Capitolo 51

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Pov's Lucia

Sta notte non ho proprio dormito. Non so il perché di  queste nausea, il ciclo è da due mesi che non mi viene, questi sono tutti sintomi di una gravidanza. Ho paura di questo, non so come la potrebbe prendere Flavio, non so neanche se sia il momento giusto. Spero solo di sbagliarmi, che sia solo stress. Senza che me rendo conto è già giorno. Mi alzo, mi vesto e scendo giù in cucina a mangiare qualcosa, ma non ho molta fame, sono troppo in ansia. Prendo un bicchiere, lo riempio con del latte e mi siedo al tavolo. Ne bevo solo un sorso, ma tutto il resto del tempo lo passo giocando con il bicchiere e pensando.

Sento qualcuno chiamarmi e mi trovo davanti la signora Servilia. Si siede accanto a me e un po' preoccupata mi domanda: "Figlia mia cos'hai? È tutto il tempo che sei sovrappensiero, non ti sei neanche accorta che ero entrata. Che succede?" Che faccio le dico la verità? E se poi non è quello che penso? O se lo va a raccontare a qualcuno? Oppure se qualcuno ci sta ascoltando? Taglio corto dicendole:"Niente di che. Stavo solo pensando alla povera padrona Sibilla. Dio l'abbia in gloria." Ella si rattrista subito e sussurra un semplice "già" Sentiamo qualcuno bussare alla porta, vado ad aprire e mi trovo davanti il medico. Oh mio dio! È già qui! L'ansia aumenta subito, le mie mani cominciano a sudare, ma la situazione peggiora quando sento la voce di Flavio alle mie spalle che saluta il medico e lo invita ad entrare.

Entriamo in camera, ma il dottore fortunatamente ordina a Flavio di restare fuori. Fa tutti i controlli necessari, mi avverte che la visita è conclusa e che posso rivestirmi. Lo vedo andare verso la porta ma lo fermo prima che possa uscirà da qui dicendogli: "Dottore un momento. Posso sapere cos'ho?" Lui si volta verso di me e con un leggero sorriso pronuncia quelle parole che cambieranno per sempre la mia vita: "Voi siete incinta signorina" Rimango immobile nella mia posizione. Era quello che temevo. E adesso? Il mio cuore batte velocemente. Dovrò dirlo a Flavio. E se lui non lo vuole questo bambino? Non ne abbiamo mai neanche parlato. Il dottore meravigliato dalla mia reazione, anzi dalla mia non reazione mi domanda: "Signorina tutto bene?" Torno alla realtà e gli dico: "Sisi, tutto bene. Posso chiedervi di non dire nulla al signor Flavio per favore. Voglio dirglielo io"  Egli mi guarda, ci riflette qualche secondo e poi mi risponde: "Beh non lo potrei fare. Ma farò un'eccezione." Lo ringrazio e insieme usciamo dalla stanza dove Flavio ci aspettava con trepidazione. Il medico da la mano a Flavio che in un primo momento sembra non comprendere ma prima che dice qualcosa gli prendo le mani tra le mie, lo attiro verso la nostra camera e gli dico: "Vi spiegherò tutto io. Venite"

Entriamo e mi chiudo la porta alle mie spalle. Sono troppo in ansia, troppo spaventata. Non riesco a dire nulla. Le mie labbra sembrano cucite. Flavio mi guarda e capisco da come sbatte le dite che sta iniziando ad innervosirsi. E ciò serve solo a farmi agitare ulteriormente. La sua pazienza si sta esaurendo e mi incita a parlare. Faccio un lungo respiro nel tentativo di tranquillizzarmi un pochino, ma non ottengo alcun risultato. Ma prima o poi dovrò dirglielo. Tento di farmi un po' di coraggio e finalmente dalla bocca esce qualvosa: "Ecco io.. No cioè noi.. Beh si insomma." Capisco che in questo modo peggioro solo la situazione, perché così lui non fa che innervosirsi di più e io mi agito ulteriormente. "Allora. Voglio che sappiate che naturalmente non è stata una cosa programmata. È successa e basta. Non so che reazione avrete ma vi chiedo solo di mantenere la calma." Il suo sguardo si trasforma, la sua curiosità aumenta e forse sta cominciando a preoccuparsi. Tiro nuovamente un lungo respiro e tutto d'un fiato dico:"Sono incinta" I suoi occhi si spalancano. Ma non muove neanche un muscolo. Sembra bloccato. Poi d'un tratta corre verso di me, mi solleva in aria e mi abbraccia con un sorriso infinito. Mi domanda subito: "È vero? Non stai scherzando?" Annuisco con un sorriso in volto e gli chiedo: "Allora non siete arrabbiato?" Flavio mo guarda e dice: "Come potrei essere arrabbiato, questa è la notizia più bella che tu potessi darmi. Diventerò padre" Tiro un sospiro di sollievo e lo abbraccio forte. Quindi tutte le mie paure erano infondate. Sono così felice. Non mi sarei mai aspettata una simile reazione. Speravo ne fosse contento. Ma è più che contento, è felice ed entusiasta.
Scioglie il nostro abbraccio, mi fissa negli occhi e poi si inginocchia. Poggia il suo orecchio sul mio ventre e con gli occhi che gli brillano, bussa leggermente con un dito e dice: "Ehi piccolino. Sono papà. Ciao. Sbrigati a crescere, non vedo l'ora di tenerti tra le mie braccia." Non posso fare altro che sorride dalla gioia. Avremo un bambino. È una cosa meravigliosa. Flavio si alza da terra mi afferra da dietro tirandomi verso di se è mi sussura:" ti amo" Gli salto addosso baciandolo così intensamente da fargli mancare l'aria e quando le nostre labbra si dividono affermo: "Vi amo".

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