CAPITOLO 10

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MATT - 25 Dicembre 1980

Ieri sera mi sono spaventato a morte; i ladri sono entrati in casa nostra, mettendola completamente sotto sopra. Meno male che c'era Richard! É corso subito in nostro aiuto, ospitandoci nella sua casetta. Poi, purtroppo, durante la notte ho sognato il mio papà. Era tornato a casa, dopo un'assenza molto lunga, e non appena ha varcato la soglia di casa si è subito scagliato contro la mamma. L'ha offesa dandole della "puttana" - chissà che cosa significherà mai quella parola! - e lei si è messa a piangere. Ho provato a difenderla, ma lui ha insultato anche me. Non si è accontentato solo di etichettarci con parole squallide. No, ha anche avuto la bella idea di aggiungere un nuovo strumento di tortura: la cintura dei pantaloni. Dopo la prima sferzata ho iniziato ad urlare e mi sono svegliato. Le braccia di mamma hanno tentato in tutti i modi di tranquillizzarmi, ma ero così spaventato da convincermi che nessuno avrebbe potuto calmare il battito del mio piccolo cuore spezzato e impaurito. Almeno fino a quando il corpo di Richard si è disteso vicino al mio e mi ha stretto a sé. In un attimo mi sono sentito protetto e al sicuro e addormentarmi tra le sue braccia è stato come essere a casa.

Il sole sorge quando meno me lo aspetto, illuminando la stanza nella quale tutti e tre stiamo dormendo come una vera famiglia. È il giorno di Natale e non vedo l'ora di scendere per scartare i regali che mi ha portato Babbo Natale.

Ma, un attimo! Babbo Natale non sa che ho dormito qui e non nella mia casetta. E ora? Avrà lasciato lo stesso i regali vicino l'albero completamente rovesciato sul pavimento del salotto?

Rassegnato dal fatto che qui non troverò nulla da scartare con impazienza, senza svegliare mamma e Richard, che dormono ancora profondamente l'uno accanto all'altra, scendo dal letto e vado in cucina. Ho una fame da lupi, ma non ho la più pallida idea di come preparami la colazione da solo.

Di solito ci pensa la mamma, come posso fare? Pensa, piccolo Matt.

Con l'aiuto di una sedia mi arrampico sul piano della cucina e in punta di piedi riesco a aprire l'anta sopra all'acquaio. "Qui troverò qualcosa di buono" penso tra me e me, mentre le speranze svaniscono non appena i miei occhi individuano soltanto diverse scatole di corn flakes. Bleah! Io li odio. Possibile che il mio maestro mangi solo queste schifezze che sanno da cartone o roba simile?

Provo a spostarmi e a curiosare nello scompartimento vicino, ma anche lì non trovo nulla che mi faccia venire l'acquolina in bocca. Stanco e amareggiato faccio un ultimo tentativo. È rimasto da controllare solo un piccolo armadietto proprio vicino al frigorifero. Che Dio me la mandi buona!

Apro l'anta e come per magia mi sento come Willi Wonka ne "La fabbrica di cioccolato". Non ci sono solo diverse tipologie di cookies, dai classici a quelli con la doppia farcitura di cioccolato, ma trovo anche i brownies e la crema spalmabile che piace tanto a mamma: la Nutella. «Che meraviglia! Adesso sì che si ragiona» esclamo, estasiato da tutto questo ben di Dio che ho di fronte. Chissà perché Richard li tiene nascosti. È davvero un peccato. Una volta scelto quello che il mio pancino desidera, prendo il pacchetto con i cookies al doppio cioccolato, mi accomodo sullo sgabello della cucina e mi gusto la mia leccornia in santa pace.

ANGEL

Forti braccia mi cingono la vita con fare possessivo. Impaurita e convinta di essere stretta nella morsa di Jack, giro leggermente il capo e con sommo piacere mi ritrovo a ammirare il viso rilassato e profondamente addormentato di Richard. Siamo così stretti l'uno all'altra che... «Matt!» esclamo terrorizzata. Potrei sembrare la versione ringiovanita della madre del piccolo Kevin in "Mamma ho perso l'aereo".

Richard, spalanca i suoi bellissimi occhi azzurri e con una leggera carezza sul fianco mi tranquillizza. «È al piano di sotto, piccola» mi rassicura con voce assonnata. Meno male! Né è fuggito, né ho rischiato di schiacciarlo nel sonno. Posso tranquillizzarmi.

Matt (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora