Airplanes. Capitolo 34

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Pronti, partenza, cucina

Liam non aveva mai pensato che sarebbe stato felice di essere spinto giu' da una scogliera dopo che gli fosse stato chiesto di uscire. In seguito si rese conto che, probabilmente era una buona idea che fosse andata così. Se no, Liam forse si sarebbe buttato giù dalla scogliera da solo quando la sua mente avrebbe iniziato a elaborare lo scenario folle che accompagnava lo star frequentando Theo. Scenario che non assillò il suo cervello invece mentre si stava arrampicando su una scogliera urlando insulti a Theo mentre correva indietro, nella direzione dell'auto, ridacchiando come una faina e lasciando cadere gocce d'acqua lungo la sua scia, come tracce luminose al chiaro di luna.

Il bruciore della rabbia si era trasformato da furia a una rabbia impotente quando finalmente raggiunse Theo al camion, anche se, potrebbe aver avuto qualcosa a che fare con il fatto che Theo era a torso nudo e si stava asciugando i capelli con un asciugamano in un modo sembrava molto più attraente che pratico.

Il che significava che Liam non ebbe davvero modo di iniziare a pensarci troppo finché non furono entrambi al caldo e infilati nei loro rispettivi posti letto nel camion. Theo si distese sul sedile posteriore e Liam si raggomitolò sul sedile del passeggero, concentrandosi sul fatto che stesse uscendo con Theo.

Stava uscendo con Theo.

Theo fottutissimo Raeken.

E fino a quel momento tutto quello che aveva fatto era imprecare contro di lui, il che, probabilmente, non era l'inizio ideale per una relazione, ma Liam non riusciva a pensare a nient'altro da dire ora che la rabbia di essere spinto da una scogliera era svanita. Il silenzio incombeva pesantemente sulle loro teste.

Almeno fu così fino a quando Theo non si stufò

"Hey." Liam sospirò mentre Theo schiaffeggiava il poggiatesta, spingendo Liam. "Liam". Un altro schiaffo. "Oi, idiota" Liam fece una smorfia mentre Theo dava uno schiaffo particolarmente forte sul sedile che gli lasciò le orecchie risuonare mentre gli vibrava contro la sua guancia. "Non sei ancora arrabbiato perchè ti ho spinto giu' dalla scogliera, vero?" Chiese Theo, la voce era solo a metà giocosa. "Perché l'hai fatto prima tu ..."

"No." Disse Liam, girandosi finché non stava guardando verso Theo. "Sto solo pensando e non dirmi 'non farti male'". Le labbra di Theo si contrassero in un piccolo sorriso.

"Non lo farei mai, sarebbe una ridicola battuta cliché, e ad essere onesto sono più preoccupato che tu ferisca me con il tuo pensare. Voglio dire, di solito-" Theo fece un gesto della mano che Liam in qualche modo riuscì a interpretare come "sei folle e imbarazzante''.

"Grazie per non aver fatto una battuta." Liam fece sarcastico.

"Nessun problema." Theo sorrise. Il sorriso vacillò, mentre senza dubbio si rendeva conto che Liam non stava sorridendo con lui, nemmeno un piccolo spasmo esasperato sulle sue labbra. "Cosa c'è che non va?"

Liam si morse il labbro inferiore, i denti che lo tormentavano mentre cercava di pensare a un modo per spiegare il fatto che il problema era che non c'erano problemi. Stavano bene. Veramente bene. Fidanzati. Liam lasciò che la parola girasse su se stessa e intorno nella sua testa finché non diventò praticamente priva di senso.

E davvero, quella era la cosa peggiore perché aveva senso. Certo, forse, tecnicamente, Theo lo aveva scaricato, ma era abbastanza sicuro che se Theo avesse voluto dire seriamente, non avrebbe agganciato l'asciugamano attorno al collo di Liam usandolo per tirare Liam vicino passandolo poi delicatamente sui suoi capelli gocciolanti con un sorriso morbido. Certo, aveva anche finito l'azione dando l'asciugamano in faccia a Liam, così che non riuscì a vederlo e lo spinse via mormorando "Bagnami il camion e ti uccido". Quindi sì, Liam era abbastanza sicuro che la rottura non fosse stata ufficiale.

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