Il mattino dopo Magnus si svegliò avvolto dalle braccia e il profumo di Alec. Quest'ultimo ancora dormiva e Magnus si prese il tempo per ammirarlo nello stato di pace in cui si trovava. I tratti del viso erano finalmente rilassati e se non fosse stato per le occhiaie sotto gli occhi, avrebbe dimostrato meno degli anni che aveva. Ad interrompere quel attimo di pace fu il cellulare di Alec che fece sobbalzare Magnus da sdraiato. La suoneria delle chiamate squillava tra le mura della stanza, ma comunque Alec non dava nessun segnale di vita. Magnus lo scosse e solamente dopo il terzo tentativo, Alec aprì gli occhi. Magnus gli indicò il cellulare che ancora non aveva smesso di suonare a volume pieno. Di malavoglia, Alec se lo portò all'orecchio e Magnus poteva sentire le sue maledizioni tramite pensiero.
"Pronto?"
L'espressine di Alec cambiò appena sentì la risposta dall'altra parte della cornetta. Guardò Magnus con la fronte leggermente corrugata per la preoccupazione.
"sì è qui"
Alec gli porse il telefono, ma Magnus non era tanto sicuro di voler rispondere. Chi poteva essere l'interlocutore? I suoi guai non erano ancora finiti? Prese il cellulare dalla mano di Alec mentre con l'altra gliela prese cercando di non interrompere il contatto con lui.
"Con chi parlo?"
"Magnus, sono Maryse"
Un peso incalcolabile sparì da dentro lo stomaco di Magnus. Se era Maryse dall'altra parte della cornetta, poteva rilassarsi tranquillamente. La sua voce proseguì senza dargli il tempo di salutarla.
"Abbiamo bisogno del tuo aiuto. La sorellanza richiede di incontrarti per un affare della massima urgenza"
Magnus iniziava già a capire quale fosse l'urgenza di cui parlava.
"Qualunque cosa"
Ci fu silenzio tra loro che durò una manciata di secondi, ma Magnus sapeva che non era per mancanza di argomenti.
"Con te verrà anche Clarissa. Sappiamo che le hai rivelato l'esistenza degli Shadowhunters e che si fida di te"
"Che cosa c'entra Clary?"
"Non voglio parlartene qui al telefono, ma in fondo lo sai anche tu perché vogliamo proprio lei"
La linea cadde senza che Magnus avesse il tempo di realizzare la frase di Maryse. Dentro di lui sapeva che Clary era legata agli Shadowhunters da una specie di vincolo che neanche lui capiva. Se non fosse stato così, le visioni sui cacciatori d'ombra e il mondo nascosto non si sarebbero spiegate. Magnus decise di chiarirsi subito i suoi dubbi e di chiamare più tardi Clary. Si alzò dal letto guardandosi attorno per cercare dei vestiti.
"Ti ha per caso scritto dove ci dobbiamo incontrare?"
Alec controllò la chat cercando l'indirizzo che gli aveva mandato sua madre.
"Te lo mando per messaggio? Hai intenzione di andarci da solo?"
"Tua madre mi ha detto che le Sorelle di Ferro vogliono vedere anche Clary"
"Ti dispiace se vengo anche io?"
Il volto di Alec non era di uno che chiedeva solo per gentilezza, ma di una persona che aveva già deciso. Magnus si impietrì davanti a quella richiesta inaspettata.
"Alec... non saprei..."
Lo continuava a guardare dritto negli occhi con uno sguardo che non voleva obiezioni. Nonostante tra i due ci fosse distanza, Magnus sentiva tutto il peso del suo sguardo sulle spalle ed era la prima volta da quando aveva incontrato Alec. Magnus non era sicuro di approfondire quella parte di lui così fredda e intimidatoria.
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