Pov's Falvio
La raccolgo da terra, lei si lascia andare tra le mie braccia. Piano piano mi dirigo verso la mia camera. Apro la porta e la adagio lentamente su mio letto. lei si rannicchia su se stessa, come se volesse protteggersi. Ancora una lacrima bagna il suo dolce e piccolo viso. Allontano quella goccia dal suo volto.
Penso ancora a quel bastardo, avrei tanto voluto spaccargli la faccia. Quello non è un uomo, è una bestia. L'ho sempre odiato. Non riesco ancora a capire cosa ci abbia visto mia madre in un essere spregevole come lui. Ma prima o poi me la pagherà. Giuro su Dio che un giorno o l'altro mi vendicherò per tutto il male che ha causato, a me, agli schiavi, a mia madre e alla mia piccola Lucia. La mia piccola, ma da dove mi vengono certe cose? è solo una schiava, non conta niente per me. Devo smetterla di comportarmi così.
La guardo ed è bellissima. Non riesco a distogliere lo sguardo da questa meravigliosa ragazza. Finalmente alza la testa dal cuscino e mi guarda dritta negli occhi. Quegli occhi sono fantastici. Passerei ore intere a guardarli. Si asciuga gli occhi e cerca di ricomporsi. Si alza dal letto e inizia a sistemarsi per bene la sua uniforme. A testa bassa e con un fil di voce dice: "Grazie signore". Non riesce a pronunciare altro. è così dolce e tenera. Le alzo il mento con le dita, obbligandola a guadarmi e le rispondo: "Non devi ringraziarmi di nulla. Sono contento di essere arrivato appena in tempo.". Pochi secondi dopo un po' imbarazzata esclama: "Perchè vi siete preso tanto disturbo per me. Infondo sono solo una schiava:" Rimano esterrefatto dalle sue parole. Come può dire una cosa del genere. Lei non è una schiava qualunque... almeno credo.
Le rispondo con voce dolce: "Non potevo lasciarti nelle mani di quell'essere Fiorellino." Le sue guance diventano subito rosse dopo le mie parole, è in imbarazzo e finalmente fa un piccolo sorriso. Quando sorride è ancora più bella. Il mio cuore inizia a battere velocemente come se volesse quasi uscire fuori. Le nostre labbra sono a pachi centimetri l'una dall'altra, e ci avviciniamo sempre di più.Ma un attimo primo che le nostre bocche si tocchino lei in uno scatto si allontana da me.
Non avrei dovuto farlo, non adesso. Lei è ancora troppo scossa per quello che è accaduto, ed io invece di consolarla che faccio? Ne approfitto e tento nuovamente di baciarla. Come posso essere così egoista? Sono solo un'idiota. Lei tenta di uscire da questa stanza ma la fermo prima che riesca ad arrivare alla porta e le dico:" scusami, non avrei dovuto. mi dispiace!" Io che chiedo scusa ad una ragazza, una schiava per giunta. Non era mai accaduto prima d'ora. Questa ragazza mi ha proprio fottuto il cervello. Lei si giustificò dicendo:" No no signore, è che dovrei andare, ho del lavoro da sbrigare." Non voglio lasciarla andare, voglio trascorrere più tempo possibile insieme a lei. Quindi senza rifletterci troppo le propongo:" Aspetta. Rimani qui con me ancora un po. Adesso faccio portare qualcosa da mangiare e facciamo colazione insieme. So che la signora Antinea non ti ha dato nemmeno il tempo di mettere qualcosa sotto i denti oggi." Lei non sapendo bene quale scusa inventarsi adesso risponde:"Vi ringrazio padrone, ma non ho fame stammatina." Le faccio capire che non accetto un no come risposta e la invito a sedersi. Ordino di farci portare qualcosa e mi siedo accanto a lei.
Trascorriamo l'intera mattinata insieme, chiusi in camera mia a parlare. Non è persona molto loquace ma col tempo sono certo si fiderà di me. Il tempo oggi sembra volare infatti arriva subito l'ora di pranzo, non vorrei ma devo lasciarla tornare in cucina. Le sue amiche saranno preoccupate per lei, tutti sanno bene cosa succede quando mio padre convoca in privato una ragazza. Ma adesso potrà rassicurarle,dirgli che lui non è riuscito a farle ciò che voleva.
Lei fa un piccolo inchino prima di congedarsi da me, vorrei chiuderla in questa stanza con me per ore intere ma non posso e quindi a malincuore la lascio andare. Esce lasciando in quella stanza solo un'assordante silenzio e un grande vuoto dentro di me.
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Amore impossibile
ChickLitLei viene venduta dalla sua famiglia. Lui il figlio di uno dei nobili più importanti, amico dell'imperatore. Un'amore che dovrà superare molti ostacoli. Riusciranno mai a stare insieme? Lo scoprirete solo leggendo. P. S. Fatti, luoghi, personaggi...