Capitolo 28

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2 mesi dopo

Pov's Lucia

In questo ultimo periodo le cose sono migliorate. Ormai la padrona si è ripresa quasi del tutto, grazie soprattutto a suo figlio, ma tutti in casa abbiamo contribuito a modo nostro. Ognuno di noi voleva che tornasse ad essere quella di prima, sempre felice e sorridente. Ogni mattina si alza presto, fa colazione ed esce in giardino a curare ogni singola pianta, che crescono sempre di più e sono sempre più belle, si è persino fatta portare una pianta esotica da non so quale paese, che ha bisogno di tante cure. In casa si respira un'aria molto più tranquilla e serena. Già dal mattino siamo tutti sorridenti e allegri. Dalla morte del padrone le cose sono molto cambiate, nessuno più ha il timore di sbagliare e nessuna di noi ragazze ha più paure che lui venga a chiamarci per i suoi sporchi profitti. Sembriamo tutti una grande famiglia, ci volgiamo tutti bene. Mi sento a casa con tutti. Romeo, il giardiniere da qualche tempo ha iniziato a fare la corte ad Elena, sembra presa anche lei da lui, passano ore insieme da soli a parlare, sono felice per lei merita un po' di felicit. L'amicizia con Carla ed Elena è sempre più forte, sembriamo ormai delle sorelle e tra noi non ci sono segreti, tranne uno. Non ho ancora avuto il coraggio di rivelare a nessuno della mia relazione con il padrone Flavio. Anche se Elena ormai sembra averlo dimenticato, ho il timero che possa distruggere il nostro legame. Più tempo passa più non riesco a staccarmi da lui. Sono innamorata persa, della sua delicatezza, della sua dolcezza, dell'allegria che mi dà e adoro come mi fa sentire, tra le sue braccia mi sento come se nulla potesse accadere  e mi fa sentire bella e desiderata per la prima volta in vita mia.

Le giornate sono quasi tutte uguali. Mi sveglio, faccio colazione insieme a tutti gli altri, vado in biblioteca o in giardino con la signora e molto spesso padrone Flavio sta con noi. Poi pranzo, aiuto un po' le ragazze nelle pulizie, sul tardi pomeriggio vado di nuovo con la padrona, la sera ceno e corro in camera dal padrone Flavio. Passiamo l'intera serata insieme, molto spesso scherziamo e ridiamo, ma finiamo sempre sul letto a baciarci, alcune volte senza accorgercene ci addormentiamo l'uno tra le braccia dell'altro e quelle sono le notti migliori. Amo svegliarmi abbracciata a lui e la prima cosa che vedo sono le sue meravigliose iridi marroni che mi guardano. Alcune notti ho degli incubi, alcuni riguardano la mia famiglia, altri la violenza subita. Ma quando dormo con lui, faccio solo sogni belli. Avvolte penso alla mia famiglia, mi mancano sempre meno e il tradimento da parte loro mi fa meno male.

Appena sveglia oggi ho notato che il cielo è scuro, sembra voglia piovere, anche se spero di no, mi piace trascorrere la mattina in giardino a curare le piante, oramai ne sono appassionata anche io. Come ogni mattina vado a fare colazione, alcuni sono già a lavoro altri stanno ancora mangiando. Elena sta parlando con Romeo, sono una bella coppia. Non voglio disturbarli, così mi siedo e afferro un pezzo di pane, ma ne mangio solo pochi bocconi, sembra che non abbia molta fame. Ma guardandomi intorno vedo che Carla non c'è. Mi rivolgo a Giulia e le chiedo: "Giulia scusa ma sai dov'è Carla?" Lei mi guarda, ci riflette un'attimo e dopo mi risponde:"Ah si, oggi sembra stia male. È rimasta a letto a riposare. Nulla di grave però tranquilla, solo un po' di febbre". La ringrazio e vado a portare la colazione a Flavio. Ormai anche questa è divenuta una routine giornaliera. Prendo il vassoio in mano e salgo le scale, busso, ma non risponde nessuno, busso nuovamente e ancora nessuna risposta. Deciso di entrare ugualmente, forse starà ancora dormendo. Entro e come previsto, ancora dorme. Poggio il vassoio e piano piano mi avvicino a lui senza fare alcun rumore. Sono a pochi centimetri da lui, sto per dargli un piccolo bacio, ma mi accorgo che è sudato. Gli poggio la mano in fronte, è bollente, avrà di sicuro la febbre. Lentamente cerco di svegliarlo, lui cerca di dirmi qualcosa, ma si porta subito la mano alla gola, sicuramente gli fa male e comincia immediatamente a tossire. Chiamo la governante, le dico tutto e lei porta subito una tazza di un qualche rimedio con le erbe, lo obbligo a berlo tutto e lui informa che oggi dovrò essere io ad occuparmi di lui, lei annuisce leggermente e se ne va.

Mi sdraio nel letto accanto a lui. Egli poggia la testa sul mio petto, lo stringo a me e si riaddormenta subito . Povero amore mio. Mi fa strano vederlo così. Flavio è il tipo sempre forte, che non si lascia abbattere da nulla. Ma si riprenderà presto. Dopo mezz'ora comincia a piovere. La giornata sembra sia incominciata male, mi auguro solo che non peggiori. È quasi mezzogiorno, Flavio finalmente si sveglia, gli tocco la fronte e sembra che le febbre sia un po' scesa. Un po' preoccupata gli chiedo: "Come vi sentite? La febbre sembra si sia abbassata" Egli mi guarda con e mi dolcemente mi dice: "Quando sono con te sto sempre bene. Sei tu la mia medicina fiorellino" Quando vuole sa essere così dolce. Trascorriamo l'intera giornata ed anche la sera insieme, ha deciso che per oggi non devo uscire da quella camera, tranne per andare a prendere da mangiare. È stata una giornata meravigliosa, anche se ha piovuto tutto il tempo, con lampi e tuoni, dei quali ho sempre avuto paura , ma oggi no. Abbiamo passato il tempo a coccolarci, come due piccioncini vorrei potesse essere sempre così.

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