Airplanes. Capitolo 30

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Regno Incantato

Liam emise un sospiro, gli occhi che vagavano sul soffitto per quella che doveva essere almeno la millesima volta. Desiderava davvero star solo esagerando. Liam inclinò la testa verso le finestre e quasi urlò di sollievo quando vide degli spiragli di luce che sbirciavano attraverso gli spazi vuoti ai bordi delle tende.

Non voleva pensare a quante ore aveva sprecato a fissare il soffitto senza fissarlo davvero, piuttosto che riaddormentarsi. Liam piegò la testa dall'altra parte, con gli occhi che incontrarono la nuca di Theo chiedendosi se fosse il caso di svegliarlo. Liam si morse il labbro, spingendosi lentamente su un gomito, attento a non muovere troppo il letto mentre strizzava gli occhi sul piccolo orologio sul comodino accanto alla chimera.

Dieci minuti ancora prima che la sua sveglia suonasse. Liam si spinse fuori dal letto, sgattaiolando attraverso la stanza per prendere un cambio di vestiti. Si sarebbe fatto la doccia per primo, se fosse uscito prima che la sveglia svegliasse Theo, allora l'avrebbe fatto, se non poi almeno Theo avrebbe avuto qualche altro minuto di sonno.

Diede un'ultima occhiata a Theo, la faccia rilassata, il respiro nel sonno morbido e uniforme, prima di sparire in bagno. Entrò nella doccia ricordando a se stesso che sarebbe stata una buona giornata. Che aveva un piano.

Tutto ciò che sembrò ottenere era vedere che il suo piano era piuttosto poco brillante alla luce del giorno. Eppure, era tutto ciò che aveva. Rimase in piedi sotto lo spruzzo della doccia, osservando un piccolo percorso di muffa tra le piastrelle mentre cercava di capire come attuare ciò che aveva scoperto la sera prima. Non sentì la sveglia suonare, o Theo che si muoveva per la stanza. Troppo impegnato a pensare a quale consiglio Mason gli avrebbe dato per accorgersi al tempo che passava.

Il primo indicatore che Liam notò del fatto che Theo era sveglio fu l'improvviso sbattere della porta del bagno che si aprì con troppa forza e i passi di Theo mentre marciava dentro.

"Liam." Liam sobbalzò, un grido acuto oltrepassò le sue labbra mentre saltava. Il suo piede scivolò da sotto di lui e prima che potesse persino iniziare a registrare quello che stava succedendo, stava cadendo sul fondo della doccia con un forte schianto e un brontolio di imprecazioni. "...tutto bene?

"ESCI FUORI!" Liam guaì ignorando il dolore che gli partiva dalla parte bassa della schiena nel punto in cui aveva appena fatto amicizia col fondo della doccia.

"Ti sei spaccato di nuovo la testa?" Theo ronzò. Liam sentì il fruscio della tenda della doccia e lanciò un terzo urlo acuto di cui era sicuro che in seguito sarebbe stato molto imbarazzato.

"SE APRI QUESTA TENDA TI UCCIDERO'!" Urlò Liam, scivolando sulla porcellana mentre afferrava i bordi della tenda della doccia prima che Theo potesse tirarla via.

"Calmati, ero solo-"

"Ne abbiamo già discusso! Non puoi semplicemente entrare mentre qualcuno fa la doccia ok? Soprattutto non così in silenzio, voglio dire- cosa sei, un ninja?"

"Non è colpa mia se non stavi ascoltando." Theo sbuffò, Liam lo sentì muoversi nel bagno. il coperchio del water che veniva abbassato prima che ci fosse un tonfo quando Theo ci si sedette sopra

"Amico, esci-"

"Mi dispiace." Theo borbottò, la voce rauca come se le parole facessero male a uscire. Liam tirò indietro la tenda della doccia abbastanza da poter sbirciare attraverso il buco Theo, che si agitava sul water chiuso rosicchiandosi le unghie.

"Cosa?" Chiese Liam. Gli occhi di Theo balzarono su per incontrare i suoi, gli occhi spalancati per la sorpresa come se non si fosse aspettato che Liam lo sentisse. Sbatté le palpebre lentamente, gli occhi che guizzavano dal viso di Liam alla tenda drappeggiata sulla sua spalla come la sciarpa di una nonna. Il suo sguardo si spostò, muovendosi per il piccolo bagno come se sperasse di trovare Narnia in uno degli angoli.

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