Le lezioni erano iniziate da poco, ma ti ritrovasti incapace di concentrarti. Il tuo petto stava ancora bruciando, consumato dalla rabbia. Socchiudesti gli occhi e permettesti al tuo sguardo di spostarsi sulle dentellature del tuo banco. Non desti neanche un'occhiata accanto a te, per paura di incrociare lo sguardo del biondo cenere.
Non potesti fare a meno di chiederti quanto potesse essere arrabbiato in quel momento. Lo era quanto te? Probabilmente no. Non riuscisti a sfuggire alla spiacevole sensazione di essere stata ingannata, tradita, specialmente quando si era trattato di qualcosa di importante per te. Ma quello non sembrava essere il suo caso. Più di ogni altra cosa, odiavi come ti avesse presa in giro. Perché ora la tua mente era colma fino all'orlo di pensieri su voi due. E non avevi assolutamente idea di cosa fare a riguardo.
Con la testa ancora altrove, riuscisti a sentire la fine della lezione di Aizawa.
«... e così, con il rapido arrivo dell'estate, andremo in una piccola residenza per la pausa estiva».
«EVVAI!»
La classe eruttò in grida, sentendo l'annuncio del vostro professore. Però, tu avevi sentimenti un po' mescolati. Dato come stavano le cose, non eri esattamente entusiasta dell'idea di dover passare altro tempo con Katsuki, lontana da casa.
Aizawa rilasciò un sospiro stanco. «Giusto per dirvi, questo accadrà solo se passerete gli esami finali. Se fallirete, rimarrete qui a scuola a studiare come se non ci fosse un domani».
L'eccitazione della classe si spense leggermente alle sue parole. Aizawa uscì dalla classe per la pausa pranzo, lasciandosi alle spalle un gruppo di studenti sconvolti.
«DANNAZIONE, ME N'ERO DIMENTICATO!», urlò Kaminari. «NON HO STUDIATO NIENTE!»
Ridacchiasti dolcemente, guardandolo con un sorriso innocente. «Già, non sei così sveglio, Kaminari-kun. Quindi direi che sei abbastanza fregato».
«CRUDELE! Sei così crudele, (Nome)-chan!» Kaminari si portò le mani sul volto, facendo finta di piangere. «Come puoi dire cose del genere con quel sorriso in faccia?!»
«Sono sulla stessa barca», si unì Eijirou. «Studiare non è mai stato il mio forte». Lanciò una rapida occhiata verso Katsuki, che si stava preparando per dirigersi da solo a pranzare alla caffetteria. «Ehi, Bakugou! Sei uno di quelli che ha ottenuto i voti migliori della classe, vero? Che ne dici di farmi da tutor?»
Si girò verso il ragazzo con uno sguardo torvo. «E perché cazzo dovrei farlo?!»
«Perché...? Beh...» Eijirou si grattò la testa e i suoi occhi si posarono su di te. «Oh, lo so! Perché verrà anche (Nome)-chan!»
Lanciasti un'occhiata nervosa verso il biondo cenere. Appena il tuo sguardo incontrò il suo, entrambi guardaste immediatamente da un'altra parte. Ti mordesti il labbro irritata. «No... credo di essere a posto».
Eijirou ti diede delle pacche sulla spalla con un sorrisetto. «Dai, dai. Non fare così! Ricordo che avevi detto di aver bisogno di aiuto con alcuni argomenti delle lezioni. E so che non sei andata particolarmente bene negli ultimi quiz».
Sentisti le guance avvampare per l'imbarazzo. Katsuki stava ancora evitando il contatto visivo, senza dire niente. Alla fine, sospirasti riluttante. «Va bene. Ci sarò».
«Fantastico! Faremo una sessione di studio tutti insieme!!» Eijirou sollevò il suo pugno in aria. «Ohi, Kaminari! Verrai anche tu, amico. Andremo a casa di Bakugou!»
«QUANDO CAZZO HO DETTO CHE POTETE VENIRE A CASA MIA?!»
-
Dopo aver terminato le lezioni pomeridiane, vi dirigeste tutti e quattro verso la casa di Katsuki. Nonostante la forte riluttanza del ragazzo, eri ora di fronte alla sua porta. Il biondo rovistò nella sua borsa, tirando fuori le chiavi e facendovi entrare. Appena metteste il piede dentro quella familiare casa, veniste accolti allegramente dalla madre di Katsuki.
STAI LEGGENDO
A True Hero (Bakugou Katsuki x Reader) TRADOTTA
FanficEssendo stata esposta al mondo dei criminali sin dalla più tenera età, affronti il tuo futuro a cuore pesante, desiderando nient'altro che lasciarti il passato alle spalle. Dato il fatto che stai ancora lottando per venire a patti con i tuoi stessi...