Alec

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"Sono felice di rivedervi. Spero che per voi questi giorni siano stati "illuminanti". Di certo, per mia figlia lo sono stati"

Il signor Branwell sembrava aver dato per certo che le sue nuove reclute credessero veramente che vampiri, lupi mannari, stregoni e selie esistessero e che gli Shadowhunters fossero realmente esistiti.

"Ascoltiamo che ha da dire questa volta." Pensò Alec ancora scettico riguardo tutta la faccenda.

"Dopo aver realizzato che il mondo è diverso da ciò che credevate, vi starete chiedendo perché io e i vostri genitori abbiamo fatto in modo che voi sapeste la verità proprio oggi. Ebbene avrete la risposta."

"Alla domanda che non mi sono mai chiesto..."

Tutta quella storia era talmente assurda che Alec non aveva neanche preso in considerazione l'idea di contestualizzarla. Tuttavia, ora che la domanda gli era stata posta a posto suo era curioso. Mentre il signor Branwell accendeva il proiettore e attivava il computer, Alec lanciò uno sguardo interrogativo a Lydia che era l'unica tra loro tre che avrebbe potuto sapere di cosa stesse parlando. Lei mimò che non ne aveva la minima idea e nonostante Alec fosse abituato a non fidarsi subito delle persone ,le credette. Intanto il signor Branwell cercava qualcosa tra i numerosi file del computer. Alec non fece in tempo a dare una sbirciata che una foto inquietante si allargò sul proiettore. Un cadavere di una ragazza che giaceva sull'asfalto. Si vedeva una striscia di sangue sulla camicetta azzurra, ma oltre quello Alec non riuscì a cogliere nient'altro dato che il padre di Lydia fece scorrere lo schermo su un'altra foto non meno sconvolgente. Stavolta il cadavere era disteso sul tappeto di una casa. Probabilmente la sua. La successiva ritraeva un ragazzo sui vent'anni che aveva fatto la stessa fine.

"Il modus operandi è sempre lo stesso, ma gli assalitori sono diversi perché diversi sono gli amici e famigliari."

"Che cosa vuol dire?"

Alec quasi sobbalzò quando sentì la voce di Andrew parlare(Alec era riuscito a chiedere a Lydia il nome del biondo prima dell'incontro). C'era veramente qualcosa di sinistro in quelle immagini che aveva tenuto Alec senza respiro, ed era sicuro che non fossero i corpi in sé, ma le loro espressioni prima di morire. Le facce erano rimaste scioccate e terrorizzate anche dopo la morte, e le bocche e gli occhi erano rimasti aperti dall'orrore di chi avevano davanti, come se questo non fosse un parente o un suo amico, ma un mostro uscito dai loro incubi peggiori. Alec incontrò lo sguardo di Branwell che lo guardava compiaciuto.

"Il signor Lightwood ha capito benissimo cosa intendevo. Vero? Non è così inusuale, giusto? Una discussione, un litigio che vive nel cuore per anni, una parola sbagliata, un tradimento... tutti fattori scatenanti. Ma c'è qualcosa di tetro in queste vittime che neanche voi vi sapete spiegare."

Alec sentiva che era vero quello che Branwell stava dicendo. C'era qualcosa in più che accumunava tutti quei morti e non sapeva spiegare cosa fosse mentre l'angoscia gli invadeva dentro.

"Come fanno ad esserci degli elementi in comune in questi morti se l'assassino è diverso?"

Dal sorriso che gli si spalancò sul volto Branwell sembrava felice della domanda della figlia.

"Perché dietro a questi omicidi potrebbe esserci una sola persona che ha ordinato agli assassini di fare quello che hanno fatto."

"Un capo di una setta"

Alec lo aveva pensato ad alta voce e Branwell lo indicò trionfante.

"è una possibilità, signor Lightwood. Ma se così non fosse, avremmo un problema e di conseguenza, ci dobbiamo fare una domanda."

"Come per esempio perché ne stiamo parlando qui e non i poliziotti in commissariato?"

Alec pensò che la domanda di Andrew non fosse stupida in fondo, e neanche Branwell a quanto pareva.

"Wow. Ci state arrivando tutti! State ponendo le domande giuste e questo è sintomo di intelligenza. Ebbene, questo è il compito del Clave. Indagare su casi sospetti. E con sospetti intendo "potenzialmente demoniaci" . Abbiamo dei membri della polizia che al minimo sospetto ci mandano tutte le informazioni sugli omicidi come questi che vi abbiamo fatto vedere. Normalmente, tentiamo di non far passare la notizia in TV per evitare che nessuno a parte noi sappia di queste anomalie nella nostra società."

"Che cosa ci fa pensare che questi omicidi siano "potenzialmente demoniaci"?"

Alla domanda della figlia, Branwell fece scorrere il dito sul mouse per cercare delle altre foto mentre rispondeva.

"Qualsiasi persona cerchi di emulare vampiri e lupi mannari e chiunque cerchi la protezione nella magia degli stregoni e dei seelie."

"Padre, ma non avevi detto che i seelie e gli stregoni non avevano più la loro magia."

"Questo non gli impedisce di creare sette o di coinvolgere gli umani nelle celebrazioni dedicate al loro genitore demone. Purtroppo ci sono capitate anche questi casi"

Mentre parlava, cliccò su una cartella chiamata "video"

"ecco perché li chiamiamo casi "potenzialmente demoniaci" che cosa vi ricordano questi morsi?"

Le ultime foto restanti ritraevano il punto esatto in cui le vittime erano state ferite. Alec adesso capì perché quei casi erano stati catalogati in "potenzialmente demoniaci" . Tutte le vittime erano state morse in più parti del corpo senza un minimo di sangue a macchiare la pelle. Un lavoro fin troppo pulito che non poteva trattarsi di un animale famelico.

"Come fate a sapere che siano stati dei parenti o amici?"

Non fece neanche in tempo a finire la frase che Branwell fece partire un video. C'erano solo i lampioni ad illuminare la strada, però le scene per quanto brevi e frettolose erano chiarissime. La ragazza della prima foto che veniva aggredita dal fidanzato. Il signore della seconda immagine che moriva mentre la mamma lo assaliva al collo. Tante scene che non lasciavano spazio all'immaginazione. Ogni aggressore aveva gli stessi movimenti dell'altro e ognuno di loro attaccava le vittime in maniera fredda e diretta nonostante il tutto fosse spaventosamente violento. Non c'era un attimo di ripensamento o di pietà nei loro volti e Alec non era neanche capace di paragonare quelle sagome a forma di essere umano alle bestie. Ogni cosa che vedeva in loro sembrava uscito da un film dell'orrore.

"Ognuno degli aggressori dopo aver visto il video è caduto in stato di shock e continua a rivelare che non ricorda niente dell'aggressione"

Branwell non rideva più e aveva il capo rivolto verso il basso.

"Noi siamo qui per fare in modo che tutto questo non si ripeti. Dobbiamo capire chi si sta approfittando di questi menti fragili e indifese per emulare delle creature che sono state la rovina del nostro mondo fino a quando gli Shadowhunters vi hanno messo fine"

La voce calda di Robert raggiunse Alec in maniera inaspettata e nuova. Gli era chiaro del perchè si fosse allontanato per tutti quegli anni, ma non sapeva ancora se fosse pronto a perdonarlo. Tuttavia, quel giorno lo vide sotto una luce diversa e quello era già qualcosa.

"Io ci sono."

Si alzò dalla sedia seguito da Andrew e Lydia. Alec leggeva nei loro occhi il desiderio di prendere parte a qualcosa di grande. O forse, era quello che provava lui e che vedeva rispecchiare nei loro sguardi. Il padre di Underhill guardava il figlio orgoglioso mentre gli altri due alzavano i calici che avevano tenuto nascosto per tutta la durata dell'incontro.

"Che le nuove leve del Clave siano migliore di quelle prima!"

Solo Due SatellitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora