Pov's Lucia
Non riesco ancora a credere a tutto quello che è successo.
Questa è stata la mattina più brutta e al tempo stesso più bella della mia vita.
Sono successe talmente tanto cose, in così poche ore. Mi sembra ancora tutto un sogno, o un'incubo non so.Scendo le scale per dirigermi in cucina, dove sicuramente troverò le ragazze preoccupate. Appena faccio il mio ingresso nella stanza, Carla ed Elena mi corro incontro e iniziano a farmi domande su domande, ma non ne ascolto neanche una. La mia mente continua ancora a ripetere le immagini di ciò tutto che è accaduto, il padrone che mi gira intorno, lui che mi tocca e che mi lecca. Poi il mio salvatore, le sue braccia che mi stringono, le sue parole:"Non potevo lasciarti nelle mani di quell'essere Fiorellino." Nessuno mi aveva mai chiamata così prima d'ora. La sua gentilezza, la sua dolcezza. Quelle ore passate sono trascorse troppo in fretta. Avrei tanto voluto continuare a stare con lui, ma al tempo stesso volevo scappare da quella stanza.
Nel frattempo le mie amiche continuano con le loro domande, non possono neanche mai immaginare cosa mi sia successo. Decido di zittirle, non ne posso più:" Tranquille sto bene, va tutto bene. Non preoccupatevi". Dalle loro facce so che hanno capito che in realtà qualcosa è successo. Elena incrocia le braccia e dice: "Dì la verità. Non vergognarti di nulla, ci siamo passate anche noi, come molte altre" Meglio che gli dica la verità, altrimenti continueranno a tartassarmi di domande fino a che non sputerò il rospo. Ma non qui, non voglio che qualcuno ci senta.
Le afferro entrambe dal braccio e andiamo dritte in camera mia. Ci sediamo sul letto e gli racconto per filo e per segno tutto quello che è successo.Le loro espressioni sono indescrivibili, sembrano un misto tra incredulità, stupore e paura. Gli occhi di Elena però mostrano anche tristezza. Entrambe non riescono a credere alla mia storia, per più volte hanno pronunciato frasi come: "Davvero?", "impossibile", "non posso crederci" e "wow". Lo so anche a me sembra tutto così assurdo, ma è la verità.
D'improvviso qualcuno bussa alla porta. Mi alzo dal letto per vedere chi fosse. Oltre la porta c'è la cuoca che con un caloroso sorriso annuncia: "ragazze il pranzo è pronto, su venite a mangiare. Avete bisogno di forze per superare il resto della giornata". Quindi ci alziamo e tutte insieme ci dirigiamo in cucina per pranzare.Appena mi siedo, mi trovo davanti un piatto di minestra. Assaggiandone la prima cucchiaiata mi torna in mente la minestra che cucinava mia mamma tutte le sere. Ha lo stesso sapore di questa. Iniziano a pizzicarmi gli occhi e senza rendermene conto delle lacrime mi bagnano il viso. La signora Servilia, la cuoca, quando vede le mie lacrime preoccupata chiede: "Piccola che succede? C'è qualcosa che non va? Non ti piace la minestra forse? Se vuoi..." Non le lascio il tempo di terminare che subito le rispondo: "No no, la minestra è buonissima. È solo che... che... che mi ricorda quella che cucinava sempre mia madre. Mi è solo venuta un po' di nostalgia, tutto qui."
Lei commossa dalle mie parole viene ad abbracciarmi e mi lascia un piccolo bacio sulla fronte, come farebbe una mamma. Uno degli altri schiavi, Ottavio,che è un uomo sulla quarantina,è molto magro il quale mi prende la mano e mi dice:" all'inizio è dura, ma vedrai che col tempo piano piano ti abituerai a questa nuova vita. Devi avere solo un po' di pazienza." Un'altra ragazza Giulia, una ragazza che ha qualche anno in più di me, è un pò in carne, capelli chiari e non troppo lunghi, occhi di un azzurro come il mare e con dolcezza afferma: "Sta tranquilla, ci siamo passati tutti. E comunque noi ci saremo sempre. Dobbiamo darci una mano a vicenda e restare uniti. Se hai bisogno siamo tutti qui, pronti ad aiutarti". Tutti gli altri in coro confermano le sue parole. Un po' con commossa da questa situazione rispondo: "grazie. Grazie di cuore davvero." Sono davvero sorpresa, sono sempre stati tutti molti gentili con me, ma non mi sarei mai aspettata una situazione del genere. Mi fanno sentire come a casa. Avrei voluto che la mia famiglia si fosse comportata come loro. Cosa che non hanno fatto. Adesso la mia famiglia sono tutti loro. Dopo ciò concludiamo il nostro pranzo in tranquillità e infine si precipitano tutti a fare il proprio il lavoro.Io non saprei cosa fare. La governante non è scesa ad affidarmi alcun incarico, quindi decido di aiutare Clara ed Elena a pulire il salone da ballo e la sala da pranzo.
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Amore impossibile
ChickLitLei viene venduta dalla sua famiglia. Lui il figlio di uno dei nobili più importanti, amico dell'imperatore. Un'amore che dovrà superare molti ostacoli. Riusciranno mai a stare insieme? Lo scoprirete solo leggendo. P. S. Fatti, luoghi, personaggi...