Capitolo 38

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Pov's Lucia

Stamattina mi sono divertita moltissimo. Non avevo mai visto tanta gente e tante cose tutte nello stesso posto. C'erano gioielli, stoffe di ogni genere e colore, spezie profumatissime e tante altre cose. Avrei voluto rimanere lì un'altro po'.
Oggi sono salita per la prima volta su un cavallo. Confesso di essere spaventa all'inizio, temevo sempre di cadere. Ma devo ammettere che mi è piaciuto molto cavalcare. Per tutto il viaggio sono stata abbracciata a Flavio ed è stato bellissimo. Avrei voluto che il mondo si fermasse, per rimanere abbracciati a lui per sempre. Tornati a casa prima di entrare Flavio mi afferra per la mano che tiene stretta alla sua e a cuore aperto mi dice: "Lucia, io ti amo. Dimmi che mi ami e ti giuro che ti renderò la donna più felice del mondo. Se credi che Giulia possa significare qualcosa per me ti sbagli. La sto solo usando per tentare di dimenticarti, ma capisco che non ci riesco. Sei nei miei pensieri giorno e notte. Ti prego dimmi che mi ami. Dimmelo. " Ha detto delle parole bellissime, mi ha rivelato i suoi sentimenti nonostante io l'abbia rifiutato. È così romantico. Vorrei tanto dirgli la verità. Dirgli che lo amo più della mia vita. Ma non posso. È quindi vado via senza dirgli nulla.

Sto tornando in camera mia, devo andare a cambiarmi. D'improvviso mi sento chiamare da dietro, mi volto e trovo davanti a me Elena. Mi avvicino a lei. Rimaniamo a guardarci per qualche istante, e finalmente Elena si decide a parlare: "Ascolta, so che hai lasciato il padrone Flavio per me e te ne sono grata. Anche se scoprire la vostra relazione mi ha fatto male, devo ammettere che mi hai dimostrato che la nostra amicizia per te è molto importante. Quindi che ne dici di ricominciare da capo?" Mi porge la sua mano che stringo subito facendo un'enorme sorriso. Sono così felice, non ci speravo proprio che lei stessa decidesse di metterci una pietra sopra. L'abbraccio fortissimo ringraziandola. Prima di andarsene escalma:"Ah, non preoccuparti per Giulia. Tra un po' mollerà anche a lei. Sono certa che risolvere te voi due." Queste parole mi hanno dato molta speranza. Primo perché con secondo lei con Giulia è solo un passatempo e null'altro. E secondo perché mi ha fatto capire che lei non è più contraria ad una mia relazione con Flavio. Questo giorno sembra migliore di minuto in minuto. Le do un piccolo bacio nella guancia e vado in camera mia saltellando di gioia. Mi cambio i fretta e raggiungo la padrona in camera sua dove mi attende per la nostra lettura quotidiana.

Quando entro mi siedo nella poltrona accanto alla sua, prendo il libro e prima ancora che lo apra la padrona mi domanda:"Allora Lucia, com'è andata sta mattina? Ti sei divertita immagino?" Le rispondo subito con molto entusiasmo, raccontandole tutte le cose meravigliose che ho visto, le racconto anche di una collana meravigliosa che avevo visto, descrivendo in ogni suo minimo dettaglio. Sembra essere molto contenta anche lei, infondo se non fosse statale lei a chiedere al padrone Flavio di accompagnarmi certamente non avrei mai trascoro una mattina così divertente. E per questo la ringrazio dal profondo del cuore. Più tempo trascorro con lei, più la vedo non più come la mia padrona, ma quasi come una madre. Il pomeriggio trascorse velocemente tra chiacchiere, risate e lettura, anche se mi sono accorta che ultimamente tossisce troppo spesso.

È quasi ora di cena, scendo le scale per andare in cucina, dove trovo la cuoca insieme a Giulia intente a finire di preparare la cena, Carla ed Elena invece sono sedute a parlare tra loro. Mi avvicino e mi unisco alla conversazione. Poco dopo però Carla esclama: "Sono contenta che abbiate fatto pace voi due." Ci voltiamo l'una verso l'altra sorridendo ed esclamo: "Eh già. È tornato tutto come prima" Continuiamo a chiacchierare e a scherzare fino a quando non ci mettiamo tutti insieme in tavola per mangiare. Finalmente ho ricominciato piano piano a mangiare. Così come anche Elena. Dopo cena sono sfinita, oggi è stata una giornata molto movimentata, voglio andare subito a dormire, così do la buonanotte a tutti e vado in camera mia. Accendo la candela che è sul mio comodino, sto per togliere la mia uniforme quando noto sul letto qualcosa di strano. La candela è posta sul l'altro lato della stanza, perciò non si capisce bene cosa sia. Prendo la candela e mi avvicino, finalmente riesco a vedere cos'è. È piccola scatolina. Non c'è scritto nulla. Sono così curiosa che non aspetto neanche un secondo e la apro subito. Prendo l'oggetto al suo interno e rimango stupefatta. La guardo bene, è proprio quella. È la collana che ho visto stamattina al mercato, quella che mi piaceva tanto. La prendo e la tengo stretta. Solo una perso a può avermi fatto un regalo simile. Il mio cuore esulta, non ce la faccio più deve saperlo, deve sapere che lo amo. Non voglio più stare lontano da lui. Esco di corsa dalla mia camera, salgo velocemente le scale, busso alla porta della sua camera, ma nessuno risponde. Lo cerco in biblioteca, nel salone da ballo, in sala da pranzo, nella sala da bagno, ma niente non riesco a trovarlo. Forse sarà fuori, in giardino penso. Scendo le scale e vado fuori. Non è nemmeno in giardino, faccio un'ultima tentativo e vado verso le stalle. Sento qualcuno parlare ma sono troppo lontano, non riesco a riconoscere le voci. Mi avvicino e le voci si fanno più chiare, ne riconosco una sola, è la sua. Mi avvicino sempre di più, ma non sento più parlare, sono dietro l'albero. Mi volto e la scena che vedo, mi spezza il cuore ancora una volta.

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