JACK
«Ma che cazz...» Sono appena rientrato da Chicago e lo scenario che mi ritrovo a osservare è piuttosto terrificante: il piano terra della villetta è completamente sottosopra. Entro in casa e come prima cosa mi precipito al primo piano per vedere come stanno Angel e Matt. "Avranno passato una notte d'inferno" penso tra me e me, mentre raggiungo la camera matrimoniale, trovandola vuota e immacolata. Dove cazzo sono? Un lampo di gelosia oscura subito la poca lucidità rimasta.
Da quando questo lavoro ha preso il sopravvento, ho iniziato a far uso di stupefacenti; cocaina, più precisamente. Non sono l'unico, anche Steven ogni tanto si fa una riga, ed è proprio grazie a quella magica polverina bianca come la neve se riesco a affrontare queste massacranti giornate, rendendole meno faticose. Mi aiuta a rilassarmi e a liberare la mente dai miei tormenti, ma dopo aver trovato la stanza che divido con la mia donna vuota, inizio a dubitare anche sul suo effetto. "Si sarà rintanata nella cameretta di Matt" mi suggerisce la mia mente, così raggiungo la stanza del piccolo ma, ahimè, anche in quella non trovo nessuno. Richiudo la porta e ritorno al piano disotto mentre nella mia testa iniziano a prendere vita strane supposizioni sulla loro dipartita. Saranno dagli Spencer. Dopo aver visto questo disastro, Angel si sarà rifugiata a casa dai nostri più cari amici. Sam, visto il disastro, li avrà sicuramente ospitati per la notte. È un uomo molto premuroso e sono sicurissimo che si sarà preso cura della mia famiglia.
Sistemo i cuscini del divano e mi siedo. Senza accorgermene mi appisolo per qualche minuto, fino a quando il rumore di un auto che parcheggia nel vialetto mi sveglia improvvisamente.
ANGEL
È stata una mattina piuttosto strana e eccitante, non pensavo che Richard potesse farmi quell'effetto. Confesso che baciarlo non mi ha fatto sentire in colpa nei confronti dell'uomo che dice di amarmi follemente. Al contrario, mi sono sentita desiderata e amata, due sensazioni che proprio grazie a quell'uomo, non so più cosa significano. Ma soprattutto, mi sono sentita rispettata. Dopo avergli gridato quel secco e spaventoso no, si è subito allontanato senza forzarmi a fare nulla che non volessi. Dopo quello che c'è stato tra di noi si sarà sicuramente domandato il perché di quella mia reazione. Vorrei tanto sfogarmi e parlarne con qualcuno che possa capirmi e comprendere, ma ho troppa paura che le mie parole possano in un qualche modo ricadere sull'incolumità del mio bambino e non voglio che accada. Nonostante la giovane età ha capito perfettamente che suo padre non è più l'uomo paziente e amorevole di qualche mese prima. Anche lui come me è sempre sul chi va là, molto attento a chi ci circonda. Tranne che con Richard. Con lui è diverso.
«Grazie per essere venuta, signorina Thomas. Mi dispiace averla disturbata proprio nel giorno di Natale, ma era necessaria la notifica della denuncia contro ignoti» mi spiega il comandante Stone della Polizia di Salt Lake City. «Purtroppo, il suo non è stato l'unico caso di effrazione. Altre villette nelle vicinanze sono state colpite, subendo anche danni peggiori rispetto alla sua.» Sono sconvolta. Quei delinquenti si sono dati alla pazza gioia proprio in una delle sere dove la maggior parte delle famiglie trascorre la Vigilia di Natale da amici o parenti. «Bastardi» sibila Richard al mio fianco.
Abbiamo volutamente lasciato Matt a casa di Allison e Samuel; dopo avergli raccontato dell'accaduto, si sono offerti di badare al piccolo mentre Richard mi accompagnava al distretto per la denuncia. Prima di lasciarlo però siamo passati da casa per recuperare i regali che Babbo Natale aveva lasciato sotto l'albero. "Mamma va a vedere se Babbo Natale è passato, okay?" gli ho detto uscendo da casa Spencer, mentre attendeva con ansia il nostro ritorno. Con l'aiuto di Richard ho caricato nella sua auto i pacchi nascosti nel seminterrato, mi sono riaccomodata sul sedile passeggero e siamo ritornati dai nostri amici. L'espressione di felicità negli occhi di Matt alla vista dei cinque pacchetti da scartare, è stata il mio regalo di Natale più bello in assoluto. A ogni pacco aperto i suoi luminosi occhi blu brillavano sempre di più. «Babbo Natale ne ha dimenticato uno.» La voce roca di Richard mi coglie all'improvviso. Cavoli! Vuoi vedere che ne ho davvero dimenticato uno a casa? Che sbadata.
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Matt (IN REVISIONE)
Chick-LitMatt é un giovane insegnante di educazione fisica con un passato difficile; un passato segnato da un padre che ha reso la sua breve infanzia e la vita di sua madre un inferno; un passato che lo ha portato a non fidarsi più di nessuno. Grazie all'ai...