JACK
Sono in viaggio da ormai dieci giorni e la stanchezza inizia a farsi sentire. Forse, accettare questo lavoro non è stata la scelta più azzeccata, ma, stanchezza a parte, sono soddisfatto del gruzzoletto che sto mettendo da parte per il mio bambino. Mio padre si è rivelato un uomo di merda; non gli è mai importato del mio futuro e mi ha sempre considerato un fallito da quando ho memoria. Non voglio essere la sua fotocopia, per lui voglio il meglio e sono disposto a tutto per darglielo.
《Jack, sei pronto? Rischiamo di fare tardi》grida Steven.
《Arrivo! Dammi solo un minuto.》 Finisco di bere l'ennesimo caffè, buttando il contenitore di cartone nell'immondizia, e lo raggiungo.
《Tutto bene? È da qualche giorno che ti vedo strano.》
《Sto bene, Steven. Sono solo un po' pensieroso.》
《Ti mancano?》chiede, riferendosi a Angel e Matt.
《Sì》 sospiro dopo qualche istante, ricordandomi le loro espressioni affrante mentre ero inprocinto di partire.
《Quando potremmo rientrare a Salt Lake City?》 gli domando.
Di solito, prima di metterci in viaggio, suo zio ci comunica, più o meno, quanto tempo saremo lontani da casa, ma questa volta nessuno ha detto niente e non so il perché.
《Non saprei. Purtroppo, lo zio non ha saputo darmi una tempistica. Mi ha detto soltanto che si sarebbe trattato di un viaggio più lungo del solito.》 Cazzo!
Con queste parole nella testa e la tristezza nel cuore, mi concentro sul mio lavoro e con l'aiuto di Steven organizzo la tabella dimarcia odierna.
STEVEN
Il cagnolino Jack è tornato ad essere succube di quella donna. Le vacanze di Natale lo hanno completamente rincitrullito, ostacolando così il mio piano. Angel, fin da quando eravamo ragazzini, è sempre stata la mia ossessione. L'ho considerata mia dalla prima volta che l'ho vista, ma da quando nella sua vita è entrato questo povero fallito, ho perso tutte le speranze di renderla la donna più felice del mondo. A quest'ora, Matt sarebbe mio figlio, non di Jack. Vederli giocare alla famigliola felice mi ha devastato e mi ha reso lo stronzo senza cuore che sono oggi, ma ora è giunto il momento di vendicarmi. Angel, pagherà sulla propria pelle per tutti quei "no" che mi ha rifilato in gioventù, e quello che ho in serbo per Jack, per loro, sarà la conclusione perfetta di questo mio diabolico piano.
Preparatevi, Jack e Angel, il conto alla rovescia é appena cominciato.JACK
CHICAGO, Gennaio 1981Sono stanco morto. È stata una giornata infernale. Ho macinato chilometri su chilometri senza mai fermarmi.
Se non mi danno la possibilità di ricaricare le batterie sarà un grosso problema. Non voglio rischiare di causare un incidente solo perché mi sono addormentato al volante.
Ormai, nemmeno la caffeina fa più effetto. Ci sarebbe un modo, ma non voglio abusare di quella merda. Mi aiuta, sì, ma allo stesso tempo mi trasforma nella persona che non sono e che non voglio più essere. Non per Angel.
Entro nella mia stanza di albergo e, esausto, mi butto sul letto. Credo di essermi addormentato all'istante perché quando riapro gli occhi sta albeggiando. Mi stiracchio, per riattivare i muscoli ancora addormentati, e vado a farmi una doccia. Ne ho proprio bisogno.
Dal momento che ho la mattina libera, mi prendo tutto il tempo necessario per rilassarmi un po'.《Ora si che si ragiona》 commento tra me e me, uscendo dal bagno.
Dal mio borsone recupero un paio jeans, un maglione e mi preparo per uscire. Nonostante il freddo gelido e la neve, che ricopre tutta la città, voglio fare ugualmente una passeggiata per il centro e prendere un regalino alle due persone più importanti della mia vita; un modo per farmi perdonare di non aver comprato nulla nel periodo più bello dell'anno.
STAI LEGGENDO
Matt (IN REVISIONE)
ChickLitMatt é un giovane insegnante di educazione fisica con un passato difficile; un passato segnato da un padre che ha reso la sua breve infanzia e la vita di sua madre un inferno; un passato che lo ha portato a non fidarsi più di nessuno. Grazie all'ai...