il tuo sguardo si addolcì. Facesti scorrere le dita sulle coperte, sorridendo. "Okay. Va bene, allora. Mi fido di te, Katsuki-kun. So che mi terrai al sicuro".

"Bene. Ora sbrigati e preparati. Verrò li a prenderti, va bene?"

Annuisti. "Va bene. A dopo, allora".

"Ciao".

Bloccasti il cellulare, scattando fuori dal letto e dirigendoti verso il tuo armadio. Appena lo apristi, sentisti il tuo petto fare un balzo all'improvvisa realizzazione. Le tue guance arrossirono per il calore.

Oh, giusto. Questo... sarà il nostro primo vero appuntamento da coppia...

-

Arrivò il momento dell'appuntamento e l'arrivo di Katsuki sarebbe sicuramente giunto a breve. Ti sedesti sul divano del tuo salotto, i tuoi occhi scattarono ad osservare la porta d'ingresso. Pochi minuti dopo, sentisti il familiare suono del campanello e scattasti in piedi. Sfortunatamente, tua zia fu più veloce.

Si mise davanti a te, correndo verso la porta ad una velocità disarmante. La guardasti, osservando come raggiunse la porta e come la aprì con un gran sorriso.

La porta si aprì per rivelare nient'altro che Katsuki, le quali sopracciglia si corrugarono immediatamente, appena vide la sconosciuta donna di fronte a lui. La sua mascella si tese momentaneamente, senza alcun dubbio stava pensando a cosa dire. Tossì nervoso, tendendo la mano verso tua zia. "Yo-voglio dire, ehi. È bello poterla finalmente conoscere. Sono Katsuki. Ma credo lei lo sappia già. Uh... beh, sì. Lei dev'essere la zia di (Nome). In ogni caso... ehi".

Portasti una mano sulla tua bocca, sforzandoti di trattenere le risate.

Oh mio Dio. È così goffo. Sto per piangere.

A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora