Capitolo 22

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Pov's Lucia
Non capisco che succede. Non riesco ad aprire gli occhi, non riesco a muovermi. Sento qualcuno afferrarmi la mano, temo che possa essere il padrone, vorrei fargli togliere quella mano dalla mia, ma il mio corpo non risponde. Che mi sta succedendo? D'untratto sento qualcuno prima tirare su con il naso e poi dice qualcosa:"Non devi preoccuparti fiorellino. D'ora in avanti ti proteggerò io. Non dovrai più avere paura di niente. Te lo prometto, nessun'altro ti toccherà più neanche un capello, altrimenti se la vedrà con me. Ti salverò sempre ". È lui, il mio salvatore. Dal tono della sua voce deduco che sta piangendo. E di colpo torna tutto silenzioso e cado nuovamente tra le braccia di morfeo.

Faccio fatica ad aprire gli occhi, ma piano piano ce la faccio, ci impiego un po' a mettere a fuoco la situazione. Non sono in camera mia, sono in quella di padron Flavio. Sono sdraiata nel suo comodo letto, i raggi del sole irrompono nella stanza, è giorno. Tolgo dalla mia fronte un pezzo di stoffa poggiatomici sopra. Guardo bene attorno a me e vedo qualcuno a lato. Non sono sola in stanza, c'è lui. Il mio salvatore, ha la testa poggiata sul letto accanto a me, è seduto su una poltrona e la sua mano tiene delicatamente la mia, esattamente come innamorato. Sta dormendo, sembra così tranquillo e rilassato. Senza volerlo, faccio un piccolo sorriso. È così bello. Muove leggermente le dita, si sta svegliando.

Apre gli occhi e alza leggermente il viso, quando si accorge che sono sveglia, sobbalza sul posto, si alza immediatamente e si siede sul letto affianco a me. Mi tocca delicatamente la fronte e io viso, la sua espressione fa capire che è preoccupato. Perché? Tira un sospiro di sollievo e dice: Menomale, stai bene. Tu come ti senti? Senti dolore o altro? " Sono confusa, perché tutta queste domande? Perché dovrei sentire dolore? Lui dalla mia espressione capisce la mia confusione e mi chiede:" Non ricordi nulla vero?". E subito gli rispondo":" No, cosa dovrei...." Lascio la frase in sospeso, perché di colpo, come un fulmine a ciel sereno, rammento ogni cosa di ieri sera. Lui, le sue mani, la sua violenza e lei mie urla disperate. Quell'animale, ha tentato di violentarmi. Il solo pensiero mi crea un conato di vomito. Non potrò più togliere quelle scene dalla mia mente.

Le lacrime escono senza che io riesca a fermarle. Mi manca l'aria e comincio a respirare in modo anomalo. Flavio si avvicina a me e tenta di stringermi, ma d'istinto lo allontano subito da me, non volevo farlo. Il suo sguardo è deluso. Non si aspettava che facessi una cosa del genere. Infondo è stato lui a salvarmi, non merita un simile rifiuto. Se non fosse arrivato lui sarebbe successo qualcosa di molto peggio. Tento di scusarmi, ma lui solleva la mano per zittirmi e con voce dolce e comprensiva mi dice: "Non serve che ti scusi. Hai bisogno di tempo che riprenderti. Lo capisco. Ricorda solo che io non ti farò mai del male e che ti proteggerò sempre." Il mio cuore è colmo di gioia. Non avrei voluto sentire nient'altro. Sono felicissima.
Questa è la promessa più bella che mi abbiano mai fatto!

Lentamente avvicino la mia mano alla sua e l'affero. Egli solleva il volto, io gli rivolgo un gran sorriso di gratitudine e felicità che viene ricambiato immediatamente. Senza rifletterci troppo lo abbraccio e lui ricambia. Ogni volta che sto tra le sue braccia mi sento bene.
Voglio che sappia i sentimenti che provo per lui. Velocemente sciolgo l'abbraccio e lo bacio.È un bacio molto dolce. Quando ci stacchiamo, lui appoggia la sua fronte alla mia e ci fissiamo negli occhi. Dopo pochi secondi è lui a baciare me. Stavolta è un bacio più intenso e appassionato.
Voglio solo che questo momento non finisca mai.

Quando finalmente ci dividiamo per prendere un po' d'aria, Flavio si avvicina al mio orecchio e mi sussurra solo due parole: "Ti amo." In quell'istante il mio cuore comincia a battere come non mai. Non riesco a trattenermi e una piccola lacrima bagna il mio viso. Ma non è una lacrima di tristezza, è una lacrima di felicità. Faccio un sorriso a 32 denti, lo abbraccio il più forte che posso e pronuncio solo: "Anche io". Lo amo adesso ne sono certa. E so che lui ama me. So bene che questo è Un'amore impossibile. Io sono una schiava e lui è il mio padrone. Ma al cuor non si comanda. Lo amo e non posso farci nulla. So perfettamente che avremo tutti contro e che dovremmo superare molti ostacoli ma sono certa che insieme ce la faremo.

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