Capitolo 46

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Pov's Lucia

Mi sono allenata con Oceano fino alla sera. Sono distrutta, voglio fare un bagno. Mi sento così sporca. Entro in camera mia e di Flavio e trovo la vasca da bagno già piena. Flavio da dietro di me comincia lentamente a spogliarmi. Mi volto verso di lui e faccio l'identica azione a lui. Rimaniamo a fissarci negli occhi per qualche istante. Entriamo in vasca insieme, io ho la schiena poggiata sul suo petto. Le sue mani delicate mi accarezzano in tutto il corpo, come fossero una piuma, provocandomi leggeri brividi. Sento già il piacere crescere tra le mie gambe. La sua esplorazione del mio corpo finisce proprio lì. Tocca io mio clitoride, lo stringe e lo tira un pochino. Il mio piacere aumenta, inizio ad emettere leggeri gemiti. Continua fino a che non vengo. Adesso tocca a me dare piacere a lui. Mi alzo da sopra di lui e mi volto verso la sua direzione. Afferra la sua asta già eretta, faccio su e giù e non smetto finché non viene anche lui, oltando gli occhi al cielo.

Vorremo continuare ma si è già fatto tardi. Usciamo dalla vasca, ci asciughiamo e giochiamo un po' con le tovaglie. Scendiamo le scale e arriviamo in sala da pranzo, dove credevamo di trovare Sibilla già seduta. Ma non c'e nessuno. Flavio si siede ed io torno al piano superiore a chiamare la Sibilla. Busso, ma lei non risponde, busso nuovamente, ma ancora alcuna risposta, apro la porta e la trovo concentrata a scrivere un qualcosa. Mi domando cosa ci faccia da sola. Avevamo deciso che doveva sempre avere qualcuno in camera. Quando si accorge della mia presenza si affretta a nascondere il foglio su cui scriveva. Faccio finta di nulla e affermo: "Sibilla, scusate ma stiamo aspettando voi per la cena" Ed ella risponde: "Oh si certo hai ragione" Le do il braccio su cui lei si appoggia e lentamente, molto lentamente arriviamo in sala da pranzo.

La cena trascorre serenamente, raccontiamo a Sibilla la nostra giornata, Flavio ha naturalmente sottolineato tutte le volte che sono caduta, ridendo a crepapelle. Dopo cena io e Flavio cerchiamo in tutti i modi di convincere sua madre a rimanere con noi, ma lei diceva di essere troppo stanca. L'accompagniammo in camera sua, l'ho aiutata a mettersi la camicia da notte. Non riesco a vederla ridotta così. Mi fa così pena. Povera donna.
Noi decidiamo di fare una giocata a scacchi. Prima di cominciare la partita Flavio propone: "Avrei un'idea. Chi perde, penitenza. Che ne dici?" Non ho bisogno che spieghi nulla per sapere in cosa consiste questa penitenza. Faccio un sorriso provocatorio e accetto la sfida. Iniziamo la partita. Dopo quasi mezz'ora stiamo ancora giocando, lui sembra essere in svantaggio, gli sono rimasti solo il re, il cavallo e una pedina, io invece ho ancora una torre, il re, la regina e un cavallo. Ma in meno di dieci mosse mi da scacco matto. Oh perso! Beh pazienza.

Arriviamo in camera. Lui ha uno sguardo molto serio e severo. Si siede sul letto e dice: "La penitenza decidi tu come scontata, per questa volta ti lascio libera di scegliere"
Mi si illuminano gli occhi. Non era mai successa una cosa del genere. Mai. E subito dico: "Grazie mio padrone". Sono super eccitata ma anche un po' indecisa. Non voglio deluderlo. Desidero che sia fiero e orgoglioso di me. Mi avvicino e gli domando umilmente: "Posso signore?" Annuisce in segno di assenzo. Gli do leggeri e umidi baci che vanno dalla guancia destra fino all'altra guancia. Scendo un po' e comincio a baciare e a leccare il suo mento, il collo, gli sbottono la camicia e lo lascio a torso nudo. Quegli addominali, quei muscoli è così sexy. Continuo il mio percorso con e scendo fino ad arrivare sui suoi pantaloni. Prendo i lacci e gli sclacci tutto. Fino a che non rimane completamente nudo davanti a me. Mi alzo e sensualemente mi spoglio anche io. Vedo la sua asta diventare sempre più eretta. Mi inginocchio davanti a lui, lo prendo delicatamente con le mani e inizio a fare su e giù. Mi avvicino e ne bacio la punta. Apro la bocca e sto per prendenderlo in bocca, quando sentiamo di colpo qualcuno bussare alla porta. Mi alzo immediatamente ci guardiamo un faccia e Flavio chiede: "Chi è?" Sentiamo dall'altro lato Dell porta rispondere: "Padrone sono la signora Antinea. Si tratta di vostra madre" Non aspettiamo che dica altro ci rivestiamo il più infretta possibile. Usciamo e corriamo subito verso la sua camera.

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