Dopo che Magnus gli aveva mostrato per due volte la preparazione del siero, Alec era sicuro di averne memorizzato i passaggi. Magnus era rimasto dentro la stanza per parlare con uno degli ultimi pazienti che aveva visitato. Tutti loro non si erano lamentati dell'iniezione e avevano tenuto il braccio teso anche quando l'ago era entrato in profondità. Alec ipotizzò che neanche loro erano rimasti a lungo nel nascondiglio del Clave. Magnus uscì dalla camera e si girò verso Alec rivolgendogli un debole sorriso. Quei turni gli stavano esaurendo le energie e il numero elevato dei pazienti non lo aiutava certo.
"Finito i controlli in questo corridoio, proseguiremo verso l'ala est dell'Istituto. Non sono ancora i casi più gravi che abbiamo, ma alcuni di loro ancora hanno bisogno di cure"
"I pazienti che abbiamo appena visitato sembrano stare bene"
Magnus iniziò a camminare verso l'uscita del corridoio voltando la pagina della sua cartellina con scritto tutti i nomi e le condizioni dei pazienti.
"Alcuni di loro sono sani come un pesce, però preferisco tenerli per tre giorni sotto osservazione. Non so ancora che effetto avrà il fiero su di loro, ma sono sicuro al 98% che dovrebbe dissolvere qualsiasi impurità presente nel loro sangue"
"Sono sicuro che funzionerà"
Alec cercò di rassicurarlo come poteva, ma sapeva già che stava facendo un grandissimo lavoro. Magnus gli mise la mano sulla spalla e Alec era quasi sicuro che si stava avvicinando per dargli un bacio se la regina Seelie non fosse lì di fronte a loro a fissarli.
"Sono felice di incontrare tutti e due qui"
La Regina indossava una maglietta di cotone bianco e dei jeans, ma la sua regalità non l'abbandonava nonostante gli indumenti non fossero nobili come la sua postura. Alec non se lo sapeva spiegare, ma anche se in incognito avrebbe saputo comunque di avere una regina davanti a lui e non una ragazza normale. Magnus fu il primo tra i due a riprendersi dalla sorpresa.
"Sua maestà. Lei è qui"
Magnus aveva ribadito una cosa ovvia, ma Alec sentì che aveva usato un tono di rimprovero. Effettivamente, non aveva pensato alla Regina Seelie in questi giorni e non gli era venuto in mente che Magnus stava aiutando parecchi dei suoi sudditi. Alla risposta di Magnus, la regina tenne gli occhi fissi su di lui.
"Il mio prezioso tempo l'ho impiegato trovandoti dei collaboratori validi con cui lavorare Magnus. Non solo Seelie, ma anche vecchi vampiri e lupi mannari che lavorano nel campo medico. Hai infermieri e medici a tua disposizione adesso"
Magnus si affacciò alla sala grande dell'Istituto. Alec lo seguì e notò che la regina aveva detto il vero. Medici e infermieri in camice bianco stavano girando per i reparti e sembravano in grado di gestire la situazione senza problemi. Intanto la Regina si era avvicinata e sorrideva, godendosi l'espressione stupefatta di Magnus. Ad Alec quella scena non stava piacendo. Era contento che Magnus avesse dell'aiuto in più, ma quel sorrisetto sul volto della Regina Seelie non gli trasmetteva niente di buono. Tuttavia, né lui né Magnus erano nella posizione di rifiutare quell'aiuto tanto necessario non solo per Magnus, ma anche per gli altri Nascosti.
"Ci è voluto un po' per radunarli e organizzarci con le medicine e i macchinari, ma i miei sudditi e servitori sono qui per aiutare i loro fratelli e amici"
Almeno la regina aveva sentiment positivo, Alec glielo doveva riconoscere.
"Magnus!"
L'amica medico di Magnus, Catarina, si stava avvicinando di corsa verso di loro. Si fermò e posò il suo sguardo sulla regina. Il suo sguardo era impenetrabile e Alec non capiva se nei confronti della regina ci fosse un sentimento di stima o di cautela.
"Non so come ha fatto, ma il numero che lei ha proposto è sufficiente per coprire i malati. Considerando che alcuni di loro sono prossimi alla guarigione direi che siamo a cavallo"
La regina sorrise ed Alec poteva benissimo dire che non fosse sorpresa più di tanto di questo aggiornamento.
"Se volete scusarmi adesso dovrei andare. Spero che le mie visite non saranno di disturbo. Alla prossima"
La Regina si diresse verso l'uscita e dopo pochi secondi era sparita così com'era comparsa davanti a loro. Intanto Magnus era rimasto in silenzio ed Alec guardava Catarina chiedendole aiuto in silenzio. Lei, recependo il messaggio, si avvicinò a Magnus.
"Magnus, anche io penso che la Regina abbia dei doppi fini, ma non possiamo permetterci di rifiutare..."
"Non si rifiuta niente perché abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile. Non importa da dove provenga basta che ci sia"
Magnus sembrava essersi ripreso dallo shock, ma Alec percepiva che qualcosa non andava e probabilmente anche Catarina.
"Controllerò tutti i diametri dei pazienti e non uscirò da qui finchè non li avrò visitati tutti e..."
"Non c'è bisogno di tutto questo allarmismo. È nell'interesse della Regina assicurarsi che i Nascosti stiano bene. La mia reazione è dovuta alla sorpresa, niente di più"
Alec e Catarina si guardarono e decisero di non continuare la discussione perché già sapevano che Magnus non avrebbe aggiunto altro. Tuttavia, qualcosa della Regina Seelie lo aveva sconvolto e sinceramente neanche Alec era tranquillo. Non aveva paura dei Nascosti che lei aveva incaricato, ma dalla prepotenza con cui aveva imposto il suo aiuto. Alec sapeva che non si sarebbe dovuto lamentare, ma la regina era ricomparsa a New York per poco tempo e loro già le dovevano dei favori. Era lei che li aveva avvisati della prigionia dei Nascosti da parte del Clave e sempre lei aveva inviato degli aiuti visto la totale inesperienza delle Sorelle di Ferro e dei nuovi Shadowhunters. Non era sicuro che Magnus avesse le sue stesse preoccupazioni, ma lui conosceva la Regina da molto più tempo di Alec, anche se non sapeva se questo fosse un vero e proprio vantaggio. Da quel poco che aveva visto, Alec pensava che la Regina fosse una creatura imprevedibile. Forse Magnus la temeva e non lo voleva dire per orgoglio o per non farlo preoccupare. Lo guardò e gli effetti postumi della visita della Regina sembravano spariti. Decise che non voleva sapere nulla finchè non fosse pronto lui a dirgli qualcosa.
"io sono pronto per passare al prossimo corridoio, se sei disposto ovviamente"
Alec temeva che gli avrebbe detto di no perché c'erano già abbastanza persone per questo, ma Magnus gli sorrise rassicurante.
"Certamente Alexander"