MATT - Giugno 2016
Devo ricredermi: la vita da genitore, per quanto difficile e impegnativa possa risultare, è un qualcosa di incredibile. Veder crescer mio figlio a vista d'occhio, fare progressi ogni giorno che passa, è strepitoso. È passato poco più di un anno da quando è arrivato a allietare le nostre vite e ancora non mi sembra vero. Questo ometto mi ha letteralmente cambiato, compiendo il miracolo che tutti si aspettavano tranne me. «Ciao ragazzi, tutto bene?». Siamo nel pieno dell'estate e come da consuetudine, nel tardo pomeriggio, io e tutto il vicinato ci ritroviamo nel cortile condominiale a chiacchierare, mentre i nostri bambini giocano spensierati sulla struttura in legno installata appositamente per loro. Tutti tranne il mio, perché oggi ha preferito la compagnia dello zio Jesse. Adora stare con lui, farsi scarrozzare in bicicletta e tirare calci al pallone, quelli che gli sono possibili fare considerata l'età, che lo stesso zio gli ha regalato con tanto di divisa ufficiale del "SLC Football Club". Leggere il cognome Moore dietro a una maglietta di due misure più grandi della sua età, più piccola non c'era, mi ha fatto morire dal ridere.
Saluto Alex e Alice, i miei dirimpettai di appartamento. «Tutto bene, grazie. Ma dove hai lasciato quel birbante di Jesse» mi chiede Alice, notando l'assenza del piccolo. «Lo zio lo ha corrotto con un giro sulla bici» faccio spallucce. «Sapete quanto lo adora. Perciò...». Alex sorride. Anche il suo secondogenito, Alexander, nato qualche mese dopo Jesse, è un fanatico della bici. In realtà, è un vero e proprio vulcano e forse è proprio per questo motivo che va così d'accordo con il mio. «Ora ti manca la femminuccia a completare il cerchio della famiglia perfetta, così come noi hai fatto l'en plein». Alice, non è la prima che ce lo fa presente. Anche se ancora non ne abbiamo parlato, è da un po' che ci penso. Sia io sia Sarah facciamo parte di famiglie "numerose", se così si può dire, e non so se mi va di lasciare il piccolo figlio unico ancora per molto. «Chi lo sa» mi limito a dire, mentre intravedo arrivare mia moglie a bordo del mio suv. «Hey!» mi saluta. Saluta tutti, in realtà. «Ciao piccola, tutto bene al lavoro?» le domando prima di baciarla velocemente. Un bacio innocuo in grado però di risvegliare qualcosa. Qualcuno.
Le parole di Alice continuano a ronzarmi in testa, mentre il magnifico fondoschiena di Sarah, fasciato da un pantalone aderente ma leggero, adatto alla stagione calda in cui siamo, mi viene costantemente sbattuto in faccia. Si è solo chinata per salutare il bimbo dei vicini, Matt! Dì al tuo amico di non agitarsi. «Normale amministrazione» si limita a rispondere.
Mentre li sento chiacchierare del più e del meno, afferro improvvisamente la mano di mia moglie con l'intento di trascinarla in casa. Non so se mi spiego. «Matt, ma che diavolo ti salta in mente!» protesta, mentre con lo sguardo cerca di mandare messaggi di scuse a Alice. Alex, il più astuto, ha perfettamente intuito il mio volere. D'altronde... quando si tratta di belle donne da soddisfare sotto le lenzuola, tra maschi ci si capisce.
Infatti, se la sta ridendo sotto ai baffi. «Scusami mia cara, ma devo assolutamente sequestrarti la compagna di chiacchiere librose» dico velocemente, lasciando un Alice piuttosto sbigottita intenta a fissare prima Sarah poi me come in una partita a ping pong. «Cosa intendi per "sequestrare"?» domanda ingenuamente, prendendo in braccio il piccolo Alexander che sta reclamando attenzioni. «Ho una missione da compiere» le rivelo, alzando leggermente il tono di voce vista la distanza. Ma ancora sembra non recepisce il messaggio. «Missione? Scusami, ma non ti capisco proprio» continua. «No? E pensare che me l'hai suggerita proprio tu poco fa». Vediamo se così le rinfresco la memoria. Poi, ecco che le si illumina il viso. «Vuoi essere più preciso e spiegare anche a me di che missione parli?». Sarah si blocca, incrociando le braccia al petto e mettendo in evidenza il suo davanzale. Quelle tette... quelle meravigliose e soffici tette. Dammi il tempo di salire in casa, piccola e te lo dimostrerò con i fatti.
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Matt (IN REVISIONE)
Chick-LitMatt é un giovane insegnante di educazione fisica con un passato difficile; un passato segnato da un padre che ha reso la sua breve infanzia e la vita di sua madre un inferno; un passato che lo ha portato a non fidarsi più di nessuno. Grazie all'ai...