Airplanes. Capitolo 35

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New York, New York

Il cielo era diventato da tempo di un nero inchiostro, quando Derek finalmente fermò il camion. L'auto era immersa in un silenzio assonnato di cui Liam era grato. Stiles aveva, prevedibilmente, parlato a manetta da quando erano saliti sul camion e anche con Derek che guidava decisamente oltre il limite di velocità, il viaggio era sembrato fin troppo lungo. Era comunque contento che Stiles fosse riuscito a distrarsi spiegando in modo molto dettagliato ciò che avevano fatto tutti quanti da quando Liam e Theo erano svaniti nella notte e Derek lo aveva lasciato parlare con il suo grugnito occasionale che Stiles a quanto pare sembrava pensare significasse "per favore continua''. Liam, tuttavia, poteva vedere il modo in cui Derek ruotava gli occhi e lasciava uscire sospiri drammatici.

Theo non aveva parlato da quando aveva lanciato quel hot dog fuori dal finestrino, probabilmente una buona idea. Se Liam fosse stato fortunato, avrebbero fatto due chiacchiere per poi ottenere i soldi e sarebbero potuti andare via prima che frecciatine iniziassero a venire da Stiles e i due avessero cominciato a discutere, cosa che senza dubbio avrebbe avrebbe avuto ritorsioni su Theo quando Stiles tornato a Beacon Hills e l'avrebbe raccontato a Scott.

Derek fu il primo a uscire dal camion. E entrò nella reception del motel, le chiavi di Theo ancora comodamente in tasca. Stiles fu il seguente, rotolando fuori lamentandosi del mal di schiena e di come la sua jeep fosse chiaramente superiore. Theo, per fortuna, era troppo impegnato a ispezionare ogni centimetro del camion in cerca di danni da ripagare

Liam non riusciva nemmeno a pensare a quanto orribilmente i letti del motel di solito odorassero, se significava allontanarsi dai profumi di Stiles e Derek che coprivano ormai l'odore di Theo.

Avrebbero dovuto guidare con i finestrini aperti per almeno un giorno per sbarazzarsi del disagio causato da altri odori della gente nel camion.

Forse Liam era un po' territoriale, ma quello era loro. Nessun altro l'aveva nemmeno sfiorato da quando erano fuggiti dall'Idaho. Faceva quasi male sentire i loro odori mescolati con quelli di qualcun altro lì dentro.

Quando Theo ebbe finito di ispezionare il camion, Derek stava tornando indietro mentre Stiles si affrettava a raggiungerlo, scrutando curiosamente il suo palmo come una gallina che sperava di beccargli un po' di grano.

"Amico, hai preso solo due stanze?" Stiles chiese

"Sì, Stiles ..." Derek mormorò con un sorrisino accondiscendente. "Ho preso due stanze."

"Va bene ... Va bene, va bene allora, Liam starà con me e Derek co-"

"No." Theo e Derek dissero allo stesso tempo.

"Amico." Stiles sibilò. "Ne abbiamo parlato." Derek lanciò una chiave a Theo, lasciando Stiles a guaire come un animale ferito. "Derek! Il piano!"

"Terrò io le chiavi della tua macchina fino al mattino." Disse Derek, ignorando Stiles che si agitava intorno a lui.

"Potresti darci i soldi adesso e potremmo dare a Stiles questa chiave e partire." Theo suggerì. Derek non lo degnò con una risposta. "Bene, andiamo." Disse Theo, facendo un cenno a Liam verso l'edificio.

"No. No. Tu rimani." Stiles disse afferrando il braccio di Liam prima che potesse andarsene. "Amico, non puoi semplicemente ignorare il piano ok, non è così ..."

"Io mi sbrigherei a prenotarmi una stanza, mi hanno detto che erano quasi pieni."

"Aspetta- quale stanza?" Stiles chiese

"Sì, la tua stanza, ti sei voluto imbucare, perché ora dovrei pagare io per la tua stanza?" Derek mormorò, andando verso l'edificio. Stiles lasciò il braccio di Liam all'istante, correndo dietro a Derek balbettando rabbiosamente.

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