Alec

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Alle ore otto Alec era già fuori casa di Maryse e stava aspettando Jace con Simon e Isabelle. Nessuno di loro si era vestito particolarmente elegante perché Maryse tendeva a rendere tutto informale. Anche Alec aveva preferito così e si era messo dei normali jeans e un maglioncino nero. Isabelle addirittura si era truccata meno del solito e quando tutti e tre si erano incontrati Simon aveva fatto finta di non riconoscerla scatenando la rabbia di Isabelle e facendo ridere anche Alec. Isabelle aveva tenuto il broncio per un po' ma poi alla fine Simon si è salvato dicendo che era bella con qualunque vestito si mettesse addosso. Alec aveva trovato la scena quasi dolce anche se non lo dava a vedere. Decisero di aspettare dentro visto che erano già in ritardo quando videro Jace avvicinarsi mano nella mano con Clary.

"Alla buon'ora Fairchild"

Simon si avvicinò a Clary e l'abbracciò.

"Ehi! Non dare la colpa a me! Prenditela con la principessina qui presente!"

Clary indicò Jace che finse di avere un'aria sconvolta, ma Alec sapeva che aveva ragione Clary. Quando ci si metteva, Jace era peggio di Isabelle per quanto riguardava il ritardo.

"Ora che avete fatto la vostra figura da vip, possiamo benissimo entrare"

Alec precedette le coppie perché per almeno dieci secondi voleva evitare di pensare al fatto che era l'unico single della serata. Maryse avrebbe cercato di nasconderlo ma era preoccupata per lui ora che non aveva più Magnus accanto. Dopo la rottura, l'unica persona con cui si era sfogato era la sua mamma e per quanto strano fosse era l'unica che lo capiva. Per un po' di notti Alec era rimasto a dormire da lei senza andare neanche a lavorare fino a che non si convinse che riprendere la sua vita sarebbe stato il modo più veloce per guarire. Infatti da una settimana aveva ripreso a lavorare. Suonò il citofono e subito dopo pochi secondi sua madre era già lì che lo abbracciava. Il su profumo era così familiare ad Alec che per un po' permise a se stesso di ritornare ad essere il bambino spensierato di un tempo. Dopo aver salutato tutti, Maryse fece accomodare gli ospiti nella grande tavolata in salone.

"Questa casa è bellissima, signora Lightwood"

Solo in quel momento Alec si ricordò che Clary non era mai entrata dentro la loro casa e che quello era il primo incontro con Maryse.

"Grazie tesoro, ma ti prego chiamami Maryse.. Jace dopo ti può accompagnare a vedere le altre stanze. Sarà orgoglioso di farti vedere tutti i suoi premi"

"Dubito che siano per la matematica e lo spelling"

Tutti risero , tranne Jace che faceva finta di essere offeso. Simon in particolare non riusciva a smettere di ridere.

"Questa era crudele Fray"

Maryse guardò Clary con un po' di confusione in volto.

"Fray per cosa starebbe? È un modo di dire tra voi giovani?"

"Non proprio. È il mio nome d'arte più o meno. Mi firmo come Clary Fray perché è più corto e non rovina il disegno."

Clary sul viso aveva assunto la sfumatura dei suoi capelli, ma Maryse sembrava affascinata da ciò che le aveva appena detto.

"Affascinante! Un'artista si riconosce anche da come tratta i suoi dipinti. Brava!"

"Se era incluso anche da come tratta il suo ragazzo sarebbe rovinata." Farfugliò Jace conquistandosi una gomitata da Clary e un' occhiataccia da Maryse stessa.

"bhe Jace, non sei mai stato un premio nobel"  Aggiunse Isabelle sogghignando.

"Ragazzi basta così. Stiamo facendo vergognare Jonathan" Disse Maryse con ancora il sorriso sulle labbra per la battuta del premio Nobel. La serata passò abbastanza piacevolmente, ma Alec aspettava il momento giusto per dire alla madre che Robert era tornato e lo aveva contattato per qualcosa di importante. Forse lei poteva dirgli cosa fosse o almeno anticipargli qualcosa. Quando sarebbero stati da soli Alec avrebbe preso coraggio e glielo avrebbe chiesto. Fino ad all'ora non voleva far sapere niente a Jace e Isabelle che avevano già sofferto per la lontananza del padre.

Solo Due SatellitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora